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Come la moda si sta sbarazzando dei pregiudizi sull’underwear maschile

Slip, boxer classico o boxer aderente?

Come la moda si sta sbarazzando dei pregiudizi sull’underwear maschile Slip, boxer classico o boxer aderente?
Burberry SS22
Donald Glover for Interview Magazine
Blanco
Fernando Lindez for Numero Magazine
Frank Ocean
Harry Styles for Beauty Papers Magazine
Balenciaga FW22
Balenciaga Pre-Fall 2022
Y/Project FW22
Dior Homme FW22
Dolce & Gabbana SS22
ERL SS22
Loewe FW22
Ludovic de Saint Sernin SS22
Miu Miu FW22
Prada SS22
Rick Owens FW21

La moda, più che vestirci, sa dire qualcosa di noi. Specialmente nel caso del menswear, l’abbigliamento possiede molteplici significati che possono riferirsi a età, status sociale, appartenenza a una certa cultura, ambito professionale, orientamento e identità sessuali. Nella semantica dell’abbigliamento, una categoria per lo più invisibile ha assunto negli anni una grande importanza: l’underwear. Tutto ciò che la biancheria intima di un uomo può dire potrebbe essere riassunto nella divisiva domanda: «Boxer normali, boxer aderenti o slip?» Di solito, gli slip sono la categoria più odiata, i classici boxer americani i più apprezzati mentre i boxer aderenti il modello di maggior diffusione. Su ognuna delle tre varianti si accumulano diversi significati, percezioni e pregiudizi – tutte cose che, durante le scorse fashion week, i brand di moda hanno provato a spazzare via: nella sua svolta genderless, Miu Miu ha fatto indossare agli uomini delle mutandine di satin dall’orlo ricamato; Dior e Prada hanno optato per i boxer classici a righe; Jonathan Anderson si è espresso a favore dei boxer aderenti bianchi con Loewe e stessa opinione hanno espresso anche Balenciaga, Y/Project e Dolce & Gabbana nella recente FW22; uno slip bianco ha invece fatto la sua apparizione durante gli show SS22 di Burberry, di ERL e Dolce & Gabbana oltre che nella FW21 di Rick Owens mentre Ludovic de Saint Sernin ha incluso tutte e tre le tipologie nella sua SS22. 

Rick Owens FW21
Prada SS22
Miu Miu FW22
Ludovic de Saint Sernin SS22
Loewe FW22
ERL SS22
Dolce & Gabbana SS22
Dior Homme FW22
Burberry SS22
Balenciaga Pre-Fall 2022
Balenciaga FW22
Y/Project FW22

La risposta della moda alla domanda «Boxer normali, boxer aderenti o slip?» è stata dunque molteplice e contraddittoria. Sintomo di una riscrittura in corso dell’identità e dell’estetica maschile che sta scardinando quelle categorie prescritte che rendevano gli slip qualcosa di insieme antiquato, effeminato e volgare; i boxer classici l’epitome della virilità e i boxer aderenti la poco memorabile via di mezzo. Proprio quest’ultima categoria rimane la più popolare: secondo le proiezioni di un report del 2019 la categoria dei boxer aderenti (che include sia i boxer briefs più lunghi e i trunks più corti) era di gran lunga la più venduta nel mondo oltre che quella con la cresciuta più alta. Un tipo di performance che ben si adatta alla definizione che Aaron Gell diede dei boxer aderenti sulle pagine della rivista Hemispheres nel 2010, ovvero «una delle principali rivoluzioni dell’abbigliamento maschile del secolo». Quando esplosero nei primi anni ’90, grazie a Calvin Klein e al suo direttore del menswear John Varvatos, i boxer brief furono la via di mezzo tra i boxer, comodi ma associati ai ceti sociali più bassi, e i classici ma ormai antiquati slip, legati tanto alla generazione Boomer che alla cultura queer. Un primo esempio di questi boxer aderenti, in realtà, era apparso già nel 1980 con il cult movie American Gigolo in cui Richard Gere indossava un paio di boxer corti e semi-aderenti disegnato da Giorgio Armani che divennero immediatamente popolarissimi all’epoca.

Il successo dei boxer aderenti è proprio un risultato del pregiudizio che connotava i due modelli “rivali” – pregiudizio che, per altro, è sul viale del tramonto ma non è ancora scomparso. Proprio negli ultimi anni, complice anche il nuovo senso di inclusivity e la volontà di liberarsi dalle norme di genere, la rigida classificazione che separava le diverse categorie dell’underwear maschile è iniziata a venire meno anche grazie al lavoro di tastemaker che non hanno avuto paura a mettersi in mostra, ad esempio, con indosso lo slip: Frank Ocean pubblicò una foto in underwear nel 2020 e nello stesso anno lo fece anche Harry Styles per l’editoriale di Beauty Papers Magazine, più di recente invece Damiano dei Maneskin è apparso in slip in numerosi photoshooting ed esibizioni live, anche Blanco ha annunciato l’avvio del suo tour 2022 postando una foto in slip bianchi e combat boot; uno dei modelli del momento, Fernando Lindez, ha indossato gli slip sulla copertina di Numero Magazine mentre Donald Glover ha indossato l'ensemble di ERL per un editoriale di Interview Magazine. 

Harry Styles for Beauty Papers Magazine
Frank Ocean
Blanco
Donald Glover for Interview Magazine
Fernando Lindez for Numero Magazine

Analizzando il ruolo che le varie categorie di underwear hanno giocato nelle collezioni citate sopra, invece, si nota che lo slip è sempre associato a una sensualità più smaccata e all’ostentazione del corpo maschile mentre il boxer classico è rimasto un capo che suggerisce un tipo di mascolinità insieme più tradizionale e più rilassata, con il ruolo del boxer aderente che invece resta invariato – non connotato e, dunque, anonimo. È notevole comunque che, sulla passerella, il branding sull’elastico dell’underwear sia diventato una parte visuale di molti dei look. Come a dire che, mentre le vecchie categorie sono messe in discussione sulla passerella, l’underwear in generale abbia smesso di essere qualcosa da nascondere e stia diventando la testa d’ariete attraverso cui procede il movimento di liberazione del corpo maschile dalle storiche categorie di genere.