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Nuove manie: Crochet

Nuove manie: Crochet

Sono costretta oggi a ritirare in ballo mia nonna.
E non per una sorta di amorevole e malinconico amarcord –lei non è andata da nessuna parte ed è di là nella stanza che urla alla tivù- ma per una questione di umile “mea culpa fashionista”. E’ da quando ero bambina, infatti, che mi ripeteva di imparare l’arte e di metterla da parte. Ma io, preferivo alle lunghe sedute con lei, la visione oziosa e quasi acritica di “Non è la Rai” e “Beverly Hills 90210”. Peccato.

L’arte di cui sopra era quella dell’uncinetto, o per dirla alla francese del crochet, mentre il rammarico è dovuto al suo grande rispolvero modaiolo; per cui se avessi saputo sferruzzare qualcosa, adesso avrei potuto vantarmi di golfini handmade e di abitini fatti da me, squisiti e originali.

Invece, sono obbligata a dovermi recare come tutte le altre fashioniste pigre e non dotate di tale tecnica della tramatura, a cercare per negozi, il pezzo di crochet perfetto per me e realizzato in modo tale da salvarsi dall’appellativo di centrino per il comodino o da corredo.

Crochet, che dopo essere tornato in auge con lo stesso vigore della maglia quest’inverno, si è impossessato di ogni angolo modale, colonizzando scarpe e borse, accessori per capelli, vestiti e costumi per il mare.

Una vera e propria mania estiva, che sa di tempo passato, di signore in vacanza a Capri con l’abito sferruzzato in loro onore, di pullover leggeri messi su per proteggersi da quella leggera brezza che sale, quando il sole tramonta all’orizzonte.

Tendenza che dopo essersi imposta sulle passerelle, inutile citare il solito Karl con Chanel - ma anche Alberta Ferretti, Diane Von Furstenberg, Iceberg - ha avuto una diffusione planetaria con il festival californiano di musica indie Coachella, dove sono state avvistate chrochet-adornate star del calibro di Kate Bosworth e Camilla Bell.

In Italia, il trend è stato avvistato e annunciato, invece, dal neonato sito on-line di Vogue Italia, dove si parla di uncinetto e di filo, con una nuova verve: “ si dice che assomigli al pensiero delle donne, quel filo girato su se stesso che costruisce fiori, geometrie, perfino armature”.

Insomma, questo è il suo momento, non ci resta che chinare il capo alla sua autorità e correre a comprarci qualcosa in suo onore.

Voi avviatevi però…Per me è giunto anche il momento di chiedere perdono alla nonna e vedere se è ancora disposta a darmi qualche lezione privata di “sferruzza mento”.
Speriamo bene!