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Le collaborazioni più importanti del 2021 secondo Lyst

Da Yeezy x Gap all'hackeraggio di Balenciga e Gucci

Le collaborazioni più importanti del 2021 secondo Lyst Da Yeezy x Gap all'hackeraggio di Balenciga e Gucci

Negli ultimi anni, la partnership è stata una strategia sempre più usata nel mondo del fashion: che si tratti di celebrità, influencer o di collaborazioni improbabili tra marchi diversissimi tra loro, la cooperazione consente ai brand di sperimentare nuovi design ed estetiche, ma soprattutto di attrarre una nuova clientela, sfondare in un mercato altamente competitivo e creare una destabilizzante ondata di domanda. I rivenditori di lusso sono sempre più aperti all'idea di rendere il loro marchio più accessibile a una fascia demografica più ampia di clienti attraverso collaborazioni con giganti mainstream e high street, al fine di guidare le vendite e il coinvolgimento, con collezioni esclusive e gemme in edizione limitata a soddisfare una crescente domanda di "novità", più comune tra i consumatori della Gen Z.  Un matrimonio di menti che evoca infinite possibilità creative, Elsa Schiaparelli e Dalí o Vivienne Westwood e Keith Harring, ma anche pratiche. Le etichette più piccole ricevono un booster di denaro o una sorta di tutoraggio quando lavorano con grandi marchi (non ultimo Ader Error per Zara), mentre etichette un tempo dimenticate (come UGG o Crocs) ricevono una seconda vita grazie alle collaborazioni con i giganti dell'hype. Il 2021 è stato l'anno dell'unione tra colossi, spesso parte degli stessi gruppi finanziari, che per fronteggiare la crisi dei mercati dovuti al Covid hanno pensato di cancellare la regola non scritta per cui una collaborazione tra big non si potessero davvero fare: Dior e Sacai, Jean Paul Gaultier e Sacai, Versace e Fendi, Gucci e Balenciaga, Gucci e North Face, ma anche Miuccia Prada e Raf Simons. Ecco le collaborazioni più di successo del 2021 secondo i dati di Lyst:

1. Yeezy x Gap

Dopo un anno di annunci, ritardi e rumors, YEEZY e Gap hanno lanciato il primo drop a giugno mandando in cortocircuito i rispettivi siti: per Yeezy +320% di reach e per Gap +325%, mentre all'annuncio del primo prodotto, il Blue Round Jacket, ci sono stati più di 50.000 click per la collaborazione nell'arco di sole 24 ore. La voluminosa giacca dalla silhouette unisex priva di zip e dalla struttura bombata in nylon riciclato, è stato avvistato prima della release indosso al rapper - immediatamente riconoscibile per la sua forte tonalità blu elettrico che ha confermato l’interesse di Kanye per lo studio di una nuova cromia - abbinato ad una delle sue strane, ma ormai solite, maschere e delle inaspettate Nike Vandal High “Terminator”. Altro item fortemente discusso è stato il Perfect Hoodie, la felpa in diverse colorazioni che ha ricevuto recensioni e pareri contrastanti, rivelandosi in fin dei conti non così perfetta: secondo alcuni troppo sottile e diversa dalle immagini viste su sito di GAP e in alcune foto dei dietro le quinte apparse online. Ma i dati in fondo parlano chiaro: poco importa che se ne parli bene o male, purché se ne parli.

2. Ivy Park x Adidas

La partnership tra Ivy Park, brand che porta la firma illustre di Beyoncé, e Adidas vanta il maggior numero di ricerche per una collaborazione quest'anno e ha riscontrato un successo costante per ciascuna uscita stagionale: da Icy Park a febbraio, che ha generato un picco di ricerche del +536% in una settimana dall'uscita, alla linea di costumi da bagno inclusivi Ivy Park Rodeo. L’anno si è chiuso con Halls of Ivy, la capsule ispirata al mondo dello sport lanciata questo dicembre con Natalia Bryant tra i volti della campagna, insieme a, naturalmente, Queen B.

3. The North Face x Gucci

Gucci nella sua collaborazione con North Face ha trasformato l'attrezzatura outdoor in veri e propri oggetti di lusso da collezionare: una serie di giacche in nylon, t-shirt e felpe, scarponcini ispirati al trekking e persino una tenda, con continui riferimenti agli anni Sessanta e la presenza di vistosi motivi dalle stampe floreali all’iconico monogram GG. Con il presupposto di riscoprire i valori dell’outdoor e il legame tra uomo e natura, la selezione di articoli dal tocco sportivo e allo stesso tempo lussuoso senza tralasciare un occhio particolare per la sostenibiltà, ha generato oltre 30.000 ricerche per la collaborazione in sole 24 ore mentre il bomber in tela doppiologo è diventato il prodotto femminile di punta di Lyst, per il quale i rivenditori sulle piattaforme di reselling hanno chiesto fino a cinque volte il suo prezzo originale. 

4. Telfar x UGG

Il designer Telfar Clemens ha sviluppato il progetto in partnership con il brand di footwear Ugg lanciando una capsule collection comprensiva di un assortimento di stivali e borse ricoperti di shearling. Gli iconici stivali con il pelo firmati dal brand di origini australiane, che hanno segnato le tendenze degli anni 2000 e che sono tornati di moda quest'anno, si sono fusi con il dna del brand americano conosciuto per la it-bag che ha conquistato il mercato degli ultimi anni. Nel 2020, la collaborazione è stato ben accolta con la prevendita esaurita in 24 ore, nove mesi in anticipo rispetto alla sua uscita ufficiale, mentre a luglio, un mese dopo lancio della partnership, la domanda per Telfar è aumentata del 275% e quella di UGG del 262%.

5. Balenciaga x Gucci 

La collaborazione di fascia alta - in realtà “hacking” - tra le due storiche maison ha debuttato ad aprile durante la sfilata Aria di Gucci in occasione del centenario della maison. Nei due mesi dopo il debutto in passerella c'erano più di 5.000 ricerche giornaliere per la collaborazione che ha impostato il modello da seguire per le partnership tra big e che ha portato Fendi ad unire le forze con Versace a settembre. Nel 2021, Gucci ha chiuso il cerchio offrendo una collezione ricca di riferimenti all'equitazione - fruste, cappelli a forma di sella e stivali da equitazione - alla sensualità dell'archivio di Tom Ford si è aggiunto il linguaggio onirico di Alessandro Michele, attraverso i piercing al setto, borsette a forma di cuore sanguinante e persino un cincillà come accessorio, il tutto raddoppiando dalle totalità co-branded, dalla bi-logomania e le le iconiche silhouette di Balenciaga. Un tripudio di elementi di fronte al quale i più hanno storto il naso, ma come tutte le collaborazioni di alto profilo (o gli hacking, in questo caso) come LV x Supreme, i loghi sono finalizzati ad un gioco di potere, che dimostra come i due marchi possono unire le forze per mantenere la loro presa culturale con due mani invece di una.