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I 5 migliori momenti della Paris Fashion Week Women’s FW22

Dalla tempesta di neve di Balenciaga fino ai ragazzi di Miu Miu

I 5 migliori momenti della Paris Fashion Week  Women’s FW22 Dalla tempesta di neve di Balenciaga fino ai ragazzi di Miu Miu

La Paris Fashion Week che si è appena conclusa è stata ricca di momenti degni di nota. Come al solito, il calendario parigino è stato il più ricco di tutto il fashion month, con una concentrazione di appuntamenti, di show e di location uniche che tenerne conto farebbe girare la testa. La stagione che si è tenuta quest’anno è stata anche difficile e complicata, con le sfilate e l’eccitazione che le circonda che sono apparse sempre più fuori luogo e innecessarie sullo sfondo di una delle più gravi crisi umanitarie della storia d’Europa. Proprio questa difficile situazione ha portato a contraddizioni di tono e d’intenti negli show, ma anche al toccante omaggio di Demna che ha visto nell’attacco russo all’Ucraina un riflesso del proprio vissuto personale rendendo lo show di Balenciaga più significativo che mai.

Ecco dunque i cinque migliori momenti della Paris Fashion Week Women's FW22.

1. Il tributo all’Ucraina di Balenciaga

La venue e lo spettacolo erano stati già organizzati prima dello scoppio del conflitto in Ucraina, non di meno la trasformazione della classica passerella in una tundra spazzata dal vento e dal gelo, accoppiata alla toccante lettera di Demna e alla poesia letta da lui ad apertura dello show, ha reso l’intero evento significativo e toccante. Sicuramente, quello di Balenciaga è stato lo show più memorabile della Paris Fashion Week di quest’anno.

2. Il mondo rosa di Valentino

Gli show parigini tendono a essere spettacolari nella loro varietà e opulenza. Pierpaolo Piccioli ha deciso però che quest’anno la varietà era già troppa: ecco allora che lo show di Valentino è diventato un gigantesco blocco di colore hot pink, con una collezione superba che ha remixato la medesima tonalità in infinite maniere diverse esaltando i materiali e la costruzione dei capi. 

3. I palloncini di Loewe

Loewe si muove verso territori sempre più surrealistici. E durante questo show abbiamo visto quello che potrebbe essere l’accessorio dell’anno: un palloncino scolpito che è stato trasformato in tacco delle scarpe o inserito a mo’ di decorazione tra le pieghe degli abiti. Il palloncino, che è solido, appare illusionisticamente piegato come se fosse realmente compresso e sul punto di esplodere o volare via. Così fantasioso, Jonathan Anderson non lo avevamo mai visto.

4. L’atterraggio di The Row a Parigi

La collezione di The Row, mostrata a Parigi senza un livestreaming, in ottemperanza ai decreti di massima e assoluta discrezione imposti dalle gemelle Olsen, è stata la hit che tutti si aspettavano. Non che a Parigi mancasse un brand di ultra-lusso minimalista – eppure proprio la capitale francese, più che New York, sembrava adatta a ospitare un brand dalle aspirazioni alte come quello di The Row. Molti designer americani hanno trovato successo a Parigi in passato, da Virgil Abloh a Matthew Williams – le gemelle Olsen potrebbero essere le prossime.

5. Il ritorno del menswear da Miu Miu

Momento essenziale della Paris Fashion Week è stato il ritorno del menswear nelle collezioni di Miu Miu. Dopo essere sparito per quattordici anni (la linea maschile originaria era stata chiusa nel 2008) il guardaroba maschile ha fatto il suo grande ritorno cavalcando l’immenso successo planetario che il brand ha attirato su di sé con i completi preppy a taglio vivo mostrati la scorsa stagione. Inutile dire che il ritorno del menswear da Miu Miu è forse una delle novità più eccitanti di questa stagione.