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5 trend degli anni 2000 che non vorremmo vedere mai più

Un’epoca in cui nessuno sapeva come vestirsi

5 trend degli anni 2000 che non vorremmo vedere mai più Un’epoca in cui nessuno sapeva come vestirsi
Miley Cyrus
Jonas Brothers
Mika
Chad Michael Murray
Zac Efron
Niall Halloran
Ryan Gosling
Fergie
Anne Hathaway
Paris Hilton & Kim Kardashian
Justin Timberlake & Britney Spears
Drake
Pink
Alicia Keys
Gwen Stefani
Britney Spears
Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Nick Cannon
Soulja Boy
Ma$e
DJ Khaled
Eminem
Cam'ron & Dipset
Blink 182
Blink 182
Josh Hartnett
James Van Der Beek
Brad Pitt
Soulja Boy
Mila Kunis & Macualay Culkin
Hilary Duff
Janet Jackson
Blake Lively
Billy Bob Thornton
Kim Kardashian
Chris Pratt
Kid Rock & Pamela Anderson
Justin Timberlake

I primi 2000 sono stati uno strano periodo: la nuova cultura del mondo digitale non era ancora nata mentre la vecchia cultura degli anni ’90 non era davvero morta. Il risultato era una specie di regno di mezzo in cui per ascoltare la musica bisognava sintonizzarsi su Mtv, in cui se si voleva seguire la propria star preferita bisognava comprare tonnellate di riviste di gossip e se si passavano ore davanti al cellulare era per digitare il testo di un SMS. All’epoca la celebrity culture era anche qualcosa di diverso: senza Instagram con le sue legioni di influencer e i suoi illustri sconosciuti seguiti da milioni di persone, le star erano relativamente poche e non esisteva una vera nicchia; anche i brand di moda erano ancora legati a una vecchia concezione del lusso e la loro partecipazione al mondo dello spettacolo si limitava agli abiti da sera che sfilavano sui red carpet delle prime Hollywodiane e delle cerimonie di premiazione. La moda era molto meno presente nella cultura pop rispetto a oggi – e molti dei look delle star dell’epoca lo dimostrano. 

Tutto ciò che era un trend all’epoca, o quasi, oggi rappresenta un errore di stile. Questi 5 styling tips sono dunque una lezione di storia, che servirà a non ripeterla.

1. Layering schizofrenico

Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Ashley Tisdale
Britney Spears
Gwen Stefani
Alicia Keys
Pink
Miley Cyrus
Justin Timberlake & Britney Spears
Paris Hilton & Kim Kardashian
Anne Hathaway
Fergie

Una maglietta, con sopra un vestito, che è indossato insieme ai jeans. Oppure un top a maniche lunghe, sotto un tanktop, con gonna e jeans combinati e accoppiato a un fedora e a boa di piume. Molti degli outfit di alcune delle star dei primi 2000 avevano lo stesso styling di una sedia ricoperta da un ammasso di abiti del tutto casuali. I colori e le texture erano letteralmente dappertutto, il concetto di basic non esisteva. Regina di questa estetica era Ashley Tisdale ma né Miley Cyrus  né Britney Spears scherzavano su questo punto. Gli errori qui riguardano molteplici elementi: dal numero di capi indossati, alla maniera frou-frou in cui ognuno di questi era decorato da pois, fiocchi, paillettes e ogni sorta di irritante orpello; passando per la liberalità in cui tessuti lisci e setosi venivano mescolati a paillettes, t-shirt, infradito e ogni cosa che capitasse a tiro degli stylist.

2. Il bizzarro concetto di eleganza maschile

Justin Timberlake
Drake
Jonas Brothers
Mika
Chad Michael Murray
Zac Efron
Niall Halloran
Ryan Gosling

Ci fu un momento in cui si provò a elevare il guardaroba maschile con presunti dettagli raffinati come fedora, gilet e camice abbinati nella maniera più casuale immaginabile. Di sicuro i due principali simboli di questo trend erano la cravatta indossata a mo’ di collana e la combo gilet+fedora di cui Justin Timberlake pareva essere particolarmente innamorato – anche se una delle ramificazioni peggiori di questo trend era il look finto-preppy con maglione e camicia oversize e mai abbinati che cadevano semplicemente male sul corpo. Ma gli stessi Kanye West e Virgil Abloh fecero notevoli scivoloni ai tempi delle loro prime fashion week parigine mescolando completi dalle dubbie fantasie e vestibilità con papillon e vest azzurri di Moncler. L’impressione generale però era allora e rimane ancora fondamentalmente caotica, con una totale disarmonia di colori, texture e forme - come se una serie di ragazzini avesse saccheggiato l’armadio del proprio padre. 

3. Cinture dall’inferno

Kid Rock & Pamela Anderson
Chris Pratt
Kim Kardashian
Billy Bob Thornton
Blake Lively
Janet Jackson
Hilary Duff

Questo trend era per lo più femminile, anche se non sono mancati esempi maschili, specialmente per quanto riguarda Kid Rock. In quegli anni una cintura dalla fibbia spropositata era uno statement – non si capisce bene di cosa ma lo era. Oggi, per fortuna, le cinture sono diventate più sobrie e le fibbie a placca o anche le versioni Godzilla delle cinture normali non si vedono più in giro. Da questo trend possiamo imparare che se un accessorio è più vistoso di tutto l’outfit (e se l’outfit non è un granché in partenza) si possono combinare solo disastri col proprio guardaroba.

4. Le t-shirt sotto le camice

Brad Pitt
James Van Der Beek
Josh Hartnett
Nick Cannon
Mila Kunis & Macualay Culkin

Questo è un trend tutto maschile, probabilmente emerso da quell’aria fastidiosamente quotidiana che moltissime star maschili adottavano per i propri outfit presentandosi alle premiere dei film in infradito, jeans sformati e look che oggi si indosserebbero solo per andare a fare la spesa all’Esselunga. Uno dei tratti più fastidiosi era la maglietta sotto la camicia – non parliamo di quando la maglietta è sotto la camicia aperta ma quando era indossata a mo’ di magliettina intima, con la camicia chiusa e una piccola porzione di bianco che emergeva dalla scollatura. Una scelta di stile più adatta per passare un pomeriggio davanti videogiochi in salotto che per un red carpet. La regola, di norma, sarebbe che si può fare layering con una camicia fintanto che la si tenga aperta o semi-aperta ma che qualunque forma di biancheria intima che si indossa sotto non debba essere visibile se la camicia è chiusa.

5. Magliette e pantaloni grottescamente baggy

Soulja Boy
Soulja Boy
Eminem
Blink 182
Blink 182
Cam'ron & Dipset
Ma$e
DJ Khaled

L’oversize è un must per la moda di oggi, ma quella dei primi 2000 aveva trascinato il concetto oltre ogni limite di guardia trasformando molti rapper, wannabe rapper e punk rockers in tendoni ambulanti. Se oggi gli artisti hip-hop sono  noti per il loro legame con la moda e il proprio stile personale, in quegli anni c’era una divisa molta precisa per chi frequentava la scena: jeans così larghi e bassi che le loro gambe sembravano cortissime e le tasche posteriori arrivavano all’altezza delle ginocchia e maglie così lunghe che cancellavano qualsivoglia proporzione e forma fisica. Altra grande hit erano i bermuda oversize che diventano spioventi, riducendo la lunghezza dei polpacci a una decina di centimetri sopra la caviglia. Oggi l’idea del baggy clothing è rimasta ma in una versione decisamente più equilibrata anche se di recente Balenciaga ha reintrodotto i pantaloni extra-large nella sua proposta Couture.