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Y/Project esplora il concetto di “doppio” nella collezione FW18

Anche nella collaborazione con Ugg

Y/Project esplora il concetto di “doppio” nella collezione FW18 Anche nella collaborazione con Ugg

"Mi sono chiesto: Che cosa fare con l'abbigliamento?
Come si fa a approvarlo? Come si fa a appropriarsene?". 

Questi gli interrogativi che si è posto Glenn Martens, designer di Y/Project, prima di iniziare a lavorare sulla collezione FW18.

La risposta, osservando le nuove creazioni, sembra ruotare intorno al concetto di “doppio”: doppia camicia, doppie fodere, doppie cinture, cappotti bi-materici. Ci sono jeans sbiancati, maglioni da sci, camicie da boscaiolo, T-shirt basic,tailleur rivisitati, denim con maxi inserti fax-fur, giacche in finta pelle e giubbotti ibridi.

È un guardaroba sperimentale, destrutturato, "che riguarda la versatilità e il modo in cui ciascuno vuole indossare i capi", fatto di proporzioni maxi, modelli e volumi deformati, accenti sporty, "molti double linings e panels per dare la possibilità delle diverse opzioni".

Tutte caratteristiche rispettate anche nella collaborazione con Ugg.

"Indossare Uggs è come mettere il piede in una calda pentola di burro, e ho pensato perché non elevarlo e immergere tutte le gambe? Così abbiamo deciso di disegnare uno stivale Ugg che si arrampica fino al cavallo e copre l'intera gamba".

Queste sono le parole con cui Martens ha descritto il concept della partnership con il marchio australiano. Il risultato? Una serie di boots esagerati e “ugly”: cuissardes increspati, stivali alti fino alla coscia con proporzioni gigantesche, sia neri che marroni.

images via Vogue