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MFP – Maria Francesca Pepe: “In the Woods” collezione AI 2010

MFP – Maria Francesca Pepe: “In the Woods” collezione AI 2010

Quando la tradizione e la manifattura di stampo italiano incontra l’estro creativo e la libertà espressiva di una città come Londra, non può che nascere qualcosa di sconvolgente ed unico. E’ per questo che, leggendo la biografia di Maria Francesca Pepe, mi sono meravigliata solo relativamente pensando a ciò che negli anni questa artista è riuscita a concepire e, quindi, realizzare. Natali in Puglia, studi all’Istituto Marangoni ed alla Central Saint Martins, dopo aver vinto nel 2003 il Tannan Fashion Award ed aver attirato l’attenzione di Vogue Italia, Elle USA e Harpers Bazaar, per coronare il suo fantastico debutto non le rimaneva che finire addosso a Lady Gaga. Ed è riuscita anche in questo (sono i suoi, infatti, i “chain-trousers” indossati dalla Germanotta).

Dov’è che risiede il suo punto di forza? Cosa ha permesso a Maria Francesca Pepe di emergere nell’implacabile mare magnum dei nuovi designers? Bhe, oltre all’eccellente manifattura, la sua idea, nuova, ermeticamente chiamata “jewellery-wear”: un rivoluzionario approccio agli accessori, non più vissuti ed indossati come pezzi supplementari aggiunti a un look, bensì come qualcosa di complementare, da vivere ed indossare insieme ai vestiti. In buona sostanza, i gioielli seguono le linee dei capi d’abbigliamento, addolcendoli o indurendoli all’occorrenza, abbattendo le barriere tra vestito ed accessorio. Un concept vincente, soprattutto se si pensa al paradosso degli accessori: personalizzano il look, è vero, ma in se per se hanno poco di “personale”, poiché vengono utilizzati più volte ed riarrangiati in varie occasioni. MFP supera questo impasse cucendo addosso (in senso figurato) il gioiello all’abito, al punto tale da non permettere più di capire dove inizia l’uno e finisce l’altro. Ogni abito, quindi, ha il “suo” accessorio.

La collezione invernale “In the Woods” conferma questa idea, nascondendo al tempo stesso un lato inquietante, probabilmente (per sua stessa ammissione) il più scuro di Maria Francesca. L’emblema della collezione dal motivo fortemente pop-trash è la croce, declinata in orecchini, bracciali e collane perfettamente adagiati su capi dalla vivida ispirazione Punk: il 1977 Londinese traspare dai capi in pelle, dalle giacche sarcasticamente esagerate, dalle trasparenze irriverenti e dalle stampe, predominate da un lupo mannaro il cui volto viene sostituito solo dalle artigliate mortali, rosse su base beige, che sembrano dilaniare il corpo della modella. Indifferenti e onnipresenti le catene, che percorrono e ripercorrono la silhouette  e che si improvvisano anche reggicalze, anzi, reggi- cruissards.

Un po’ sadomaso, un po’ dracula e un po’ donna lupo. Ma sempre ed irrinunciabilmente sexy, la donna di MFP – Maria Francesca Pepe.