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Ghost over Banksy: il primo concept di Digital Street Art

Pepper’s Ghost sfida Banksy a Venezia

Ghost over Banksy: il primo concept di Digital Street Art  Pepper’s Ghost sfida Banksy a Venezia

Dopo il grande successo di AURA, “The immersive light experience”, alla Fabbrica del Vapore di Milano, Pepper’s Ghost torna sorprendendo e sfidando lo street artist più celebre al mondo: Banksy. Ghost over Banksy è il primo concept di Digital Street Art mai realizzato finora e sarà presentato al pubblico a partire dal prossimo 9 marzo ore 18 in video sui canali social del collettivo in partnership con una delle più importanti pagine d’arte, @the.pinklemonade. L’opera è stata realizzata a Venezia, rispettando le regole della street art, dunque un’azione notturna, silenziosa, furtiva, che ha dato vita all’iconico stencil di Migrant Child, illuminando e animando letteralmente l’opera, accendendo la forte problematica dei diritti umani e ponendo l'attenzione sulla reale esistenza e finalità di Bansky. Con le parole scritte da Anderson Tegon, cui ha dato voce Nica Renoult, il potente voiceover del video di Ghost over Banksy potrebbe essere un appello, una chiamata, nonché una provocazione nei confronti dell’artista inglese.

L’animazione dell’opera è stata resa possibile grazie a un potente proiettore laser messo a disposizione da Sharp NEC, che promuove l’unione di arte e tecnologia, un’operazione artistica immersiva che fa rivivere la scena impressa su parete veneziana come se fosse realtà. Ghost over Banksy, inoltre, darà vita al primo NFT di Digital Street Art collezionabile, autenticata e pubblicata su blockchain, grazie alla partnership con la galleria Reasoned Art che ha portato l’Arco della Pace di Milano ad essere il primo monumento al mondo nel Metaverso. Parte dei proventi saranno devoluti a Emergency.

Una nuova evoluzione artistica, che interagisce con linguaggi preesistenti o memorie: qualunque opera di street art, qualunque manufatto, qualunque luogo ed evento può quindi essere reso immersivo, ovunque. Animato e non contaminato, perché la digital street art non è distruttiva, non intacca i luoghi ma la percezione delle persone e il loro immaginario.