Vedi tutti

Jaguar e Baracuta: lo stile British a Milano

Moda e Motori nell'evento di domenica 23 febbraio al pop-up store WP in Piazza XXV Aprile,

Jaguar e Baracuta: lo stile British a Milano Moda e Motori nell'evento di domenica 23 febbraio al pop-up store WP in Piazza XXV Aprile,

Durante le ultime fashion week europee, si è visto un ritorno alla classicità del menswear. Il mondo luxury è tornato verso le proprie origini, rileggendole alla luce della nuove esigenze che animano la società contemporanea. L’essenzialità e la sofisticazione delle forme sono tornate sulla scena – la stessa essenzialità e sofisticazione che sono alla base dell’estetica di due fra i più iconici heritage brand inglesi, Jaguar e Baracuta. Il taglio semplice e quasi minimalistico del G9 Harrington Jacket di Baracuta e la silhouette raffinata della Jaguar, con il pregio delle sue finiture, sono alcune fra le massime espressioni di un nuovo tipo di lusso che contrasta con la rumorosità e la calcolata indisciplina dello streetwear che ha dominato la fine del passato decennio.  Durante l’evento “Life is a Canvas… Fill it with Colours” i due aspetti diversi ma ugualmente espressivi di quell’estetica british passata alla storia della pop culture verranno a coincidere. L’evento si terrà domenica 23 febbraio dalle diciotto alle ventuno nel WP Pop Up Store di Piazza Venticinque Aprile, 9 snodandosi attraverso un percorso espositivo che accosterà le sfumature cromatiche della G9 Harrington Jacket di Baracuta con la colorazione Velocity Blu del nuovo modello di F-Tye Jaguar. Grazie agli schermi LED e al videomapping, l’intero scenario dell’evento interagirà con l’automobile dimostrandone insieme il suo profondo legame con i valori della britishness e con un'assoluta versatilità genderless.

È la capacità del design inglese di concepire un’estetica che possiede tutta la ricchezza del passato ma che mantiene una sua irrimediabile e costante contemporaneità a portare insieme due realtà apparentemente tanto diverse. Jaguar è stata una delle massime espressioni dello stile inglese più classico e inossidabile. Gli appassionati di motori sanno che in una Jaguar non bisogna solo ammirare equilibrio e compostezza, ma anche quel piglio drammatico, quell’elemento eccitante ed estremo che è soltanto un’anticipazione dell’ebbrezza che si prova guidandola. E proprio questa teatralità nascosta nella sofisticazione rappresenta l’essenza dello stile inglese – uno stile che, proprio come Jaguar, ha le sue radici nel mondo del lusso ma che negli anni si è adattato a rispecchiare lo spirito dei propri tempi. Ed è per questo che oggi, il nuovo modello di F-Type che verrà presentato sarà come una tela bianca da dipingere, un modello di classica eleganza e si presta per essere guidato sia dal pubblico maschile sia femminile,  incarnando perfettamente il DNA Jaguar nella sua forma più pura. Il concept originario del 2000 della Jaguar F-Type fu infatti il frutto dello sforzo combinato di Geoff Lawson, Keith Helfet, Adam Hatton,  Pasi Pennanen e Ian Callum: una speedster biposto il cui styling retrò ricordava le vetture Jaguar degli anni ’50 e ’60. Lo styling venne poi ripreso  per la presentazione dei nuovi modelli di F-Type dal 2013 in poi che divennero i successori spirituali del modello E-Type, quello che lo stesso Enzo Ferrari definì l’auto più bella del mondo.

 

Quegli anni '50 e '60 sono gli stessi in cui, coincidentalmente, nasceva l’immortale design dell’Harrington Jacket G9 di Baracuta – pilastro non solo dello stile Mod inglese che condivide con Jaguar la stessa ricercatezza ottenuta attraverso la linearità e l’essenzialità delle forme, ma anche capo più rappresentativo di icone immortali della gioventù e delle sue molteplici subculture, capace di accomunare personalità come quella di Elvis, James Dean e Damon Albarn allo stile dei college americani anni ’50 fino all’iconografia degli skinhead inglesi. Dai giovani dell’Ivy League americana degli anni ’50 fino ai divi di Hollywood, passando per Mod inglesi, punk e skinhead, l’Harrington Jacket è stata la divisa dell’eleganza, della ribellione, dell’appartenenza, dello stile e della libertà rimanendo sempre uguale a sé stessa. A rendere iconica l’Harrington Jacket non sono stati i personaggi che l’hanno indossata, ma la sua stessa natura di oggetto simbolo del cambiamento nella moda maschile e riflesso dei cambiamenti sociali e culturali.

Questo nuovo evento organizzato dai due brand sarà un’ideale prosecuzione di quel trend che unisce il mondo della moda a quello dei motori – un trend trasversale che ha visto sia brand d’alta moda come Gucci ed Ermenegildo Zegna collaborare rispettivamente con Fiat e Maserati, sia nomi storici dello streetwear, come Supreme che collaborò con Fox Racing nel 2016 e con Vanson Leather sia nel 2017 che nell’ultima collezione SS20. Uno degli iniziatori del trend furono Karl Aberg e Spencer Phippsche che nella collezione FW14 di Marc by Marc Jacobs portarono stivali da motocross, grafiche  e tessuti tecnici sulla passerella con grafiche disegnate dal creatore del logo di Palace,  Fergus Purcell. Ci fu, nel 2016, anche una commistione con il mondo della musica, con la copertina alternativa scelta da Frank Ocean per Blond. Il trend proseguì in seguito nelle settimane della moda passando da Marcelo Burlon a Vetements, fino a Moschino, culminando nel 2018 con gli show di Tommy Hilfiger e GmbH.

La reunion che si terrà domenica al pop-up store di Piazza XXV Aprile, però, sarà diversa da tutti i casi citati sopra perché riguarderà uno stile che è soltanto inglese, mostrando come due realtà provenienti da mondi diversi possano conciliarsi nel segno del design, dell’essenzialità e del colore.