FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

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Si possono organizzare le vacanze con i chatbot? Si, ma c'è un ma

Organizzare rapidamente una vacanza – in inverno, così come in estate – interagendo con un assistente virtuale è ormai un’abitudine sempre più comune, anche grazie al fatto che i singoli modelli linguistici sono diventati più accurati e flessibili; gli stessi utenti, a farci caso, dialogano con i chatbot con maggiore consapevolezza rispetto al passato. Tutto ciò ha reso l’esperienza di organizzare una vacanza affidandosi a strumenti come ChatGPT molto più semplice. Se qualche anno fa ottenere un itinerario di viaggio sensato da un’AI poteva essere frustrante, oggi non è più così, anche grazie a strumenti pensati appositamente per programmare viaggi, come Vacay, Mindtrip, Layla o GuideGeek.

Questi tool sono progettati per adattarsi alle necessità e alle preferenze degli utenti – dalla durata del viaggio alla disponibilità economica, tra le tante variabili. Alcune persone li trovano utili soprattutto quando devono pianificare un viaggio all’estero, perché permettono di ottenere informazioni e indicazioni pratiche in modo rapido rispetto a fare una tradizionale ricerca su Internet.

La crescita dell’IA nel turismo

@raimeetravel This is my quick AI travel planning method and the prompts I use! If you want all the prompts let me know! #AMDPartner @AMD #travelplanning original sound - Raimee | Travel Tips

Negli ultimi anni nel settore turistico l’interesse verso i sistemi di intelligenza artificiale è aumentato particolarmente. Un’indagine svolta dal motore di ricerca di viaggi Omio, ripresa da Euronews, mostra per esempio che tra il 2023 e il 2024 è cresciuta in modo significativo (+17%) la quota di turisti europei e statunitensi intenzionati a usare i chatbot per pianificare le proprie vacanze.

Anche in Italia il fenomeno è sempre più evidente. Secondo l’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano, nel 2024 il 15% degli italiani che hanno viaggiato ha utilizzato piattaforme basate sull’IA per ottenere consigli o per generare itinerari personalizzati, mentre quasi un terzo delle agenzie di viaggio ha testate questi sistemi, integrandoli nel proprio lavoro quotidiano. Molto spesso, comunque, i chatbot non sono in grado a sostituire l’esperienza e la capacità di valutazione degli operatori turistici umani.

I limiti dei chatbot di viaggio

@mackdoesthings If AI is gonna steal my job I’m at least gonna let it work for me while I can still afford to go on vacation @chatgpt #travelplanning #travelplanner #aitools #productivityhack original sound - Mac

Va tenuto conto che la precisione delle risposte generate dai chatbot nel caso di consigli di viaggio dipende molto dalla complessità delle richieste: itinerari semplici e popolari di solito vengono gestiti senza problemi, mentre esigenze più particolari o contesti poco documentati possono mettere in difficoltà anche i modelli più aggiornati.

Uno dei limiti più frequenti riguarda la qualità e l’attendibilità delle fonti consultate per generare i suggerimenti. Può capitare, per esempio, che tra i ristoranti o le attrazioni consigliate ce ne siano alcuni molto turistici. È un inconveniente che può verificarsi anche quando si organizza una vacanza da soli, cercando informazioni online, ma che nei chatbot può emergere più facilmente perché il sistema non sempre ha una reale consapevolezza dei dati analizzati.

Un discorso analogo vale per la prenotazione dei voli. Spesso i chatbot si limitano a interrogare portali già esistenti, come Skyscanner, e a restituire la soluzione ritenuta più conveniente. Questo può risultare utile per avere una prima idea dei prezzi, ma rischia di far perdere alcune informazioni importanti che invece sarebbero subito visibili consultando direttamente le piattaforme originali. Nonostante questi limiti, gli itinerari generati da sistemi come ChatGPT possono rappresentare un punto di partenza valido per chi sta decidendo dove andare o cosa vedere. In sostanza, molti delegano all’IA il compito di proporre idee, alternative e spunti rapidi, poi intervengono per verificare le informazioni più rilevanti e arricchire l’itinerario con indicazioni provenienti da altre fonti più specializzate o più recenti.