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5 errori da non fare quando vi travestite per Halloween

Piuttosto dite che non vi andava

5 errori da non fare quando vi travestite per Halloween Piuttosto dite che non vi andava

Gli uomini hanno difficoltà con le feste in maschera. Più che uno spreco di soldi, per loro è uno spreco di tempo. «Ma io voglio bere non travestirmi», è la dichiarazione più frequente che si fa a queste feste. Peccato che nella vita il più grande peccato che si possa commettere contro se stessi è la mancanza di autoironia. Perché perpetuare lo stereotipo dell’uomo rigido, serio, tutto ad un pezzo che non può abbassarsi a certe frivolezze? Queste persone sono veri vibe-killer. Alla fine dei conti è Halloween no? L’unica cosa che lo differenzia dal resto delle feste sono i travestimenti – per partecipare a una festa bisogna entrare nel suo spirito. Ancora peggio: gli uomini che insistono nel non travestirsi riducono la vita a elementi così fondamentali da tradire l’aridità totale del proprio carattere. Avere immaginazione, oggigiorno, non è un optional. E un buon travestimento non solo fa iniziare molte conversazioni ma viene ricordato per anni a venire. Non di meno, c’è della nobiltà nel non travestirsi per principio dichiarandolo: questo è un atteggiamento onorevole e consapevole. Ma non fate gli gnorri.

Ecco dunque i 5 errori da non fare quando vi travestite per Halloween.

1.Il Joker senza sforzo (e ogni altro costume generico)

@primevideouk Remember when The Dark Knight launched and everyone went mad for The Joker

Iniziamo dal Joker. Se il travestimento include capelli verdi e un completo viola avete tutto il nostro rispetto: avete fatto lo sforzo, vi siete impegnati. Se invece avete deciso di essere il Joker salvo poi dipingervi un po’ il viso con un sorriso vestendovi come ogni giorno denunciate un’assenza di fantasia di tale da spingere all’esasperazione. Ricordate quella puntata di The Office in cui tre diversi personaggi si presentano vestiti da Joker? L'assenza di fantasia del costume era una gag già nel 2008. La stessa cosa vale per gli altri costumi generici che includono sbiancarsi il viso o decorarsi di rossetto gli angoli della bocca a simulare sangue ma insieme al vostro outfit quotidiano. La cosa bella di Halloween è poter dare fondo ai vostri interessi pop. Vestitevi da calciatore, vestitevi da Donald Trump, vestitevi come volete ma strappatemi una risata o un briciolo di curiosità. Vestitevi da qualunque personaggio catturi il vostro interesse – specialmente con costumi cheap che testimoniano inventiva e arguzia. Ricordatevi, è un costume di Halloween se potete rispondere in maniera compiuta alla domanda: «Da cosa ti sei travestito?» Punti di demerito se vi truccate solo un occhio in stile Arancia Meccanica senza vestirvi come in Arancia Meccanica. Non c’è nulla di peggio di un provocatore a metà.

2. I costumi irragionevoli

Ci sono tante maniere di festeggiare Halloween: c’è chi beve una cosa all’aperto, chi va a ballare, chi fa una festa in casa. Nel comporre il vostro costume dovreste riflettere sul contesto ambientale che affronterete nella vostra serata. Se vi ricoprite di un costume di pelliccia sintetica, ad esempio, aspettatevi di doverlo rimuovere se andrete in discoteca. Se vi vestite da bagnino di Baywatch o ballerina classica per entrare e uscire da locali, aspettatevi una polmonite. Sarete in uno spazio pieno di gente e il vostro costume è ingombrante come quelli dei figuranti di Disneyland, aspettatevi di rovesciare numerosi drink. Se indossate una maschera che vi copre tutto il volto, aspettatevi di doverla rimuovere ogni trenta secondi per bere o fumare una sigaretta. Insomma, potete divertirvi in prima persona o far divertire gli altri vedendo quanto vi sforzate a sopravvivere al vostro costume - non tutti sono Heidi Klum.

3. La thirst trap

@marlon.noah Reply to @_charlotteknnedy slaughter house phonkha x zecki - jenny

Ci sono due tipologie di thirst trap ad Halloween. La prima è il fuckboy tossico che è bello come il peccato, sa di esserlo, e vi sbatte in faccia il suo fisico scolpito magari combinandolo con make-up random (vedi punto 1). Questa categoria si traveste senza travestirsi: lo scopo del costume è celebrare il suo narcisismo. Quest’anno sarà sicuramente Ken di Barbie, oppure un qualche eroe d’azione, oppure semplicemente un mostro qualunque ma a petto quasi nudo. Ovviamente, più è tossico più è nudo: se gli potete vedere i capezzoli, vi spezzerà il cuore senza nemmeno accorgersene. La seconda categoria è quella dei “riformati”. Avete presente quell’amico che ha il fisico e la stazza di un lottatore di MMA ma è così un bravo ragazzo e cocco di mamma che assomiglia a Silvano Rogi di Camera Cafè? Per trasgredire ad Halloween vi mostrerà addirittura le sue braccia - magari indosserà anche una canottiera. Livin’ la vida loca? Non proprio.

4. L’esagerato

Questa persona sta preparando da mesi un travestimento assurdamente elaborato: l’intera armatura di uno Stormtrooper o di Master Chief di Halo, la replica perfetta dell’uniforme dei Grifondoro, qualunque personaggio di Johnny Depp riprodotto con la stessa meticolosa cura che si usa negli atelier di couture, magari anche la replica 1:1 di uno dei personaggi dei Cavalieri dello Zodiaco o del costume di Iron Man con veri LED funzionanti che costa svariate migliaia di euro. Se i basic ricadono in un eccesso di fantasia, questa categoria cade in quello opposto, nell’overdressing, nel non saper leggere il contesto. I primi si prendono troppo sul serio per essere sciocchi, i secondi prendono una cosa sciocca troppo sul serio. Ci sono maniere più economiche per dire al mondo che non sapete leggere la stanza.

5. La reference impossibile

Ah, vi siete vestiti come Khan del film Star Trek II: The Wrath of Khan del 1982. Benissimo, ora dovrete spiegare a tutti gli altri l’intera mitologia di Star Trek. Siete Hester Prynne de La Lettera Scarlatta? Buona fortuna a trovare qualcuno che abbia una conoscenza anche superficiale dei romanzi di Nathaniel Hawthorne. Oppure siete vestiti da Bobba Fett, così da passare l’intera sera a raccontare a qualcuno la storia della trilogia originale di Star Wars. Valga lo stesso per personaggi pescati da qualunque altra famosa saga cinematografica o letteraria. Ed è più facile dire che vi siete travestiti da cacciatore in un safari che Ernest Hemingway, così come è molto meglio dire che vi siete vestiti da generico “uomo in frac” che da Pinguino di Batman. Come una buona barzelletta, un costume non è divertente se necessita di spiegazioni e disclaimer.