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Come la Gen Z ha scoperto il “Mandela Effect”

C'entrano Britney Spears e, ovviamente, un trend di TikTok

Come la Gen Z ha scoperto il “Mandela Effect” C'entrano Britney Spears e, ovviamente, un trend di TikTok

Cercando su TikTok l’hashtag #mandelaeffect, si scopre una cifra di views che sfiora gli 810 milioni con centinaia di video di utenti che elencano diversi esempi di questo fenomeno mnemonico che, tecnicamente, prende il nome confabulazione o falso ricordo. Il suggestivo termine “Mandela effect” fu inventato nel 2009 dalla ricercatrice Fiona Broome che, secondo l’aneddoto, aveva sviluppato il falso ricordo che Nelson Mandela fosse morto negli anni ’80 quando in realtà, all’epoca, era vivo e vegeto. Inizialmente Broome usò il termine per provare a ipotizzare l’esistenza di universi paralleli ma negli anni la parola prese una vita propria diventando il termine pop per descrivere quel fenomeno per cui un largo gruppo di persone irrelate tra loro ha un ricordo errato del passato. Di recente, si è discusso di Mandela Effect a proposito del video Oops… I did it again! di Britney Spears, in cui moltissimi ricordano che la cantante indossasse un microfono auricolare quando, in realtà, non lo stava indossando. 

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Da quando la vicenda è diventata virale su TikTok, gli utenti che hanno scoperto l’esistenza di Mandela Effect un po’ ovunque nella cultura pop si sono moltiplicati: molti sono convinti che il logo di Fruit of the Loom includa una cornucopia, che però non è mai esistita, altri credono che la coda di Pikachu sia nera anche se è sempre stata solo gialla, altri ancora credono che i Looney Tunes si chiamino in realtà Looney Toons mentre la canzone degli Aqua fa «I’m a Barbie girl, in the Barbie world» e non «in a Barbie World». Il meccanismo che sta alla base del Mandela Effect è in realtà semplice: nel caso del video di Britney Spears, ad esempio, l’errore cognitivo è spiegabile con il fatto che la cantante facesse un gesto nel video come se si stesse aggiustando il microfono sul viso, che indossasse effettivamente il microfono durante tutti i concerti e che le action figure che la raffiguravano con l’outfit di quel video includessero un microfono auricolare. E anche se il fenomeno dei falsi ricordi non è stato ancora spiegato all’unanimità, alcuni psichiatri hanno stabilito che una delle cause è il rinforzamento sociale e cognitivo di informazioni errate. Un errore retrospettivo che funziona un po' come se pezzi di memorie diverse venissero compressi in un singolo ricordo che però è falso. 

Il Mandela Effect avrebbe dunque a che fare con un errore nel resoconto di un certo fatto che si propaga per così tanto tempo da iniziare a suonare come la verità. Su Reddit un utente anonimo ha portato come esempio il recente episodio dello schiaffo di Will Smith a Chris Rock durante la notte degli Oscar, che in molte testate è stato descritto come “pugno”: 

«Tra qualche decennio, quando si parlerà di quel momento degli Oscar 2022, alcuni affermeranno di ricordare che ha dato un pugno a Chris Rock, quando in realtà si è trattato di uno schiaffo. Per qualche motivo la gente continua a chiamarlo pugno, il che rende questa situazione perfetta per spiegare le teorie del Mandela Effect».