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Comprereste mai un abito senza conoscerne il brand?

Per un nuovo negozio a Milano, questo è il nuovo antidoto all’hype

Comprereste mai un abito senza conoscerne il brand? Per un nuovo negozio a Milano, questo è il nuovo antidoto all’hype

Ha aperto in Via Torino, a Milano, Yolo Store, il primo negozio unbranded d’Italia. Come è letteralmente scritto sulla parete dello store: «Vendiamo i capi senza etichette di oltre 100 brand italiani e internazionali per lasciarti liber* di scegliere. Non paghi la notorietà del brand ma solo il valore del capo, acquistandolo così a un prezzo più basso». Il concept sembra interessante, dato che anche vendere i capi privi di etichetta è una maniera che numerosi brand impiegano per svuotare inventari e anche archivi – in questa maniera i brand importanti non perdono in esclusività ma i singoli pezzi possono essere rivenduti a prezzi concorrenziali.

@fedegua_ Anche oggi risparmio domani #fyp #perte #milano If We Ever Broke Up - Mae Stephens

Il target del negozio, dati i colori pop, le scritte che tappezzano le pareti e la generale instagrammabilità degli spazi è la Gen Z, una fascia di consumatori a cui pochissimo importa di comprare un capo in store o addirittura un capo originale e preferisce (almeno tendenzialmente) acquistare abiti originali e accessibili meglio ancora se con modalità green. È chiaro che la natura del negozio, che vende abiti pre-esistenti e dunque non prodotti ad hoc, svuotando magazzini e inventari dei brand, rappresenta anche una forma di consumo green che potrebbe significare, per Milano, un’evoluzione del format già di successo di Bivio, catena di negozi che comprano e rivendono i capi d’archivio dei clienti stessi.