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An homage to Ren Hang

Quando l'arte incontra la censura

An homage to Ren Hang Quando l'arte incontra la censura

Un talento scoperto per caso quello del giovanissimo fotografo cinese Ren Hang che appena trent'enne si è tolto la vita nella serata di venerdì 24 Febbraio. Questo breve testo vuole essere un omaggio al suo lavoro, una scoperta e un inno a quel delicato erotismo che lo ha reso famoso.

«Se la vita è un abisso senza fondo quando lo salterò la caduta senza fine sarà anche un modo di volare»
- Ren Hang, My Depression

L'approccio di Ren Hang alla fotografia avviene come una vocazione. Dopo aver deciso di abbandonare gli studi di pubblicità, inzia a fotografare il suo coinquilino senza vestiti. Poi i suoi amici. "Attraverso i loro corpi nudi, io sento la reale esistenza delle persone (...) Faccio quello che mi viene naturale, senza progetti". Nelle sue foto non si nascondo concettualismi o riflessioni, nessuna critica al tabù del corpo nudo o alla sua rappresentazione nella Repubblica Popolare Cinese; nessun virtuosismo. I corpi dei suoi modelli si immergono in paesaggi domestici e bucolici senza scontrarcisi. Un erotismo delicato e armonico. Una sessualità esplicita, quasi brutale, ma mai volgare. Il nudo per Ren Hang è come un'ossessione che insegue senza pudore e senza paura nonostante questo lo condurrà diverse volte nelle prigioni cinesi per violazione del buon costume.


Nei suoi lavori non c'è traccia di volgarità, i corpi nudi e i volti sono rappresentati con schietta onestà e candore quasi infantile, rendendo l'osceno delicatezza. Caduto dentro al cappio della censura proprio nella sua Cina, Ren Hang trova invece sostenitori tra i dissidenti del regime e i queers di tutto il mondo, arrivando a finire sotto l'ala protettrice di Ai Weiwei che nel 2013 lo invita a partecipare alla sua collettiva Fuck Off 2. Entrambi intellettuali dissidenti rifiutati dalla propria nazione, tra i due si crea un forte legame che però non riuscirà a liberare il giovane Hang dal giogo della depressione che descrive in maniera quasi maniacale su una parte del suo sito online, quasi fosse un diario di viaggio.
Sospesi tra il classicismo plastico di Robert Mapplethorpe e l'erotismo esplitico di Nobuyoshi Araki, i suoi nudi segnano un solco nella fotografia contemporanea, marcando un importante punto di svolta nella delicata questione della censura culturale e politica. Osannato all'estero come uno degli artisti da tenere d'occhio ma disprezzato in Cina, quando la politica cerca di infilarsi nell'arte i risultati possono essere sono molteplici.