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Raf Simons collezione FW18: combattere le droghe dentro e fuori la passerella

Una chiara denuncia attraverso la collezione 'Youth In Motion'

Raf Simons collezione FW18: combattere le droghe dentro e fuori la passerella Una chiara denuncia attraverso la collezione 'Youth In Motion'

A cosa si pensa quando qualcuno pronuncia la parola "droga"?

Automaticamente la fronte si increspa e in mente prende il via una fantasmagoria di immagini negative connesse a persone, film, documentari, scene quotidiane che abbiamo visto o vissuto connesse a questo termine, perché ormai le droghe fanno parte del nostro mondo, delle nostre strade, delle nostre città e non bisogna ignorarle.

Raf Simons, uno dei designer più seguiti e acclamati dei nostri giorni, si prende il carico di affrontare una tematica simile durante l'ultimo Raf Simons FW18 Fashion Show tenutosi ieri a New York. Magari ispirato dalla recente morte del giovanissimo cantante Lil Peep o forse semplicemente convinto di esser giunto al punto di urlare e combattere a suo modo quello che è un 'problema sociale'. Importa veramente? Il brand ha catturato l 'attenzione proprio perché ha messo in passerella 'Youth In Motion' in maniera forte ma curata, con messaggi chiari ma trasmessi attraverso quel canale che al meglio riesce a sfruttare: l'abbigliamento. 

I vestiti, in parte, fanno capire chi sei, e noi ora abbiamo capito chi è Raf Simons: un artista che non ha paura di dire la verità. Gli items rispecchiano quella che è l'essenza del marchio, proponendo cappotti, completi, ma anche felpe smanicate e boots alti. Una collezione FW18 che fonde tendenze, attualità e uno dei film che ha fatto la storia grazie alla sua durezza ma sopratutto schiettezza: Christiane F. - I ragazzi dello Zoo di Berlino. I volti di due personaggi, tra cui la protagonista, vengono riprodotti su tee, pantaloni, con l'intento di rendere ancora più chiaro il messaggio, ancora più forte andando anche oltre gli hoodie con le stampe "DRUGS" o le ginocchiere sui pantaloni "LSD", "XTC", "GHB" e "2C-B". 

La passerella abbandona l'ormai richiestissimo minimalismo, o l'effetto "too much per solo 15 minuti di show", per optare per una sceneggiatura resa realistica da una natura morta. Bottiglie di vino vuote o semi vuote, salumi, cialde belghe, fiori, costeggiano la scena donando un effetto vissuto e trasandato al tutto. Il comunicato stampa comunica inoltre che ogni alimento sarà poi donato ad una organizzazione che alimenta i bisognosi newyorkesi in difficoltà. Allo stesso modo i ricavi delle vendite della collezione saranno devoluti per supportare i tossicodipendenti durante il loro percorso di recupero. 

Cosa vuol dire dunque la collezione FW18 'Youth In Motion' di Raf Simons? Ognuno deve vederci qualcosa, ognuno deve leggerci qualcosa. Una chiave di lettura c'è, ed è forte e dura, ma bisogna combattere insieme.