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Il futuro della Metaverse Fashion Week verrà scritto in questi giorni

Dolce&Gabbana, Coach e Diesel tra i protagonisti principali della nuova edizione

Il futuro della Metaverse Fashion Week verrà scritto in questi giorni Dolce&Gabbana, Coach e Diesel tra i protagonisti principali della nuova edizione

L'anno scorso sono stati oltre 108.000 i partecipanti che si sono collegati al debutto della Metaverse Fashion Week di Decentraland, per prendere parte a concerti URL, inaugurazioni, mostre, sfilate e after-party in compagnia di AUROBOROS, Grimes e Guo Pei. Tuttavia, come sottolinea Daniel Rodgers in un articolo di Dazed, dodici mesi possono cambiare molte cose. L’evento di quest'anno dovrà affrontare nuovi ostacoli, tra cui la diminuzione dell’attenzione e degli investimenti da parte dell’opinione pubblica per il metaverso e gli NFT e la conseguente crisi delle criptovalute, cambiamenti culturali che potrebbero influire sull'affluenza effettiva della manifestazione, nonchè l'interruzione delle sue edizioni future. Per gli organizzatori, questa potrebbe essere l’ultima chance per riguadagnare l’approvazione del pubblico. I curatori hanno scelto come tema della prossima MVFW "Future Heritage" per collegare gli stilisti digitali con le istituzioni storiche della moda. In questi giorni ​​Decentraland ospiterà più di 60 designer e artisti all'attivo, tra cui Coach, Tommy Hilfiger e Diesel, oltre a DressX, The Fabricant e l'Institute of Digital Fashion. Anche quest’anno sarà partecipe attivo Dolce&Gabbana, che con il progetto “Future Rewind” inaugurerà un concorso in collaborazione con UNXD volto a supportare i designer digitali emergenti. La giuria sarà composta dagli sitlisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, oltre che ad alcuni membri della community NFT DG Family. 

Il collettivo artistico Vueltta ha ideato un omaggio a Vivienne Westwood sotto forma di installazione immersiva, che si svolgerà durante i quattro giorni della MVFW al Genesis Plaza con l'obiettivo di collegare lo spirito di ribellione della stilista alla creatività controculturale degli artisti che lavorano nel paesaggio digitale. Ispirandosi alle creazioni di Cristóbal Balenciaga, Lorenzo Riva, RLTY, Art Consulting e Animal Concerts hanno invece trasformato alcune delle creazioni più note del couturier in una serie di oggetti da indossare. Glenn Martens ha già aperto le sue sfilate IRL al pubblico online oltre ad occupare lo spazio D-CAVE per un party interattivo insieme a HAPE. L'Institute of Digital Fashion mette in discussione il senso e lo scopo dei vestiti alla fine del mondo, lanciando  una serie di NFT indossabili in collaborazione con lo stilista in ascesa Bradley Sharp, mentre AUROBOROS ospiterà un giveaway al Fashion Street Estate su Decentraland, dove gli ospiti avranno la possibilità di vincere un look della prossima collezione in partnership con Mesmer. Un'iniziativa decisamente più soft rispetto alla performance di Grimes dello scorso anno, ma che porta con sé lo stesso messaggio: il Metaverso come luogo di massima espressione di sé.

Nell’ultimo anno l’attenzione per i mondi digitali è calata vertiginosamente, tanto che Decentraland, il metaverso da 1,3 miliardi di dollari ha solo 38 utenti attivi al giorno, mentre The Sandbox ne conta meno di 1000  (522 precisamente), pur essendo anch'esso valutato più di un miliardo di dollari. E allora perché i brand hanno investito tempo e denaro per partecipare ad un evento che potrebbe rivelarsi un flop? In parte perché realizzare le grafiche necessarie richiede molto tempo e i marchi potrebbero aver notato la recessione del mercato quando era ormai troppo tardi per tirarsi indietro, in parte perché il rapporto delle aziende di moda con le nuove tecnologie è sempre stato all’insegna della FOMO. Resta da vedere se la MVFW sarà davvero la delusione prennunciata, o un momento di rinascita per un settore che sembra essersi esaurito ancor prima di decollare.