
E se nel Tevere si potesse fare il bagno? L’obiettivo è seguire quanto fatto a Parigi con la Senna, ma non sarà facile
Non tutti sanno che fino agli anni Sessanta, e moltissimo nei secoli passati, era comune fare il bagno nel principale fiume che attraversa Roma da Nord a Sud: il Tevere. I primi divieti arrivarono per via dell’aumento dell’inquinamento causato dall’industrializzazione e del rilevamento di batteri molto pericolosi. Attualmente, nel Tevere è vietata la balneazione e chi trasgredisce rischia una multa di diverse centinaia di euro, oltre a possibili conseguenze per la salute, dovute all’elevata presenza di agenti inquinanti nell’acqua. Eppure, di recente, Repubblica ha rivelato che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, avrebbe incaricato l’assessora all’Ambiente – Sabrina Alfonsi – di avviare una consultazione per verificare se è possibile, in futuro, permettere alle persone di fare il bagno in sicurezza nel Tevere. Gli interventi necessari per rendere nuovamente balneabile il Tevere dovrebbero riguardare sia gli impianti di depurazione delle acque fognarie, per eliminare la contaminazione batterica, sia quelli legati all'inquinamento industriale, responsabile della presenza di sostanze chimiche nell’acqua. Questi ultimi rappresentano l’aspetto più complesso da affrontare, anche perché verrebbe coinvolto persino il fiume Aniene, che a nord di Roma confluisce nel Tevere. Gualtieri aveva già accennato a questo progetto in passato, dicendo di ambire a realizzarlo entro il 2031, cioè in occasione della fine di un suo eventuale secondo mandato da sindaco. Insomma, nell’amministrazione comunale di Roma, guidata dal centrosinistra dal 2021, non è la prima volta che si discute della possibilità di rendere balneabile il Tevere: l’incarico recentemente affidato all’assessora all’Ambiente, però, rappresenta il passo più concreto in questa direzione.
il tevere balneabile solo quando l’inferno gelerà mamma mia robertone tocca l’erba dai
— | calogiuri’s widow (@victimofmyfeels) July 20, 2025
Il modello a cui si ispira Gualtieri è Parigi, dove oggi – dopo circa cent’anni – è possibile fare il bagno nella Senna. Questo è stato possibile grazie ai consistenti investimenti realizzati in occasione delle Olimpiadi dello scorso anno. Tuttavia, l’operazione voluta della sindaca Anne Hidalgo non è stata semplice. Negli anni Sessanta, la Senna era stata considerata “biologicamente morta” a causa dell’elevato inquinamento delle sue acque. In particolare, si riscontravano livelli molto alti di batteri responsabili di diverse infezioni, soprattutto intestinali. Per rendere nuovamente balneabile il fiume è stato completamente rinnovato il sistema fognario di Parigi. Inoltre, è stato impedito alle houseboat, ai bar e ai ristoranti galleggianti della Senna di scaricare direttamente nel fiume le loro acque reflue. Sono stati inoltre potenziati gli impianti antibatterici e avviati interventi mirati a ridurre l’inquinamento visibile, come i rifiuti in plastica. Tutto questo ha richiesto anni di lavoro e quasi 1,5 miliardi di euro di spese, ma la risposta della cittadinanza è stata molto positiva. Nella Senna oggi si può fare il bagno in tre distinte aree, con tanto di apposite attrezzature e bagnini. Si trovano tutte nel centro di Parigi: in ciascuna è previsto un limite sia al numero complessivo di persone che possono accedervi – tra le 200 e le 700 –, sia al numero di bagnanti presenti in acqua contemporaneamente, che varia tra le 150 e le 300 persone. Queste restrizioni servono a garantire non solo la sicurezza dei frequentatori, ma anche il mantenimento della qualità dell’acqua e la gestione ordinata degli spazi.
@weare.roma E se il Tevere diventasse balneabile? Beh, in un tempo non troppo lontano lo è stato davvero e proprio sotto Castel Sant’Angelo giovani romani (e non solo!) erano soliti prendere il sole e tuffarsi. Il racconto della storia DerCiriola e del perché oggi Roma non ha un fiume balneabile a differenza di Parigi con la sua Senna. Ammettendo che si possa fare, vi tuffereste? @gior.giangrande Fonti: Repubblica / Trastevereapp / AGI / RaiRadio1 #roma #weareroma #bagnotevere #tevere #tevereroma #curiositá suono originale - WeAre Roma
Roma non dispone degli enormi fondi che vengono previsti per l’organizzazione di un evento come le Olimpiadi – una mancanza che lo stesso Gualtieri ha sottolineato, criticando velatamente l’ex sindaco Virginia Raggi, del Movimento 5 Stelle, che decise di ritirare la candidatura della città a ospitare i Giochi del 2024, vinta poi da Parigi. Secondo quanto fa notare Repubblica, però, le risorse necessarie potrebbero arrivare dai fondi destinati al Giubileo straordinario del 2033, l’anno santo della Chiesa cattolica che segnerà i duemila anni dalla data tradizionalmente associata alla morte di Gesù Cristo. In questo caso, le molte risorse stanziate anticipatamente potrebbero contribuire a coprire le spese elevate necessarie per rendere balneabile il Tevere: già quest’anno, in occasione del Giubileo ordinario (quello cioè che la Chiesa cattolica organizza ogni 25 anni), la giunta comunale ha sfruttato le risorse messe in campo per realizzare interventi di restauro e manutenzione di molte zone di Roma – lo stesso Gualtieri ha più volte raccontato sui social media (indossando persino il gilet e l’elmetto) il work in progress dei cantieri, tanto che le clip che lo ritraggono hanno finito per diventare un genere a sé.














































