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Prada si prepara alla successione

Siete pronti all’era post-Miuccia?

Prada si prepara alla successione Siete pronti all’era post-Miuccia?

Miuccia Prada, denominata nell’ambiente della moda come La Signora, è una presenza fissa nel mondo della moda da decenni. Insieme al marito, Patrizio Bertelli, Miuccia Prada ha preso uno storico ma relativamente anonimo brand di valigeria e accessori di lusso e l’ha trasformato in uno dei più grandi imperi della moda contemporanea. Ora, a 75 anni, la coppia si prepara al passaggio di consegne definitivo primo del ritiro dalle scene: il prossimo 26 gennaio, durante la riunione del consiglio di amministrazione, Andrea Guerra sarà proposto come nuovo CEO, mentre Bertelli diventerà presidente e Paolo Zannoni, attuale presidente, sarà vice-presidente esecutivo del CDA di Prada Spa e presidente di Prada Holding Spa. Miuccia Prada rimarrà per il momento direttrice creativa insieme a Raf Simons oltre che membro del consiglio. Guerra dovrebbe rimanere CEO del gruppo finché Lorenzo Bertelli, nel giro di tre anni circa, potrà assumere il ruolo di futuro leader. Nel frattempo bisognerà arruolare nuovi top manager, firmare l’accordo con L’Oreal Beauty ed esplorare la seconda quotazione a Milano. La famiglia Prada possiede ancora l’81% delle azioni del gruppo e non pare interessata a cederle.

Gli analisti e i mercati hanno reagito positivamente alla futura nomina a CEO di Guerra, un veterano di Indesit, Luxottica, Eataly e anche da LVMH. Proprio durante il suo periodo in Luxottica, che gestisce dal 2003 le licenze per la produzione degli occhiali di Prada, Guerra e Bertelli si erano conosciuti stabilendo un rapporto lavorativo che è culminato solo quest’anno. La scelta di Guerra è servita anche per rendere meno rischioso il processo di successione, rassicurando i mercati con il suo passato fatto di solide vendite e performance ma anche con la sua capacità di lavorare all’interno di aziende molto legate alla personalità dei propri fondatori o proprietari storici come appunto Leonardo Del Vecchio di Luxottica e Oscar Farinetti di Eataly. Il suo ingresso in Prada arriva in un momento di forza per il brand che, dopo l’inizio della doppia tenure di Miuccia e Raf Simons, è tornato alla redditività nel 2021 dopo un forte secondo semestre, grazie all'aumento delle vendite di borse, calzature e prêt-à-porter, che hanno registrato un aumento del 53% dei ricavi rispetto al 2020 e del 16% rispetto al 2019.