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Hello Brooklyn #15 - Mike Rubin e Courtenay Nearburg

Le menti creative dietro il brand americano Krammer & Stoudt

Hello Brooklyn #15 - Mike Rubin e Courtenay Nearburg Le menti creative dietro il brand americano Krammer & Stoudt

Abbiamo parlato con l’eccentrico duo dietro il brand menswear americano Krammer & Stoudt e abbiamo scoperto che sono devoti l’uno all’altro quanto lo sono al loro mestiere.

Il giorno di questa intervista, Courtney Nearburg, una metà di Krammer & Stoudt, fuma una sigaretta in un angolo non lontano dal suo tavolo, mentre Mike Rubin, la forza sartoriale del brand, mi aspetta nel salone con indosso una camicia hawaiana rosso sangue e il suo distintivo cappello di paglia. Una delle caratteristiche principali della coppia è che ciò che indossano lo rivedi nelle loro creazioni, il loro gusto estetico e la loro spinta creativa sono la linfa vitale e DNA di Krammer & Stoudt. 

 

#1 Krammer & Stoudt  ha avuto molto successo e ha riportato grandi vantaggi anche nelle vostre singole carriere… credete che il vostro successo sia il risultato di una vita vissuta a pieno?

 

Mike Rubin: Prima di tutto dovresti definire cosa intendi con “una vita vissuta a pieno”. Mi sento di dire che si tratta di lavorare duro e avere una buona dose di ingenuità.

Courtenay Nearburg: Quando abbiamo iniziato, non sapevamo nulla di fashion design. Abbiamo dovuto imparare da soli ogni suo aspetto, ogni sua dinamica: da come cercare un tessuto a come creare un brand.

 

#2 Questa domanda è per Mike: durante i vari alti e bassi della tua vita, come è cambiato il tuo stile? 

 

MR: Questo è divertente perché credo di aver sempre lavorato a stretto contatto con lo stile ma non ne sono mai stato molto consapevole. La prima volta che ho incontrato Courtenay non ero mai stato in Texas o nel sud-ovest e lei mi ha portato nel Nuovo Messico.  Aveva vissuto lì per un po e  mi ha detto che se volevamo stare  insieme allora sarebbe dovuto piacermi…. è stato in quel momento che mi sono davvero connesso al Western-wear. Spesso sono molto fortunato e riesco a scoprire cose di me che non credevo di avere. 

  

#3 Qual è la differenza tra il modo in cui l'industria europea e quella americana percepiscono il vostro brand?

  

CN: Siamo letteralmente appena tornati dalla nostra prima volta a Parigi. Eravamo un po nervosi ma durante Pitti Uomo siamo stati accolti dalla Liberty Fairs “Born in the USA”, dove eravamo circondati da altri brand americani. In un certo senso quindi rientravamo nel loro “scenario”. Krammer & Stoudt è sempre stata nella periferia della comunità Made in the U.S.A.  ed eravamo davvero nervosi riguardo Parigi. Ci siamo andati un anno e mezzo fa, e la nostra reazione era stata di enorme sorpresa: se volevamo competere avremmo dovuto alzare il tiro e ogni passo di questo percorso, ogni passo falso, ci avvicinavamo sempre di più al nostro obiettivo e ora eccoci qui.

  

#4 Che cosa dobbiamo aspettarci dalla collezione SS18?

 

CN: La sofisticatezza era il nostro obiettivo ultimo. Allineare e razionalizzare i nostri modelli e la nostra estetica per creare un riepilogo di quanto abbiamo raggiunto.

  

#5 Cosa si può fare soltanto a Brooklyn, che pensi che i newyorkesi diano per scontato?

  

CN: Dumbo è praticamente abbandonato durante la notte e Mike a volte fuma un sigaro e suona la sua chitarra in questo tavolo di caffè, dopo l’orario di chiusura. Questo genere di cose… e, se volete, stasera c’è una jam personale di  Mike Rubian dalle 21:30 alle 23:30. 

 
image by Zane Gan