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Questa primavera le vere cinture sono i lacci delle scarpe

Il ritorno in sordina dell’usanza nata nel mondo degli skater

Questa primavera le vere cinture sono i lacci delle scarpe Il ritorno in sordina dell’usanza nata nel mondo degli skater
Marni Resort 2023
Louis Vuitton FW23
Federico Cina SS23
Vitelli FW23
M65 SS23
S.S. Daley FW23
Proenza Schouler FW23
Palomo Spain FW23
Maison Margiela SS23

All’inizio di marzo Maison Margiela ha fatto notizia mettendo in commercio un set di lacci da scarpa sporchi da utilizzare come cintura – un esempio dell’ethos DIY attraverso cui il brand storicamente decostruisce e ricostruisce l’idea del lusso. Un prodotto che ha trovato risonanze in un’altra collezione stagionale, la Resort 2023 di Marni, tra i cui prodotti si nascondeva un paio di jeans strappati, i cui buchi erano riempiti da inserti di mohair multicolore, e la cui vita era stretta da un paio di lacci da scarpe usati a mo’ di cintura. Continuando a scavare si trovano lacci (non proprio da scarpe, ma più lunghi e in materiali diversi ma tutti accomunati dalla sottigliezza di un laccio da scarpe classico) nella collezione di Louis Vuitton disegnata da Colm Dillane, nell’outfit con cui Chloe Sevigny ha aperto lo show di Proenza Schouler a New York, nelle sfilate di Vitelli e Federico Cina, in quelle di Palomo Spain, di S.S. Daley e di M65. E questo senza contare le altre apparizioni, scarsamente quantificabili, che l’accessorio improvvisato ha fatto su Instagram, per lo più abbinato a un paio di jeans molto larghi. E in una stagione in cui l’accessorizing maschile servirà a compensare un look che in generale va semplificandosi e che dunque avrà bisogno di dettagli che lo connotino e catturino l’attenzione, siamo pronti a scommettere che il vibe fatto-in-casa dei lacci da scarpe usati come cintura ritornerà – almeno per i più scanzonati che cercano un’alternativa alla classica cintura.

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Maison Margiela SS23
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Marni Resort 2023
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Louis Vuitton FW23
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Proenza Schouler FW23
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S.S. Daley FW23
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Federico Cina SS23
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Vitelli FW23
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Palomo Spain FW23
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M65 SS23

Ma da dove proviene l’usanza di ri-funzionalizzare i lacci delle scarpe? Secondo molti tutto è iniziato nel mondo dello skate, dove tra salti e trick i pantaloni dovevano essere larghi e non si poteva utilizzare una cintura per assicurarli in vita dato che la fibbia metallica avrebbe potuto dare fastidio. L’abitudine ha anche una seconda funzione e cioè quella di tenere sempre con sé un laccio da scarpe aggiuntivo nel caso che quello delle proprie scarpe dovesse rompersi. Pura funzionalità dunque ma anche quella deliziosa incoscienza che contraddistingue da sempre la comunità degli skater il cui naturale, negligente carisma venne poi co-optato da schiere di hipster cittadini che, pur tenendosi ben lontani dall’attività fisica, pensarono bene di trasportare questo vezzo anti-mainstream nelle loro birrerie artigianali e nei propri barber shop ispirati agli anni ’50. Flash forward al 2020, alla pandemia e alla mania collettiva della moda DIY che ha portato la Gen Z a scoprire con commovente ingenuità la possibilità di utilizzare il laccio da scarpa come cintura per regolare la vita dei pantaloni oversize, nel frattempo tornati in auge. Nel mondo della moda DIY della Gen Z il divertimento sta nel modificare con espedienti propri il fit di pantaloni e top – utilizzando magari elastici, maniere di annodare o rigirare t-shirt e camicie e in generale di impiegare i cosiddetti clothing hacks così popolari ancora oggi su TikTok e Instagram. Qualche anno fa, nello specifico, a diventare virale fu una tecnica per regolare la vita dei jeans senza che il laccio da scarpe fosse veramente visibile.

Oggi il trend è riemerso come una sorta di ibrido tra le due dimensioni – quella culturale degli skater e quella pratica della Gen Z. Se da un lato vediamo infatti emergere un trend che ruota intorno al minimalismo sartoriale, dall’altro ne emerge uno che, pur nella semplicità dei singoli elementi costitutivi, predilige un certo trambusto visivo, che si tratti del washing e del drappeggio dei jeans, del gessato di una giacca e delle borchie di una cintura. Molti dettagli, anche se semplici e vividi in una specie di grunge addomesticato e codificato, che non richiede insomma di rovinare eccessivamente i propri vestiti né di alterarli in maniera drastica o definitiva, ma che almeno si presenta come un trucchetto molto versatile, dato che un laccio di qualunque materiale o lunghezza può essere abbinato a qualunque outfit, legato sul costato sopra un blazer, oppure lasciato penzolare come la cintura di corda dei monaci – soluzione di certo più teatrale. Sia come sia, quando siete off-duty e volete far uscire l'anima indie dimenticatevi le classiche cinture di pelle che portate in ufficio e usate i lacci delle scarpe in vita anche se, qualunque cosa facciate, evitate a ogni costo di usare questa cintura improvvisata con un outfit anche solo lontanamente formale. La chiave di tutto è la leggerezza.