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Apple and Facebook pay for fertility - Frozen eggs

Apple and Facebook pay for fertility - Frozen eggs

Vi abbiamo lasciato la settimana scorsa con un input femminista, che potete leggere qui.

Questa volta completiamo con una notizia diramata dall’NBC negli scorsi giorni: Apple e Facebook pagano le dipendenti per congelare i propri ovuli e posticipare il momento della gravidanza. 

Dopo lo shock iniziale si cerca di razionalizzare la questione, pensando che la naturale evoluzione della parità dei sessi porterà probabilmente ad un appiattimento delle differenze, forse anche quelle biologiche.

I lati positivi saltano all’occhio, donne desiderose di affrontare una scalata gerarchica a livello lavorativo possono permettersi di prendere più tempo senza essere assillate dallo scandire dell’orologio biologico.

C’è da aggiungere che le sovvenzioni per il progetto arrivano ai 20.000 dollari procapite, una cifra significativa se da affrontare in maniera indipendente.

Sul piano più generale questi progetti possono arrivare a manipolare le vite e il timing biologico, non sarebbe più semplice finanziare delle politiche a protezione della gravidanza? Permettere alle donne di fare carriera non significa mettere da parte la loro femminilità, ma fare in modo che si esprima senza troppe problematiche.

Ci aspetta forse un futuro di genitori anziani, ma in carriera?

Al di là delle disertazioni etiche negli USA la tendenza sta diventando prepotente, nell’ultimo anno la tecnica del congelamento delle uova ha raddoppiato il numero di adepti.

Eggbaxx.com organizza addirittura dei party a tema frozen eggs, dove si può iniziare la procedura di congelamento.

 Quale sia il futuro che ci attende lo possiamo intuire, manipolare la natura dove ci porterà?