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United Standard è il brand da tenere d'occhio alla Milano Fashion Week

In pochissimo tempo il marchio è diventato uno dei nomi di punta dello streetwear mondiale

United Standard è il brand da tenere d'occhio alla Milano Fashion Week In pochissimo tempo il marchio è diventato uno dei nomi di punta dello streetwear mondiale

United Standard è il brand italiano di streetwear che si sta affermando sul mercato internazionale grazie al suo approccio non tradizionale verso la moda. Giorgio Di Salvo, che ha lanciato il marchio nel 2015, è noto per aver collaborato con giganti dell'industria come Kanye West, Virgil Abloh e Marcelo Burlon, tra gli altri. Tuttavia Di Salvo non è conosciuto solo per il suo notevole curriculum, ma soprattutto per la sua complessa filosofia di moda e dello streetwear, che lui stesso ha definito "la risposta alle offerte della cultura contemporanea come un punto d'unione tra estetica e funzionalità."

Di Salvo ha iniziato la sua carriera nel settore come grafico e designer. La fondazione del suo primo marchio, VNGRD, risale al 2014. Qualche anno più tardi Kanye West viene a conoscenza del brand e contatta il designer per una collaborazione. Grazie al lavoro con West Di Salvo diventò molto amico anche di Virgil Abloh, il quale ha contribuito a dare forma al suo punto di vista sullo streetwear. Poco tempo dopo Di Salvo collaborò anche con Marcelo Burlon, che aveva espresso interesse e apprezzamento per la sua estetica. Questa collaborazione si concretizzò in alcune grafiche e creazioni iniziali che portarono ad una partnership quinquennale tra lui e il designer, che alternò ad altre collaborazioni con brand del calibro di Damir Doma e Nike. E' proprio grazie a queste collaborazioni che Di Salvo capisce che è arrivato il momento di dare vita a qualcosa di completamente suo. 

"Ho subito pensato ad una linea di accessori, un progetto che inizialmente si chiamava Black Standard" e che venne presentato alla Kaleidoscope Gallery di Milano. Dopo il successo di questa presentazione, il designer è stato contattato da Davide De Giglio, co-fondatore della società di lusso italiana New Guards Group, che ha proposto a Di Salvo una partnership, il cui primo atto è stato cambiare il nome della linea in United Standard. Dopo solo una stagione con New Guards Group, però, Di Salvo interrompe la collaborazione. "Ho preferito rilanciare il mio progetto da solo, insieme a Slam Jam, che mi ha distribuito per quattro stagioni." Il designer ha anche affermato che il New Guards Group voleva spingere un prodotto alimentato dall'hype piuttosto autenticità: "Sono uno che ha sempre lavorato nell'ombra, sempre nella direzione della credibilità, non necessariamente ostentando il risultato ottenuto."

Poco dopo essersi separato dal gruppo, Di Salvo ha presentato la vera prima sfilata del brand durante la scorsa edizione della Settimana della Moda milanese, lo scorso gennaio. L'evoluzione dell'estetica del brand nel corso degli anni aveva suscitato grande interesse e aspettative verso il debutto in passerella di United Standard. Per la SS17, il designer aveva presentato una collezione in omaggio al lavoro del meccanico, con una capsule caratterizzata da materiali inusuali e tecniche complesse come tributo al complesso sistema interno di automobili.

Per la proposta SS18 invece Di Salvo opta per la sperimentazione di tessuti tecnici abbinati alla praticità dello streetwear. Il concept alla base della collezione è stato l'ispirazione principale dello short movie che illustra il processo creativo che si nasconde dietro le creazioni, intitolato The Malware.

Naturalmente dopo tutte queste collezioni apprezzate sia da pubblico che da critica, erano alte le aspettative per il debutto in passerella del brand. Lo show della stagione FW19 è stato un successo, Di Salvo ha presentato una serie di look unisex, con un'estetica streetstyle sofisticata, grafiche accattivanti e tessuti tecnici ispirati al tema del workwear.

Ho pensato a quello che la mia prima sfilata di moda significava per me: non poteva partire da un argomento troppo specifico... così abbiamo identificato il tema della fabbrica creativa, la meccanica, l'abbigliamento da lavoro e la storia. Abbiamo immaginato una fabbrica, per quanto progressista, con musica progressiva... Siamo partiti da lontano, con uno stato d'animo immaginario come La Jetée e Chris Marker, con l'underground degli anni '60 e '70. Siamo stati ispirati dal film di fantascienza di Andrei Tarkovsky Stalker, con un'atmosfera molto oscura.

Questo stato d'animo underground è stato tradotto in colori prevalentemente scuri, lunghi nastri neri e giacche dal taglio dritto. Alcuni modelli indossavano pantaloni cargo e, naturalmente, magliette e maglioni con alcune delle grafiche di Di Salvo. Ogni look contiene una ricerca più profonda, come i pezzi realizzati con gli stessi tessuti delle vele, o i capi fatti in Kevlaer, tessuto in fibra sintetica resistente al calore, o altri materiali sperimentali. La collezione stessa non rappresentava solo un diverso genere di approccio verso lo streetwear, ma presentava inoltre un nuovo metodo di sperimentazione con i tessuti, un elemento che in questo campo mancava, sopratutto in connessione al tema della sostenibilità. 

La seconda sfilata di United Standard andrà in scena domenica 16 giugno alle h 17 in occasione della Men's Milano Fashion Week.