
5 cose da aspettarsi dalla New York Fashion Week SS26 Una stagione che promette bene
Dopo diverse edizioni che ci hanno spesso fatto domandare dove si situasse New York nella dinamica sempre più mutevole delle capitali della moda mondiali, la New York Fashion Week che si avvierà oggi ha un sapore finalmente diverso. Non tanto perché ci siano ospiti mai visti prima, ma in quanto gran parte dei nomi che figurano in calendario hanno ormai consolidato la propria presenza stagione dopo stagione e sono oggi diventati dei brand più solidi e riconosciuti. Sicuramente tutti gli occhi saranno puntati su classici come Off-White e Anna Sui, sulla sartoria di Todd Snyder, oltre che sulle collezioni di Sergio Hudson, Wiederhofeft e Fforme. Ma ci sono cinque show che avranno il potenziale di dirci con anticipo dove si dirigerà il vento delle tendenze nella stagione entrante.
Ecco dunque 5 cose da aspettarsi dalla New York Fashion Week Women’s SS26
1. Il nuovo show di Veronica Leoni per Calvin Klein Collection
Dopo uno show di debutto che aveva coperto i fondamentali, risultando valido senza però travolgerci, il nuovo show di Veronica Leoni per Calvin Klein Collection è sicuramente il più atteso della stagione entrante. Non solo perché metterà in chiaro e più a fuoco la personalità della nuova linea del brand, ma anche perché il Calvin Klein Collection di Leoni ha davvero la possibilità di essere uno dei nuovi pilastri istituzionali di una fashion week che, con le trasferte parigine di Tom Ford e Willy Chavarria, ha un forte bisogno di quel mix di prestigio, tradizione e un senso di autenticità che potremmo definire “pedigree”. E poi, da bravi italiani, che figura faremmo a non fare il tifo per una nostra connazionale? Uno show che osserveremo certamente da vicino.
2. Ovviamente, Sandy Liang
behind the scenes at sandy liang s ‘25 show pic.twitter.com/SlBkB9hR4Q
— maria (@miuwillow) September 9, 2024
Come non si fa ad amare Sandy Liang? Dal suo primo show dal vivo, nel febbraio del 2019, Liang è andata affinando sempre meglio uno stile facilmente riconoscibile e soprattutto affascinante, dimostrando di potersi tuffare a capofitto in una femminilità fatta di cuori e nastri senza però cadere mai nel lezioso. Anzi: Liang è davvero magistrale nella padronanza che ha del proprio linguaggio, oltre che nell’esecuzione senza mai una singola sbavatura. Le sue vezzosità piacevolmente camp, la coerenza di un’estetica che, pur nella sua eccentricità ed eclettismo, non si infrange mai hanno fatto del suo show uno dei più attesi della settimana entrante.
3. KidSuper ritorna in America
Negli anni KidSuper ovvero Colm Dillane ha avuto la non comune capacità di alzare di molto il tiro delle proprie collezioni. Il suo brand è molto colorato, molto pop – eppure è riuscito a non cadere nella trappola della superficialità ed è riuscito a creare un mondo suo, colorato ed esuberante ma mai sciocco o fine a se stesso. Dopo essere stato guest designer di Louis Vuitton prima dell’arrivo di Pharrell, poi, Dillane era diventato una presenza fissa sul calendario di Parigi. Questo show a New York rappresenta dunque un ritorno a casa, e la sua partnership con Brooklyn Borough Hall, che dovrebbe portarlo a collaborare con cinque creativi indipendenti di Brooklyn, promette di essere particolarmente interessante.
4. Il quiet-luxury di Toteme
Da diverso tempo, Toteme è diventato uno dei brand di riferimento per il lusso accessibile da questo lato del mondo. L’estetica del brand è rigorosa, la sua crescita organica, le sue borse amatissime, la sua reputazione integerrima. Il brand ha una sua versione del quiet luxury, mediata da tocchi di design astuti e sottili. Ed è per questo che ha funzionato e funziona così bene, ma anche perché seguiremo questo show da vicino.
5. Il nuovo fascino di Coach
These Coach FW25 jackets? Idk maybe money can buy happiness… pic.twitter.com/oIeI2Q8hLf
— Nae (@NaesCloset) August 15, 2025
In un momento in cui gli alti vertici della moda europea non sembrano vicini a trovare il bandolo della matassa, Coach sta migliorando il suo gioco sempre di più. Le sue collezioni sono molto orientate verso il gusto della Gen Z e, nell’ultimo show FW25, abbiamo visto una giacchetta corta e stretta di suede a cui pensiamo ancora la notte. Ovviamente, però, il vero cavallo di battaglia sono le borse grazie alle quali il brand americano macina milioni. Lo scorso show è stato parecchio cool, anche se con margini di miglioramento, adesso siamo curiosi di scoprire cos’ha in serbo per noi il direttore creativo Stuart Vevers.













































