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Nel mondo del design d’epoca con MIDCENTURYLA

Il founder del mitico showrrom di Los Angeles ci ha raccontato la sua storia

Nel mondo del design d’epoca con MIDCENTURYLA Il founder del mitico showrrom di Los Angeles ci ha raccontato la sua storia

MIDCENTURYLA è uno showroom specializzato in mobili vintage della metà del XX secolo – anche se, a definirlo così, si rischierebbe di farlo sembrare un semplice negozio di mobili mentre è molto di più. «Credo che il suo fascino risieda nella nostalgia sia per coloro che l'hanno vissuta sia per le generazioni più giovani», ci spiega David Pierce, che ha fondato lo showroom nel 2004, raccontandone la vita quotidiana su un account Instagram che oggi conta più di 170.000 follower. Quando gli domandiamo come faccia questo tipo di arredamento così apparentemente demodé a rivolgersi anche a un pubblico giovane David dice che lo fa «dal punto di vista dello stile di vita» quasi come se possedere oggetti di design prodotti in tempi migliori ci faccia sentire come se vivessimo in tempi migliori. Sia come sia, il suo account ha fatto scoprire il mondo del design d'epoca a migliaia di follower di ogni età. Non che quei mobili siano inattuali: «Sono ancora forma e funzione che guidano il design di oggi, così come hanno preso in prestito dal design che l'ha preceduto», conclude David. Il pezzo per cui MIDCENTURYLA è forse più popolare è la poltrona Togo di Ligne Roset, presente nel suo account Instagram in mille colori e combinazioni diverse – basta guardare quelle foto per desiderare quei pezzi e anche per costruirci un intero lifestyle intorno. Dopo tutto, potremmo aggiungere noi, l’arredamento di una casa è lo specchio del suo abitante.

Innamorarsi di questo tipo di arredamento è facile – quel tipo di design è qualcosa di molto più esteticamente appagante del classico repertorio di Ikea che è arrivato a definire il design popolare di mezzo mondo oggi. David però precisa che non si tratta sempre e comunque di una contrapposizione tra prodotto serializzato e prodotto artigianale, anzi «alcuni pezzi sono più legati all'utilizzo di nuove tecnologie per una produzione di massa e di materiali, come le impiallacciature che hanno reso più efficiente l’impiego di legni rari come il palissandro». La qualità dell'arredamento d'epoca dunque, non è automaticamente migliore ma i vari pezzi «spaziano in termini di qualità, da quella basica di Ikea fino all’ebanisteria artigianale dai materiali più pregiati». A questo punto viene spontaneo domandarsi dove risieda il fascino di questo arredamento, specialmente per le nuove generazioni che, per l’appunto, possono provare solo una parziale nostalgia per un’epoca che non hanno mai vissuto in prima persona. Per David la questione fa parte della maniera in cui la società e i suoi gusti collettivi metabolizzano la cultura: «Direi che la riscoperta del design vintage è ciclica e generazionale: così come le nuove generazioni hanno scoperto e scoprono ancora oggi l’arredamento, la moda e la musica anni '80, una o due generazioni fa eravamo appassionati di auto d'epoca, di mobili e di architettura anni '60».

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Questa riscoperta non è limitata agli Stati Uniti, ma sta avvenendo in tutto il mondo. «Il primo anno di attività, nel 2004, abbiamo percorso 200.000 km in tutta la Svezia e la Danimarca; ora, con Instagram, posso collegarmi con i rivenditori di tutta Europa senza uscire di casa, il che è bello ma elimina anche la ricerca personale e la gioia di scoprire che era parte integrante dei primi anni del progetto», spiega David che è particolarmente appassionato di «pezzi italiani anni ’70 ma anche di design brasiliani degli anni ’60 e ‘70». Instagram comunque rimane tra le principali responsabili di una clientela e una community fedelissima che il founder di MIDCENTURYLA definisce senza esitare «la cosa più importante del mio showroom». Quanto al valore dei singoli pezzi, negli ultimi anni, le valutazioni dell’arredamento d’epoca hanno subito delle fluttuazioni. «Ovviamente la rarità, la qualità della fabbricazione, la forma, i materiali e le tendenze più recenti (piuttosto che lo stile duraturo in alcuni casi) determineranno e distingueranno il valore. Tutto viene determinato dal gusto», spiega David, «finché ci sarà la domanda, il valore non calerà». Ma quando gli domandiamo di scendere più nello specifico ci specifica che, pur in uno scenario sempre in movimento, «alcune aree di design sono state decisamente più apprezzate, mentre altre hanno subito un rallentamento e al loro posto sono subentrati nuovi design, come i pezzi francesi e italiani degli anni '70 e '80 e i pezzi olandesi. È una continua evoluzione, ma i modelli classici e rari continuano a mantenere il loro valore e molti li apprezzano».