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Dal Giappone a Milano, come nasce il Ronin

L'abbiamo chiesto ai founder del progetto protagonista della nuova scena milanese

Dal Giappone a Milano, come nasce il Ronin L'abbiamo chiesto ai founder del progetto protagonista della nuova scena milanese
In una Milano ormai proiettata in tutto e per tutto nel mondo post-pandemico, la voglia di uscire e vedersi con gli amici ha finalmente ritrovato il ruolo centrale che aveva un tempo. Sarà anche per questo che negli ultimi mesi il Ronin è diventato un dei nomi più gettonati dai milanesi, una location capace di riunione sotto un unico tetto tutte le sfaccettature della cultura nipponica offrendo un karaoke, un ristorante  e un'osteria izakaya, realtà a cui presto si aggiungeranno un nuovo ristorante e una sala arcade.
 
«È come Disneyland» ci hanno raccontato i founder quando gli abbiamo chiesto da dove fosse nata l'idea di creare un angolo di Giappone a Milano. Una chiacchierata che, inevitabilmente, ci ha portato a toccare una lunga serie di temi, dal significato di aprire un locale così ambizioso dopo una pandemia ai prossimi piani che, piccolo spoiler, potrebbero vedere anche aperture fuori dalla città meneghina.
 
Come nasce Ronin e da dove arriva l'ispirazione nipponica?
Ronin è un progetto che parte da molto lontano ed è maturato nel tempo, mentre lo stavamo sviluppando e via via mettendo a fuoco. La scintilla è certamente la nostra comune passione per Giappone, che volevamo raccontare per come lo percepivamo noi, da occidentali, in tutto il suo affascinante caos eterogeneo. Abbiamo provato ad affrontare alcuni dei suoi aspetti culturali, architettonici e gastronomici meno noti, meno ovvi, ma soprattutto abbiamo preso le distanze dagli stereotipi narrativi con cui l’occidente ha sempre rappresentato l’Asia. Il Giappone per Ronin è più un metodo, un approccio, un modo di raccontare. Non escludiamo che in futuro Ronin possa prendere strade diverse, non si preclude nulla.
 
In poco tempo Ronin è diventato uno dei posti più importanti di Milano, vi aspettavate un successo del genere?
Sì, ci aspettavamo che Ronin avrebbe avuto un impatto fortissimo sulla scena italiana, proprio perché - sia che piaccia sia che non piaccia - è unico e innovativo per molte ragioni: dimensione, varietà, offerta.  Anche se meno “chiacchierato”, uno degli aspetti su cui abbiamo lavorato di più e di cui andiamo più orgogliosi è la tipologia di servizio, per cui abbiamo applicato dinamiche e standard di vocazione spiccatamente internazionale, a nostro avviso oggi difficilmente reperibili in Italia nel nostro settore. Quello che invece ci ha stupito è stata la velocità con cui Ronin è diventato centrale nella scena, con cui ha fatto parlare di se, specialmente se rapportata alle scelte in fatto di comunicazione, che sono state strategicamente orientate verso l’editorialità e la “sottrazione di informazioni” piuttosto che verso l’onnipresenza. Adesso la sfida è mantenere Ronin rilevante nel tempo, tenerlo sempre aggiornato e denso di significati. Ronin è un progetto di lungo periodo.
 
Cosa significa un progetto del genere in un momento post-pandemico come questo?
Tagliare il nastro subito dopo la pandemia è stato certamente un vantaggio. Le persone hanno più voglia che mai di uscire, divertirsi ed essere coccolati. Inoltre, Ronin è stata la prima grande novità di Milano post- pandemia e questo ha contribuito a renderlo ancora più evidente.
 
Il Ronin ha al suo interno tante realtà diverse, dal karaoke al prossimo arcade, fino ai diversi ristoranti presenti su piani diversi. Cosa significa farle convivere insieme sotto un'unica insegna?
Ronin è come Disneyland, dove nello stesso posto puoi sognare viaggiando da Fantasyland a Tomorrowland. C’è un cuore, un’identità di brand ben definita all’interno della quale coesistono diverse anime, che difficilmente si possono esplorare in una sola visita, e questo lascia ai visitatori la sensazione di non avere scoperto tutto, di volere tornare. Questa profondità di experience è una delle grandi innovazioni di Ronin.

Magari è ancora presto per chiederlo, ma quali sono i piani per il futuro?
Ronin è parte del gruppo Salva Tu Alma, che comprende altri brand , come Pacifico. Il nostro obiettivo è  continuare a sviluppare il portafoglio di brand, creando nuove esperienze, che proviamo a rendere sempre eccitanti e memorabili, e al tempo stesso proseguire con l’espansione dei brand esistenti. Ronin, in particolare si presta molto allo spin-off dei singoli sotto brand per i quali stiamo già programmando aperture durante il 2023, a Milano e altrove. Qualche novità potrebbe poi essere presto svelata in Piazza Morselli, parte del nostro progetto di riqualificazione urbana, proprio davanti al palazzetto di Ronin.