A Guide to All Creative Directors

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In che senso in Giappone è stata stampata una stazione ferroviaria in 3D?

A dimostrazione di quanto il Paese creda in questa tipologia di trasporto

In che senso in Giappone è stata stampata una stazione ferroviaria in 3D? A dimostrazione di quanto il Paese creda in questa tipologia di trasporto

In Giappone di recente è stata assemblata la struttura portante di una nuova stazione ferroviaria in poco meno di sei ore – un tempo incredibilmente breve in ambito edilizio. Secondo quanto dichiarato dalla compagnia ferroviaria West Japan Railway, si tratta della prima stazione ferroviaria al mondo realizzata con componenti stampati in 3D. Secondo la società costruire la stazione con metodi convenzionali avrebbe richiesto oltre due mesi di lavoro e costi sensibilmente superiori. L’intervento ha riguardato la stazione di Hatsushima, situata nella piccola città di Arida – nella parte centro-occidentale del Giappone. I componenti della struttura sono stati stampati in uno stabilimento a circa 800 chilometri di distanza. Il processo di stampa e di rinforzo dei moduli ha richiesto complessivamente sette giorni di lavoro. L'assemblaggio si è poi svolto nell'arco di una notte, nelle sei ore comprese tra la partenza dell'ultimo treno serale e l'arrivo del primo convoglio del mattino. E il traffico ferroviario relativamente ridotto in quest'area ha senza dubbio contribuito a rendere più efficienti i lavori. Ryo Kawamoto, che dirige la sezione dedicata all'innovazione della compagnia West Japan Railway, ha detto al New York Times che uno dei punti di forza del progetto è stata la possibilità di ridurre significativamente la forza-lavoro necessaria per questo tipo di interventi, sfruttando per l’appunto la stampa 3D.

@nytimes

Workers in a small rural town in Arida, Japan, built a new 3D-printed train station overnight, in what the railway’s operators say is a world first. Here's how they did it in six hours. #Japan # trains #3dprinting

original sound - The New York Times

Il progetto potrebbe diventare un punto di riferimento per altri contesti con esigenze simili. La stessa JR West non ha nascosto di stare valutando l’utilizzo della stampa 3D per altre iniziative del genere, in particolare in aree rurali dove la domanda di trasporto è modesta e le risorse operative sono limitate. La riduzione dei tempi e dei costi, unita alla possibilità di effettuare interventi senza compromettere l’operatività del servizio, costituisce infatti un  vantaggio non indifferente. L’iniziativa si inserisce inoltre in un più ampio contesto di sperimentazione tecnologica del settore ferroviario giapponese, che da tempo sta sperimentando soluzioni per conciliare sostenibilità economica e mantenimento del servizio nelle aree più periferiche.

Capire l’ossessione del Giappone per i treni

La rete ferroviaria giapponese è tra le più efficienti al mondo e ha avuto un ruolo significativo nel rilanciare l’immagine del Paese dopo la Seconda guerra mondiale e l’occupazione statunitense. Il simbolo di questa rinascita sono gli shinkansen, i treni ad alta velocità introdotti nel 1964, in occasione delle Olimpiadi di Tokyo. All’epoca rappresentavano il progetto ferroviario più ambizioso a livello globale. Mentre negli Stati Uniti – e in parte anche in Europa – si affermava la diffusione di massa dell’automobile e iniziavano a decollare i primi voli commerciali, il Giappone scelse di investire su un sistema ferroviario già ampiamente utilizzato, rendendolo però più efficiente e adatto a un territorio in larga parte montuoso.

Le nuove linee ad alta velocità vennero progettate con criteri innovativi per l’epoca: furono costruiti oltre 100 chilometri di gallerie per garantire un tracciato il più possibile rettilineo, e vennero introdotti binari di maggiore larghezza per aumentare la stabilità dei convogli. Il risultato fu che i treni ad alta velocità con queste condizioni riuscivano a superare i 200 chilometri orari – quasi il doppio rispetto alla velocità media degli altri servizi ferroviari allora in funzione nel Paese. La nuova rete ferroviaria contribuì a rafforzare la credibilità internazionale del Giappone, e a veicolare la sua identità fondata sull’innovazione tecnologica e sull’efficienza. Oggi le linee del Giappone dedicate all’alta velocità si estendono per circa 3mila chilometri, collegano tre delle quattro isole principali del Paese e sono note in tutto il mondo per una puntualità straordinaria: il ritardo medio annuo per ciascun treno non supera, in media, il minuto.