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Lo skate tutto al femminile di "The Skate Kitchen"

Il film, già cult, dedicato alla cultura skate

Lo skate tutto al femminile di The Skate Kitchen Il film, già cult, dedicato alla cultura skate

La skate culture sta vivendo un momento d’oro nel mondo del cinema ed è al centro dell’attenzione di tutto il fashion world. La moda skate ha dominato le nuove silhouette dei marchi più famosi, come la AWGE x Under Armour disegnata da A$AP Rocky, ed è tornata alla ribalta grazie a pellicole come Mid90s.

Esce in questi giorni nelle sale italiane un piccolo film che è già diventato un cult, dedicato al collettivo newyorchese tutto al femminile The Skate Kitchen, che racconta la storia dell'omonimo gruppo di skater. 

La regista del film, Crystal Moselle, si era fatta conoscere grazie al documentario The Wolfpack, prima di imbattersi in modo totalmente casuale in due delle protagoniste di questo film, nonché membri fondatori del collettivo The Skate Kitchen, che unisce ragazze provenienti da diverse parti degli Stati Uniti e diversi background sociali, accomunate dalla voglia di allenarsi sempre e di riuscire in trick che sembrano impossibili. Moselle, infatti, nota sulla metropolitana di NYC due ragazze dallo stile unico, che portano sotto braccio una tavola da skate, cosa alquanto rara, e decide di portarle a bere un caffè. Rachelle Vinberg e Nina Moran accettano con entusiasmo e per i mesi successivi accolgono la regista nelle loro vite, presentandole le altre ragazze della crew, e facendola entrare in un mondo fatto di skate park, mostrandole in modo totalmente onesto e senza filtri cosa significhi essere una skater girl oggi. Dopo averle coinvolte nel corto girato per Miu Miu Women’s Tales Series, a Crystal viene l’idea di realizzare il suo primo e vero proprio film con protagoniste queste ragazze. Molti delle vicende raccontate nel film sono episodi ed esperienze realmente vissuti dalle Skate Kitchen, ed è anche per questo che la pellicola è particolarmente realistica. Moselle ha lasciato improvvisare le giovani skater, dando loro solo dei beat, dei momenti salienti a cui dovevano arrivare con i loro dialoghi.

Nel film Vinberg interpreta Camille, una skater timida ed introversa a cui dopo una serie di infortuni ed incidenti (molti dei quali realmente accaduti proprio a lei), la madre vieta di salire sulla tavola. Annoiata a casa, Camille trova su Instagram la crew di skater The Skate Kitchen di base nel Lower East Side, con cui decide di mettersi in contatto, e in cui è immediatamente accolta. Incontra quindi i personaggi interpretati dalle skater Nina Moran, Ardelia (Dede) Lovelace, Kabrina Adams, Jules e Brenn Lorenzo e Ajani Russell, ed inizia un rapporto di amicizia sincero, tra trick, allenamenti, corse pazze per la città, conversazioni oneste, feste e divertimento. Entrerà in gioco anche un ragazzo, Devon, interpretato da Jaden Smith, che aveva conosciuto le ragazze di The Skate Kitchen proprio su Instagram, grazie ad un messaggio su Direct in cui chiedeva se poteva andare a skatare con loro.

La vera e più forte novità del film sta nel fatto che mette in primo piano una crew tutta al femminile che si diverte in uno sport a lungo dominato dagli uomini. Il nome stesso del collettivo deriva da un atteggiamento fortemente sessista: sotto moltissimi video postati su YouTube di trick e allenamenti fatti da ragazze, erano altrettanti i commenti di uomini che scrivevano ‘Il vostro posto è in cucina’, e il collettivo ha deciso di ribaltare questa concezione. Come ha raccontato la stessa Moran, che ha iniziato a fare skate all'età di 12 anni, essere una skater donna non è mai stato facile: i ragazzi non la prendevano sul serio quando diceva di voler fare questo sport e non le davano una mano quando chiedeva consigli, nel negozio di skateboard dove lavorava ha scoperto di essere pagata meno dei suoi colleghi maschi, e della grande delusione provata quando una persona che considerava un amico le ha detto che le donne non sarebbero mai state in grado di fare skate. Esperienza simile vissuta anche da Jules Lorenzo, che ha iniziato a skatare solo un anno fa: ‘I ragazzi ti chiedono subito se hai bisogno di una mano, e io rispondo, grazie, ma non ho chiesto il tuo aiuto. Pensano di essere in dovere di aiutarti solo perché sei una ragazza. So quello che faccio, mi sto allenando, non ho bisogno di voi.’ Le ragazze di The Skate Kitchen, però, ci tengono a sottolineare che non per questo vogliono escludere i maschi, o creare un gruppo chiuso, anzi, hanno molti amici uomini con cui fanno skate o con cui parlano dello sport, come si vede anche nel film.