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Il Revolve Festival è stato un disastro

"Sembrava Black Mirror nella vita reale"

Il Revolve Festival è stato un disastro Sembrava Black Mirror nella vita reale

Quello che si è appena concluso è stato il primo dei due weekend del Coachella, il festival musicale in California tornato quest’anno dopo una lunga pausa dettata dalla pandemia. Ma nonostante i video trionfali delle performance live degli artisti in line-up, qualcuno non ha vissuto esattamente il weekend da sogno che aveva programmato: i partecipanti al Revolve Festival. Organizzato dall’omonimo e-commerce, l’evento doveva rappresentare un paradiso per chi, dopo aver pagato 2000$ di biglietto, si aspettava di poter vivere un’esperienza totalmente “Instagram friendly”, fatta di concerti live, ospiti del calibro di Kim Kardashian e Kendall Jenner e, ovviamente, una gita al Coachella tramite una serie di navette che avrebbero dovuto trasportare gli ospiti da una location all’altra. Qualcosa però è andato storto visto che tra sabato e domenica TikTok si è lentamente riempito di video e testimonianze di quello che qualcuno ha paragonato al Fyre Festival, il festival musicale diventato famoso nel 2017 per l’enorme flop causato dalla pessima organizzazione e che, per molti versi, ha visto nel Revolve un degno avversario.

@madisoncrowleyphoto @Revolve x FYRE Fest #horrible #revolve #coachella #revolvefest #fyrefest #sos original sound - Madison Crowley

La tiktoker Averie Bishop, ad esempio, ha raccontato di non essere nemmeno riuscita a raggiungere il festival a causa della mancanza di spazio sui bus che l’avrebbero dovuta portare al Revolve raccontando di condizioni pericolose per le molte persone lasciate sotto il sole della California in una totale mancanza di organizzazione. Dopo aver aspettato alcune ore, ha raccontato su TikTok, ha poi deciso di tornare indietro. Anche Hannah Kosh, un’altra tiktoker presente all’evento, ha parlato di lunghissime attese sotto il sole, raccontando di aver visto più di una persona perdere i sensi a causa del caldo in quello che un’altra partecipante presente all’evento ha definito “Black Mirror nella vita reale”. «Il Revolve è stato l'evento più disorganizzato che abbia mai visto» ha scritto Chris Mangos su Twitter. «C'erano persone in fila sotto il sole senza acqua, non c'era nemmeno campo ed era impossibile chiamate un Uber per andarsene. Sono stato seduto in fila per tre ore.» La storia è stata poi confermata da Joseph Kapsch, giornalista del Los Angeles Magazine, che in una serie di tweet ha riportato alcune informazioni su quanto andato in scena a La Quinta, location dell’evento in California.

@averiebishop I hope you made it to the festival @kate bartlett !! #revolvefestival @revolve original sound - Aves

Nato con l’intento di «celebrare la vita», il Revolve Festival si è trasformato in un piccolo incubo il cui racconto è stato amplificato soprattutto grazie all’efficienza di un social come TikTok. Se nel 2017 il disastro del Fyre Festival era stato raccontato con qualche settimana di ritardo rispetto allo svolgersi dei fatti, in questo caso le testimonianza sono arrivate in tempo reale contribuendo ad alimentare la narrazione intorno a quello che, con molte probabilità, sarà l’ultima edizione dell’evento organizzato dall’e-commerce fondato da Michael Mente e Mike Karanikolas.