A Guide to All Creative Directors

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L’età media di chi può permettersi una casa in Italia è 38 anni

Ma le cose potrebbero migliorare presto

L’età media di chi può permettersi una casa in Italia è 38 anni Ma le cose potrebbero migliorare presto

Secondo un nuovo report di Tailor Made Real Estate, il 2025 si preannuncia come un anno di consolidamento per il mercato immobiliare italiano, grazie alla riduzione dei tassi d’interesse sui mutui e da nuove tendenze abitative. Gli esperti del settore e gli Osservatori Immobiliari italiani indicano una crescita costante, seppur con dinamiche differenti a seconda della localizzazione e della tipologia di immobile. Dopo anni difficili, già nel 2024 il mercato immobiliare aveva mostrato segnali di ripresa grazie al calo dell’inflazione e alla riduzione del costo del denaro, fattori che hanno incentivato sia gli acquirenti sia gli investitori. Secondo il Centro Studi di Euromq.it, il 58% delle transazioni immobiliari ha riguardato l’acquisto della prima casa, mentre il 42% ha interessato seconde case, dimostrando il settore immobiliare come un punto di riferimento per gli investimenti. Sul fronte delle vendite, il 17,3% ha riguardato la cessione della prima casa, mentre l’82,8% ha riguardato seconde abitazioni, un dato che riflette l’esigenza di razionalizzare il patrimonio immobiliare a causa della pressione fiscale e degli elevati costi di gestione. Gli acquirenti nel 2024 hanno avuto un’età media di 38 anni, con il 31% di loro tra i 18 e i 35 anni e il 24% tra i 36 e i 45 anni. Il profilo dei venditori, invece, si è attestato su una media di 55 anni, con la fascia più numerosa tra i 50 e i 60 anni. Il che conferma la tendenza per cui i giovani acquistano, mentre le generazioni più anziane vendono, spesso a causa di eredità immobiliari e della riduzione della popolazione giovanile.

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Impossibile discutere del mercato immobiliare italiano senza parlare di Milano, la prima città in Italia per il real estate di lusso, che ha portato con una crescita del mercato degli immobili di lusso del 3,5%. In Europa sarà Stoccolma a segnare il maggior incremento con il 6% e Dubai continuerà a essere il più importante mercato di real estate di lusso al mondo con una crescita del 5%. E sempre per quanto riguarda la Lombardia e Milano, la regione vedrà un incremento dei prezzi del 7,28% rispetto a gennaio 2024. Il valore medio al metro quadro in Lombardia dovrebbe salire nel 2025 a 2.519 euro contro i 2.348 euro del 2024, mentre a Milano il prezzo medio raggiungerà i 3.856 euro al metro quadro. Anche gli affitti aumenteranno, passando da 17,50 euro al metro quadro nel 2024 a 18,35 euro nel 2025. Anche se si trova in una specie di “bolla” rispetto al resto del paese, Milano continuerà a essere un punto di riferimento per il mercato immobiliare nazionale, con un incremento significativo dei prezzi nelle zone emergenti come Cimiano (+12,7%) e Bovisa (+11,2%). In futuro, dato che la città sta attraversando una fase di riqualificazione urbana in vista delle prossime Olimpiadi, pur tra ritardi nei lavori e cantieri bloccati, quartieri come Certosa e Loreto potrebbero diventare sempre più costosi grazie a nuovi progetti infrastrutturali e alla crescente richiesta di abitazioni moderne ed efficienti.

Il report indica anche un forte cambiamento nel tipo di case che si cercano: l’aumento dello smart working e una maggiore attenzione alla sostenibilità hanno infatti spinto la domanda verso immobili con spazi più flessibili ed efficienti dal punto di vista energetico. I trilocali sono stati i più richiesti nel 2024, coprendo il 28,2% delle transazioni, seguiti dai quadrilocali e dai bilocali, questi ultimi stabili al 19,7% del mercato. Nel 2025, secondo S&P, i prezzi delle case cresceranno in media del 3% annuo, con una previsione tra 710 e 720 mila transazioni, in linea con il 2024. Tecnocasa prevede una crescita dei prezzi tra lo 0% e il 2%, con una distinzione tra immobili di pregio, il cui valore aumenterà, e immobili da ristrutturare, il cui valore potrebbe restare stabile o subire leggere flessioni. Il mercato delle locazioni continuerà a registrare un incremento dei canoni tra il 4% e il 6%, soprattutto nei grandi centri urbani e nelle località turistiche. In generale, secondo lo studio, uno dei fattori chiave della ripresa immobiliare nel 2025 sarà il taglio dei tassi d’interesse da parte della BCE, che potrebbe ridurli di 50 punti base. Anche la Banca d’Inghilterra potrebbe ridurre i tassi di 100 punti base e la Riskbank svedese di 50 punti base. Questo scenario dovrebbe favorire l’aumento della domanda di mutui, rendendo più accessibile l’acquisto di immobili, sia per gli italiani sia per gli investitori stranieri.