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Giangi Giordano

Milan, Italy

@giangigiordano

Creative Director / Consultant

Milan, Italy

 

La tua quarantena: paure e sogni?

Siamo passati dall'assoluta frenesia degli ultimi anni, per cui è stato quasi impossibile soffermarci su noi stessi a pensare, a una fase di vuoto, in cui il tempo sembra essersi fermato completamente. Sembra surreale, come un episodio di una serie TV ambientata in un futuro distopico. Se qualcuno ci avesse detto molto tempo fa che avremmo vissuto un simile momento, probabilmente l'avremmo trovato impossibile, eppure ora è la nostra realtà quotidiana. Cerco di mantenere attivi i ritmi quotidiani per non cadere nell'inerzia totale e riempio il mio tempo con ciò che non posso fare nella mia vita ordinaria, proprio a causa della fretta a cui siamo abituati. Prima di tutto, mi prendo molta cura di me stesso: ogni mattina, come se dovessi uscire, faccio la mia beauty routine e mi vesto. Mi fa sentire bene e in ordine, non potrei mai sopportare di passare le mie giornate in tuta senza prendere in considerazione il mio aspetto perché "nessuno mi vede". Tengo a me e al mio aspetto, me ne prendo cura per me stesso, dà una bella scossa al mio umore. Sono anche migliorato nel mettermi lo smalto da solo! Durante il giorno ho riscoperto il piacere di leggere romanzi e saggi, un'attività che mi mancava molto e che nutre molto la mente. Dedico anche tempo alla ricerca, che è l'essenza del mio lavoro e, infine, ho il tempo di guardare con grande attenzione e in ogni dettaglio, i film che considero più significativi per il mio background visivo. È un po' come se fossi tornato a studiare. Non posso negare che l'intolleranza si sente, ma trovo molto importante la riscoperta della calma. Ciò che accadrà nel nostro prossimo futuro è un grande fattore sconosciuto che sicuramente ci spaventa: siamo in un momento molto critico e dovremo inevitabilmente affrontare grandi cambiamenti quando tutto ricomincerà dopo il blocco. Personalmente, spero che una piccola tendenza che ho iniziato a notare durante la scorsa stagione decolli: fare di meno e farlo meglio. È necessario tornare a produrre storie di qualità, ora siamo inondati da una tale quantità di vestiti, immagini, nomi, elementi completamente irrilevanti, che servono solo a nutrire la malsana speranza di diventare ricchi. Dobbiamo tornare ad abitare il tempo che viviamo e, come ho detto all'inizio, a pensare. È l'unico modo per provare a ripristinare i valori cardine che si stanno perdendo a causa dei ritmi disumani a cui è sottoposto il sistema creativo. 


Qual è la tua colonna sonora?

“Cherry Blossom Girl” – Air, “Lillies of the Valley” – Jun Miyake, “Tappeto volante” – Giuni Russo.