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Fareste shopping a rate?

Servizi come Klarna e Affirm vogliono cambiare le abitudini d'acquisto della Gen Z

Fareste shopping a rate? Servizi come Klarna e Affirm vogliono cambiare le abitudini d'acquisto della Gen Z

Se anche voi avete contemplato l'idea di comprare un paio di boots Bottega Veneta salvo scontrarvi con una realtà fatta di bollette, affitto e altre spese tanto sgradite quanto necessarie, allora potreste aver trovato la soluzione ai vostri problemi. Così come tanti altri mercati, anche quello della moda ha scoperto i pagamenti a rate, una realtà che nell'ultimo anno, complice anche la pandemia e il fenomeno del revenge shopping, ha visto il successo di servizi come Klarna e Affirm, capaci di fare leva sulle abitudini d'acquisto di chi è disposto a spendere di più davanti alla possibilità di pagare nel lasso di settimane, se non addirittura di mesi o anni. 

In realtà questi sono solo alcuni dei servizi che nell'ultimo anno hanno deciso di offrire agli acquirenti la possibilità di utilizzare l'opzione buy-now-pay-later cercando di avvicinare i giovani clienti verso un tipo di shopping che fino a poco tempo prima avrebbero solo potuto sognare. Nel mirino di realtà come Klarna non c'è solo il mondo del luxury, ma anche quello del fast-fashion e delle grandi catene che hanno deciso di stringere accordi commerciali con l'azienda svedese: da Nike a Sephora, fino ad H&M, The North Face e adidas. Klarna non è l'unico servizio a poter contare su accordi esclusivi con brand e retailer.  Proprio durante la pandemia Afterpay ha siglato un accordo con Asos, una delle aziende che hanno visto il proprio fatturato crescere durante l'ultimo anno, oltre che con il brand beauty Drunk Elephant e American Eagle. Se questo tipo di servizio punta ad attirare quel gruppo di Millennials e Gen Z da sempre distanti dall'uso di una carta di credito, dall'altra i brand e le aziende sperano che la prospettiva di un pagamento rateizzato possa incentivare gli acquirenti a spendere di più. Ma se da un lato i giovani clienti possono essere attratti dalle grafiche colorate e dalle partnership con fashion magazine come Cosmopolitan, dall'altro questi dovranno essere convinti ad abbracciare un servizio in grado di offrire la rateizzazione di un bene superfluo come una sneaker o un qualsiasi capo d'abbigliamento.

Klarna ha deciso di coinvolgere A$AP Rocky, già investitore e futuro CEO per un giorno dell'azienda svedese, mentre Afterpay sta iniziando a pensare in grande, progettando non solo l'apertura di alcuni store fisici, ma anche di allargarsi ad altri campi che vadano oltre lo shopping. Uno su tutti: l'assistenza sanitaria. “Negli Stati Uniti stanno iniziando solo adesso a capire le possibilità di questo mercato,” ha dichiarato il founder Nick Molnar a BoF. “In Australia, Afterpay è disponibile ovunque: dai biglietti aerei all'ufficio del dentista.” La scommessa è quella di cambiare le abitudini d'acquisto di un'intera generazione, storicamente meno ricca dei suoi genitori e per questo più oculata nelle spese e nelle proprie scelte economiche. Per far breccia nel cuore dei suoi futuri clienti servizi come Affirm offrono anche consigli finanziari di diversi tipi, spiegando tramite video colorati e pieni di disegni come individuare i mesi economicamente più duri educandoci a una spesa oculata nel tentativo di convincerci che quel paio di stivali Bottega non costano poi così tanto.