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PETA chiede a Hermès di ritirare le borse in coccodrillo in onore di Jane Birkin

Ritorna ancora una volta il dilemma delle pelli esotiche nella moda

PETA chiede a Hermès di ritirare le borse in coccodrillo in onore di Jane Birkin Ritorna ancora una volta il dilemma delle pelli esotiche nella moda

Nel mondo della moda, l’iconica Birkin di Hermès è da sempre un simbolo di opulenza e prestigio. Tuttavia, dietro il suo mito trans-generazionale si cela una questione controversa che da anni attira l'attenzione degli attivisti per i diritti degli animali: l'uso delle pelli di coccodrillo. Alla luce della scomparsa dell'attrice e cantante Jane Birkin, PETA ha colto l'occasione per rinnovare il suo appello ad Hermès affinché ritiri le versioni delle borse a lei intitolate realizzate in pelle di coccodrillo. Il gruppo per i diritti degli animali implora la casa di lusso francese di prendere posizione contro l'uccisione della fauna selvatica per la moda, esortandoli a optare invece per materiali più sostenibili e soprattutto cruelty-free.

Jane Birkin era un’attivista ambientale?

La stessa Jane Birkin, nel luglio 2015, aveva espresso le sue preoccupazioni sull'uso delle pelli di coccodrillo nella produzione delle borse a lei dedicate. In risposta a un angosciante documentario che mostrava il maltrattamento inumano dei coccodrilli in un allevamento, aveva richiesto che il suo nome fosse rimosso dalle borse Birkin in pelle di coccodrillo fino a quando non si sarebbero potute implementare pratiche più umane. Ecco la sua dichiarazione:

«Dopo essere venuta a conoscenza delle pratiche crudeli riservate ai coccodrilli durante la loro uccisione per la produzione delle borse Hermès che portano il mio nome, come firmataria delle petizioni di Joaquin Phoenix "Mercy for Animals" che protestano contro tutti i cattivi trattamenti degli animali, ho chiesto alla Maison Hermès di cambiare il nome della Birkin Croco fino a quando non saranno messe in atto le migliori pratiche rispondenti alle norme internazionali per la fabbricazione della borsa».  

Nonostante le sue preoccupazioni, però, Hermès dichiarò il settembre successivo di aver raggiunto un accordo con Birkin, dichiarando che quanto mostrato nel documentario fosse un incidente isolato e promettendo di indagare sulla questione e continuare a utilizzare il suo nome su tutte le versioni della borsa, compresa quella in pelle di coccodrillo. Questo comunque non aveva bloccato l’attivismo della grande attrice anglo-francese che, durante la sua vita, ha costantemente devoluto i diritti d'autore ricevuti da Hermès (circa 40.000 dollari all'anno) a varie cause di beneficenza. 

La moda sta abbandonando le pelli esotiche?

Mentre alcuni marchi di lusso hanno fatto progressi nel vietare le pelli esotiche nelle loro collezioni, PETA ha esorta Hermès a prendere una ferma posizione aziendale contro l'uso delle pelli di coccodrillo su tutta la propria linea di produzione. Brand come Burberry, Chanel, Mulberry, Karl Lagerfeld, Paul Smith e Stella McCartney hanno già intrapreso passi per eliminare le pelli esotiche dai loro design. Nelle sue dichiarazioni, PETA ha riconosciuto che alcuni di questi brand potrebbero non aver fatto un uso significativo delle pelli esotiche, ma il loro impegno verso pratiche prive di crudeltà rappresenta un esempio per l'intera industria.

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Ma quella di Hermès potrebbe essere una decisione cruciale dato che, ritirando la borsa Birkin in coccodrillo e abbracciando alternative cruelty-free, il brand ha l'opportunità di allinearsi alla crescente domanda di moda etica e sostenibile e dare un esempio al resto dell'industria. Una tale mossa non solo rispetterebbe la memoria di Jane Birkin, una fervente sostenitrice dei diritti degli animali, ma posizionerebbe Hermès come un leader responsabile nel settore agli occhi dei consumatori. Non è detto, comunque, che gli strati più alti dell’industria del lusso siano pronti ad abbandonare le lussuosissime pelli esotiche che, in tempi di prezzi in rialzo, rappresentano una categoria di ultra-lusso che può essere venduta a prezzi ancora più astronomici e, come nel caso delle borse custom-made di Celine, arriva con una serie di certificati sull’allevamento etico degli animali. Ma la pelle di coccodrillo e di altri animali esotici è ancora abbastanza in voga attraverso i brand più celebri, da Gucci a Louis Vuitton passando per Fendi e Loewe.