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Quella volta che Raf Simons disegnò una collezione di mobili

Un progetto di tesi mai visto prima che è stato recuperato dal designer Max Reynders

Quella volta che Raf Simons disegnò una collezione di mobili Un progetto di tesi mai visto prima che è stato recuperato dal designer Max Reynders
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La carriera di Raf Simons iniziò dal design industriale e non dalla moda. Quando Simons si laureò nel '91 alla LUCA School of Arts di Genk, infatti, presentò come progetto di tesi una collezione di mobili di nome CORPO rimasta in gran parte sconosciuta fino a poco tempo fa, quando il designer belga Max Reynders li ha postati su Grailed per mostrarli al mondo con un prezzo astronomico di 99.998 dollari. I misteriosi mobili, che includono vari cabinet della collezione CORPO, ma anche un divano di nome AGENA prodotto fra il '92 e il '93 in collaborazione con la galleria Ziggurat, erano stati affidati da Simons stesso al padre di Reynders, suo amico e collega universitario quando il designer si trasferì a New York nel '99. Il padre di Reynders li passò al proprio figlio Max nel 2010. Con l'avvicinarsi del loro trentesimo compleanno, Reynders ha sentito il bisogno di svelare al mondo l'esistenza di queste opere. 

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Contattato da nss magazine, Reynders ha raccontato la vicenda della collezione, che è stata anche protagonista di un interessante essay pubblicato sul magazine online Archive.PDF a fine maggio. Ecco, nelle parole del loro proprietario, qual è la storia della prima collezione di mobili di Raf Simons:

Raf Simons creò CORPO come progetto di laurea nel 1991 a SHIVKV Genk, in Belgio. Si tratta di una riflessione sul corpo umano di cui Raf discute la struttura interna e il supplemento esterno, cioè la pelle. Il discorso viene affinato parlando del vestirsi, degli ornamenti per il corpo e delle sue decorazioni. L'idea centrale è la relazione tra il corpo umano da un lato e l'incarnazione del prodotto dall'altro. Ogni prodotto può essere visto come un corpo con un interno e un esterno. Il suo studio finale CORPO è composto da 7 pezzi totali. Con nomi come; Protezione, Bellezza, Corpo femminile, Corpo maschile, Ornamento, Raggi X, Seconda Pelle. Tutti questi sono costruito intorno al concetto di Corpo Umano. 

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Dato interessantissimo è che proprio in questa collezione appare il logo di Raf Simons nella veste grafica definitiva – quasi a dire che l'identità del designer, o almeno il suo nucleo fondamentale, sono rimasti sostanzialmente invariati negli ultimi trent'anni e che il tipo di ricerca e riflessione portato avanti da Simons è nato proprio con corpo. La collezione, fra le altre cose, è stata presentata tramite un VHS nero dall'aspetto underground e piratesco che precorreva, in nuce, quel mood crudo, underground e senza filtri che definisce le prime collezioni anni ’90 del designer.

Per comprendere meglio la genesi di queste opere abbiamo intervistato il loro proprietario, Max Reynders, che ci ha parlato dei retroscena della creazione di CORPO e di dove gli piacerebbe poterla vedere in futuro. 

Pensi che questi pezzi seguano un'ispirazione o uno stile di design particolare? Come definiresti il loro stile?

Direi che seguono un'estetica abbastanza semplice e minimalista con un tocco di arte moderna. Era già lo stile di Raf Simons nel 1991 – lo stesso che abbiamo imparato a conoscere nelle sue successive creazioni di moda.

C'erano sette pezzi originali nella collezione. Quanti di questi sono stati prodotti e quanti di questi esistono ancora oggi?

Raf Simons ha realizzato 7 pezzi in totale, tutti numerati. Ne possiediamo 5. Non abbiamo idea di dove siano i due rimanenti o chi li possieda, o se esistano ancora oggi. Siamo sicuri che non ci sia mai stata una riproduzione o una serie. Tutto è rimasto sono i pezzi che riportano l'etichetta numerata.

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In che modo i pezzi della collezione Corpo si relazionano con il successivo lavoro di Simons nella moda?

Ogni CORPO è creato come riflesso dell'abbigliamento nelle culture. Tutto ha un'opzione funzionale, ecco per cosa viene creato l'abbigliamento. L'abbigliamento è visto come una protezione, una funzione e un'espressione. Così il CORPO può essere visto come il primo lavoro solista verso la moda di Raf Simons. Il logo utilizzato su CORPO è ancora il suo logo - il che è pazzesco.

Perché pensi che Simons non abbia mai parlato di questa collezione? 

Raf Simons ha sempre amato il mistero, si è sempre rifatto a Margiela che era anche lui un uomo misterioso. Inoltre era ed è ancora un introverso, che non ama ricevere troppa attenzione ed esprime i suoi sentimenti attraverso la propria creatività. Una cosa che ha in comune con gli artisti. Perché parlare ad alta voce quando puoi esprimerti attraverso una forma d'arte? C’è anche da dire che Raf ha avuto da subito molto successo con la moda nel 1995. Dal 1991 al 1994 creava mobili, ma a quei tempi il mondo del design belga era abbastanza trascurato e molto difficile da comunicare. Inoltre, gli Antwerp Six avevano già portato la moda belga all'attenzione del mondo negli anni Ottanta. A quel punto forse aveva poco senso investire le proprie energie nel difficile mondo del design dei mobili dopo il 1995. Ha trovato la sua strada nella moda e dal 1995 in poi quella è stata il suo canale per la creatività. 

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Dopo essere apparsi su Grailed, i pezzi hanno catturato l'attenzione del pubblico. Il loro successo dice qualcosa sul fascino di Simons come designer? 

Il fascino per Raf Simons e per il suo lavoro può raggiungere una vasta gamma di fan, sia che si tratti di generazioni più giovani o di generazioni più mature Raf si è fatto strada verso l'alto per un motivo. Sa realizzare pezzi minimalisti ma anche adottare un approccio più giovane con hoodie e grafiche. Anche con un focus principale sulla cultura giovanile, la musica e i film, il suo lavoro è in grado di parlare a un vasto pubblico. Quindi capisco perché ha ottenuto tanta attenzione su Grailed, è arte invisibile, una parte della storia della moda, unica, e soprattutto è Raf.

Avete già trovato dei possibili acquirenti?

È nato un certo interesse per le opere sia grazie a Grailed che all’essay di Archive.PDF. Si tratta principalmente di collezionisti d'arte o membri dell’élite della moda che non intendono acquistarlo su Grailed. Il che è del tutto comprensibile: vendere la collezione su Grailed non era il nostro obiettivo. Abbiamo scelto per Grailed per portare CORPO sotto i riflettori. E se vendiamo uno dei pezzi sarà molto importante per noi scegliere con cura il loro acquirente e la loro destinazione. Meritano un posto in un museo o in un'importante collezione privata. Ma preferiremmo un posto pubblico dove più persone, o ancora meglio, tutti, possano godersi la collezione.