Vedi tutti

Il cellulare minimal di Kendrick Lamar è già sold out

L'anti-smartphone senza app per non distrarsi

Il cellulare minimal di Kendrick Lamar è già sold out L'anti-smartphone senza app per non distrarsi

Oggigiorno sembrerebbe impossibile rinunciare al proprio smartphone: che lo si usi semplicemente per diletto o che si sfruttino particolari tool per lavoro è difficilissimo farne a meno. Eppure, pgLang, agenzia fondata da Kendrick Lamar e dal suo amico di vecchia data Dave Free, ha voluto nuotare controcorrente lanciando sul mercato un cellulare che, stranamente, è soltanto un cellulare. Nessuna app, nessuna distrazione. Prende il nome di Light Phone II, esteticamente assomiglia a un iPod classic con il display di un Kindle, supporta messaggi e chiamate, è possibile impostare la sveglia, si può utilizzare come hotspot ed è dotato di un tool tanto fine a sé stesso quanto distintivo: una 8 ball come screensaver a cui poter rivolgere delle domande - insomma, una versione rivisitata del Siri di Apple. È impossibile installare browser e ricevere messaggi di posta elettronica, ma è possibile scaricare, ampliando la versione base, alcune app: lettore musicale e calcolatrice - niente che si serva di connessione internet per funzionare.

Il "cellulare ascetico" di pgLang, uscito sul mercato con un prezzo di retail pari a $299, non vuole far distrarre l'utente: le sue caratteristiche invogliano a sbloccarlo solamente per motivi di forte necessità, come ricordarti di svegliarti la mattina, fare calcoli e ricevere SMS e chiamate. In più però, permette di ascoltare la musica, una dimostrazione di come anche pgLang abbia pensato, seppur in minima parte, allo svago. D'altronde, l'agenzia nasce con l'industria musicale come core business di riferimento, nonostante stia puntando a espandersi in più ambiti (non a caso qualche giorno fa ha collaborato con Converse). Il cellulare firmato pgLang è già sold out, e anche se era disponibile in soli 250 esemplari può essere un prodotto dirompente per il mercato della telefonia in un'epoca in cui la salute mentale di molti accusa il colpo delle troppe ore passate davanti allo schermo.