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I prodotti preferiti degli acquirenti sono sempre più basic

Cosa ci insegna l'elenco dei prodotti più hot del Lyst Index

I prodotti preferiti degli acquirenti sono sempre più basic Cosa ci insegna l'elenco dei prodotti più hot del Lyst Index

Basta dare un'occhiata all'elenco dei prodotti più hot del Lyst Index per avere un'istantanea del periodo di complessità che la moda sta vivendo. In un trimestre in cui i marchi più in voga hanno regalato gimmick, tra spettacoli fantasmagorici e apparizioni virali sui red carpet, entusiasmando i frequentatori delle sfilate e milioni di voyeur digitali, la semplicità e l’accessibilità dei prodotti in top ten sorprende più che mai. La linea di collegamento tra queste collezioni e i dati di acquisto reali di ciò che i fan della moda vogliono indossare in questo momento è una rete sempre più intricata e il compratore oscilla selvaggiamente tra lusso silenzioso e trend, tra grandi marchi e marchi più piccoli. Il fil rouge? L’assenza di loghi e una marcata preferenza per i capi basici e duraturi.

Non a caso la borsa a tracolla di Uniqlo è il prodotto più in voga del trimestre e, con un costo al dettaglio inferiore a 20 dollari, è anche l’item più economico mai inserito nell'indice di Lyst. Un primo posto che si deve a TikTok, dove ha generato oltre 59 milioni di visualizzazioni. All'estremità opposta dello spettro di prezzo, gli occhiali da sole Kriester di Rick Owens, del valore di 625 dollari, sono diventati i preferiti dagli acquirenti di moda, indossati da personaggi come le gemelle Clermont, Lotta Volkova e più recentemente da Rosalia nella sua apparizione al Coachella, rivelando una tendenza di mercato più ampia. L’eyewear griffato si sta difatti rapidamente trasformando in una nuova potente categoria per gli stilisti, con una domanda in aumento del 57% solo negli ultimi tre mesi. I pezzi trend di certo non mancano, dalle adidas Gazelle, che riconfermano la loro presenza per il secondo anno consecutivo, ai Bottega Veneta Drop Earrings, sino all’apoteosi della viralità con i MSCHF Big Red Astro Boots, gli stivali di gomma rossi ispirati ad Akira che hanno invaso per mesi i feed. Ma in generale emerge una passione sempre più diffusa per i capi basici ma di qualità, ancor meglio se di una fascia economica accessibile: dal Skims Sculpt Bodysuit alla Diesel Denim Maxi Skirt, passando per i Weekday Loose Baggy Jeans e Le Coeur Bag di Alaia, in controtendenza rispetto all’indice dello scorso anno, che con il Fendace one-piece swimsuit e le Gucci Original GG slide sandal, propendeva ancora per la logomania.

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Era probabilmente inevitabile che la moda tornasse a uno stile tranquillo dopo anni di loghi, ma il fattore chiave è l'ansia economica. Sebbene sia forse meno evidente ai consumatori, in quanto gli acquisti sono tendenzialmente più rarefatti, il rialzo dei prezzi su abiti e affini è marcato. In base a quanto rilevato da uno studio condotto da Retviews, nel 2022 si è registrato, nel confronto con l’anno precedente, un incremento medio pari al 20%. È naturale che i ricchi riducano l'opulenza quando i tempi sono difficili e che i marchi raddoppino l'attenzione sulla fascia alta del mercato, dove i consumatori continuano a spendere, mentre gli acquirenti più aspirazionali si ritirano. È ciò che sta avvenendo con il trend del Quiet Luxury, incarnato da brand storici del panorama Made in Italy come Ermenegildo Zegna, Brunello Cucinelli, Loro Piana, sinonimo di un emblema che non ha bisogno di ostentazione, simbolo di raffinatezza ma ancor prima di qualità. Il consumatore medio segue la tendenza di mercato, anche se con mezzi più umili.