
Il villaggio olimpico di Milano è davvero così brutto?
A molti è sembrato eccessivamente freddo e "sovietico"
05 Marzo 2025
È stata da poco annunciata la conclusione dei lavori principali delle sei palazzine che compongono il villaggio olimpico di Milano, dove mancano praticamente solo gli arredi, oltre alla aree verdi circostanti. L'opera non ha convinto molte persone. «Nel mondo esistono città che sfruttano le Olimpiadi per lasciare un’eredità architettonica di pregio, e poi c’è Milano, che per l’occasione ha deciso di costruire un villaggio olimpico che sembra uscito da un manuale di edilizia popolare sovietica», si legge in un post della pagina Instagram Rivolta Architettonica, che tra le altre cose si occupa di segnalare casi mal riusciti di ristrutturazioni o di nuove costruzioni. «Una collezione di parallelepipedi senz’anima, il cui unico merito è quello di ricordarci che il brutto è una scelta deliberata», si legge nel post, dove per descrivere il Villaggio Olimpico milanese si parla di «blocchi anonimi» e di «finestre posizionate con regolarità carceraria».
L’irresistibile fascino del villaggio olimpico per Milano-Cortina 2026
— Zerovirgola (@Zerovirgola2) September 17, 2024
#Milano pic.twitter.com/11rXgrZhyJ
«È veramente questo il meglio che la capitale italiana del design riesce ad offrire al mondo?» si chiede Rivolta Architettonica rispetto al villaggio olimpico di Milano. Lampoon Magazine ritiene che questi «palazzoni grigi», paragonabili a «degli alveari di cemento di una decina di piani e nessuna terrazza», non riusciranno a veicolare adeguatamente Milano «e la sua identità». Parte dei rappresentanti delle istituzioni hanno però accolto con favore la costruzione del villaggio olimpico: «Sarà un grande lascito, una grande legacy delle Olimpiadi e andrà a beneficio di tutta la comunità», ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Selvaggia Lucarelli, invece, in un post su Instagram molto ripreso ha scritto che il nuovo villaggio olimpico di Milano «pare Chernobyl riqualificata», e «si piazza a pieno titolo al primo posto tra le recenti ciofeche edilizie». Inoltre, precisa, l’opera «non è una bruttezza reversibile. [...] No, questa ciofeca che fa rivalutare le vele di Scampia resterà lì».
Cosa ne sarà del villaggio olimpico di Milano?
@ioamomilano EDILIZIA SOVIETICA POST GUERRA!? NO VILLAGGIO OLIMPICO MILANO-CORTINA 2026 DITEMI CHE NON SONO L'UNICO A CUI FA VERAMENTE CA..RE! COSA NE PENSATE???
suono originale - Io Amo Milano
I lavori di costruzione del villaggio olimpico di Milano sono partiti all’inizio del 2023 e nel loro complesso dovrebbero terminare durante l’estate del 2025. Il costo totale del progetto sarà più o meno di 330 milioni di euro, finanziati attraverso investimenti pubblici e privati, con un esubero di circa 40 milioni rispetto a quanto preventivato – principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali edilizi, registrato soprattutto negli ultimi anni. La struttura, che durante le Olimpiadi ospiterà fino a 1700 persone, diventerà poi lo studentato più grande d'Italia, con oltre 1500 posti letto a prezzi teoricamente calmierati. L’opera sorge di fronte a Fondazione Prada, nell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, un’area nella parte sud-est della città di almeno 190mila metri quadrati – pari a circa 27 campi da calcio. Il progetto rientra tra le iniziative di rigenerazione urbana più ambiziose di Milano, e coinvolge una zona che negli ultimi anni è già stata oggetto di progressivi interventi di riqualificazione.
Per questo, molti residenti temono che l’ulteriore trasformazione dell’area possa portare a «un aumento del costo della vita e a fenomeni di gentrificazione, escludendo le fasce più deboli della popolazione», scrive Lampoon Magazine. A tal proposito l’assessore all'urbanistica del Comune di Milano, Mattia Cugini, parlando con Fanpage, ha dichiarato che l’opera dopo le Olimpiadi non dovrà trasformarsi in «una cittadella fortificata, inaccessibile ai più», ma in «un progetto di rigenerazione urbana» e social housing volto a «restituire spazi alla città e a rispondere alla domanda di chi la abita», soprattutto in relazione alle «problematiche legate al costo delle case». Quello di Milano è solo uno dei tre villaggi olimpici che verranno realizzati in occasione dei Giochi Invernali del 2026, ma è l’unico che a conclusione degli eventi sportivi diventerà una struttura residenziale. Il secondo villaggio olimpico sorgerà a Cortina d’Ampezzo, mentre il terzo è previsto a Livigno (comune lombardo al confine con la Svizzera), e al termine delle Olimpiadi verrà riconvertito in un centro di allenamento per gli atleti italiani.