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Perché non si parla di quanti soldi necessita l'AI Nell'ordine di diversi milioni al giorno, motivo per cui il settore è alla ricerca di enormi investimenti

Di recente OpenAI ha definitivamente abbandonato il suo status di non profit, cioè di azienda senza scopo di lucro, per diventare a tutti gli effetti una società privata. La riorganizzazione aziendale di OpenAI non rappresenta soltanto un passaggio simbolico, ma mira a facilitare l’ingresso di nuovi investimenti e a permettere al suo fondatore, Sam Altman, di acquisire una partecipazione azionaria nella società. Questo cambiamento, insieme alla crescente influenza che Altman esercita su OpenAI, potrebbe aver incrinato i rapporti con alcuni dei membri storici dell’azienda.

Tra questi c’è quasi sicuramente Jan Leike, che guidava un progetto dedicato alla sicurezza dei sistemi di AI e che – a causa del nuovo asset societario di OpenAI – ha deciso di passare ad Anthropic, l’azienda che sviluppa il chatbot Claude, fondata nel 2021 proprio da ex collaboratori di Sam Altman. Per lo stesso motivo, non molto tempo fa anche la direttrice tecnica Mira Murati ha lasciato l’azienda. In particolare, della squadra di undici persone che fondarono OpenAI nel 2015, oltre ad Altman, è rimasto solo il ricercatore informatico polacco Wojciech Zaremba.

Il successo – tutto sommato inaspettato – di ChatGPT ha reso OpenAI l’azienda tecnologica più “tenuta d’occhio” del settore. Allo stesso tempo, però, ha innescato una corsa agli investimenti nel campo dell’AI, rendendo sempre più agguerrita la concorrenza all'interno dell'ambito – fenomeno che ha accusato la stessa OpenAI.

Perché l'AI necessita di così tanti capitali

@therealcornpop

Sam Altman continues to make me feel smart

original sound - therealcornpop

Come aveva rivelato il sito The Information, l’azienda di Sam Altman già da tempo avrebbe iniziato delle trattative con investitori e fondi per accumulare nuovi capitali. OpenAI ne ha bisogno per sviluppare nuovi modelli linguistici ancora più efficiente e, soprattutto, per coprire i costi operativi di quelli già esistenti: secondo recenti stime di Forbes, OpenAI starebbe investendo circa 15 milioni di dollari al giorno solo per tenere in piedi Sora2, la nuova versione più evoluta del sistema di intelligenza artificiale per produrre video partendo da semplici indicazioni testuali.

Anche l’amministratore delegato di Anthropic, Dario Amodei, non ha nascosto che i costi complessivi di alcuni modelli linguistici si aggirano intorno al miliardo di dollari, e che gli addetti ai lavori si aspettano che tale cifra aumenti fino ad arrivare a dieci miliardi di dollari nei prossimi anni. I cambiamenti interni al settore dell’intelligenza artificiale, con OpenAI a fare da apripista, vanno quindi contestualizzati in questa continua ricerca di capitale.

La strategia di OpenAI per ottenere più investimenti

Non a caso, la società guidata da Sam Altman ha di recente presentato "o1", il suo primo modello linguistico capace di rispondere a quesiti particolarmente difficili ed effettuare ragionamenti molto più complessi rispetto a oggi. Il lancio sembra essere stato pianificato anche per rafforzare le trattative con gli investitori e per dimostrare come, nei prossimi decenni, l’intelligenza artificiale potrà svolgere compiti che fino a poco tempo fa apparivano inimmaginabili.

Altman ha affermato che l’imminente arrivo di quella che lui stesso definisce “l’era dell’intelligenza” sarà paragonabile, in termini di impatto sulla società, alla rivoluzione industriale. Perché ciò accada, tuttavia, sarà necessario ridurre drasticamente il costo del calcolo, cioè l’insieme delle risorse computazionali – dai chip ai server, fino all’energia necessaria per alimentarli – che rendono possibile l’addestramento e il funzionamento dei modelli di intelligenza artificiale.

Secondo il fondatore di OpenAI, solo un flusso costante e crescente di investimenti potrà sostenere questo processo; in caso contrario, l’AI rischierebbe di diventare una risorsa accessibile quasi esclusivamente alle realtà economiche più potenti.