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Golden Globes 2018: tutto quello che c'è da sapere

Dalle star vestite in nero al movimento Time’s UP, dai premi ricevuti agli emozionanti discorsi di ringraziamento

Si è appena conclusa la settantacinquesima edizione dei Golden Globe.

Ci sono stati film, le serie tv, ma soprattutto un gruppo di donne, e non solo, consapevoli di avere un voce e la possibilità, unendosi, di cambiare la società.

Ci sono stati gli abiti, bellissimi e neri, colore scelto come gesto di protesta dopo l’esplosione dello scandalo sulle molestie, iniziato con Harvey Weinstein e diffusosi come un pericolosissimo virus a tanti altri, da Kevin Spacey a Paul Haggis.

Ci sono stati i premi, ricevuti dal cast di Big Little Lies o dalla pellicola scritta e diretta da Martin McDonagh Three Billboards Outside Ebbing, Missouri e ci sono stati i discorsi di ringraziamento.

Memorabili quelli di quest’anno a cominciare da quello di Oprah Winfrey e Laura Dern, emozionanti ed incentrati sul tema della parità di diritti, sulla violenza e sulla necessità di ribellarsi al silenzio.

Ecco tutto quello che dovete sapere sui Golden Globe 2018.

 

Il monologo di apertura

Per prima cosa il discorso di apertura di Seth Meyers:

"Sono Seth Meyers, e sarò il vostro conduttore stasera. Benvenuti ai Golden Globe 2018. E felice anno nuovo, Hollywood! È il 2018, la marijuana è finalmente legale e le molestie sessuali non lo sono. Sarà un buon anno!".

Frasi che da sole riassumono il monologo di apertura fatto dal conduttore dello show.

La star della NBC affronta il primo grande evento hollywoodiano post scandalo Harvey Weinstein con una leggera ironia, qualche battuta e un paio di frecciatine anche al presidente Trump, ma senza calcare troppo la mano, riferendosi al famoso produttore come la prima persona che tra vent’anni verrà fischiato durante un “In memoriam”.

 

Oprah Winfrey's Prize

Oprah Winfrey è stata premiata con il Cecil B.De Mille Award.

È la prima volta che una donna afroamericana vince il Golden Globe alla carriera e, nel ringraziare, la star della tv americana ha fatto un discorso che di sicuro lascerà il segno e perfetto per un presidente di stato.

Inizia ricordando quando nel 1964 da ragazzina seduta su un pavimento di lineoleum ha visto Anne Bancroft pronunciare quelle cinque parole che hanno cambiato la storia: “L’Oscar va a Sidney Poitier” (il primo attore nero a vincere un Academy Awards). La star americana sottolinea come non avesse mai visto un uomo nero essere festeggiato così e quanto avesse significato "per una bambina, vederlo in tv da un sofà economico mentre la mamma entrava distrutta dopo aver pulito le case degli altri".

Parla di come alcune cose siano cambiate negli anni per i neri e le donne, ma anche di come tante altre debbano ancora farlo e continua dicendo

"Sono stata ispirata da tutte le donne che hanno deciso di parlare delle storie personali. Siamo abituate a raccontare storie di altri ma questa volta abbiamo raccontato la nostra storia. Voglio esprimere la mia gratitudine per chi, come mia madre, ha sopportato anni di abusi perché aveva figli da crescere, conti da pagare, sogni da realizzare". 

E termina il suo discorso dicendo:

"All’orizzonte c’è un nuovo giorno" e "quando l’alba finalmente arriverà, sarà per merito di donne eccezionali, alcune delle quali sono in questa stanza, e di alcuni uomini fenomenali, che lottano duramente per diventare i leader che ci porteranno verso un tempo in cui nessuno debba più trovarsi a dire “Me Too”".

Epica.

 

Laura Dern’s speech 

Laura Dern vince il premio come miglior attrice non protagonista per una miniserie o film per la televisione.

"A molti di noi è stato insegnato a non parlare a vanvera. Era una cultura del silenzio e ciò era normale. Esorto tutti noi a sostenere non solo i sopravvissuti e tutti gli altri che hanno il coraggio di dire la loro verità, ma anche di promuovere la giustizia riparatoria" - ha detto - "Dobbiamo insegnare ai nostri figli che parlare senza temere conseguenze è la nuova stella polare della nostra società".

 

Time’s UP

Prima uscita pubblica del movimento Time’s UP.

Il progetto, partito con una lettera aperta sul New York Times e sostenuto da quasi tutte le attrici di Hollywood, da Meryl Streep a Natalie Portman, da Reese Witherspoon a Ashley Judd, è volto a sostenere psicologicamente ed economicamente le vittime di abusi sul lavoro che non possono permettersi le spese legali.

Domenica sera i soldi raccolti erano già 15 milioni.

 

Best dressed

Tutte le donne, e molti uomini, vestiti in nero, colore simbolo del sostegno al movimento #metoo e di protesta dopo l’esplosione dello scandalo sulle molestie iniziato con Harvey Weinstein.

Chi pensava che questa scelta avrebbe donato estrema eleganza alle star di Hollywood? Probabilmente tutti i fans di quel capo versatile e potente che è il little black dress.

Tra le più cool e raffinate segnaliamo Alicia Vikander in Louis Vuitton, Millie Bobby Brown in Calvin Klein, Claire Foy in Stella McCartney e Saoirse Ronan in Atelier Versace.

 

The Winners

Non solo attivismo durante questi Golden Globe, ma anche tanti premi.

La Hollywood Foreign Press Association ha votato come Miglior Film Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, la pellicola scritta e diretta da Martin McDonagh che vince anche come migliore sceneggiatura e grazie alla quale Sam Rockwell è il miglior attore non protagonista e Frances McDormand, vestendo i panni di una madre alla ricerca dell’assassino della figlia, si aggiudica il premio per la migliore attrice. 

Nicole Kidman, Laura Dern e AlexanderSkarsgård aggiungono statuette all’ovunque premiatissimo Big Little Lies; mentre per la categoria comedy trionfa la deliziosa serie The Marvellous Mrs Maisel.

Se volete conoscere la lista completa dei vincitori, la leggete qui di seguito.

 

Cinema 

Best motion picture, drama: Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

Best motion picture, musical or comedy: Lady Bird

Best performance by an actress in a motion picture, drama: Frances McDormand, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

Best performance by an actress in a motion picture, drama: Frances McDormand, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

Best performance by an actor in a motion picture, drama: Gary Oldman, Darkest Hour

Best performance by an actress in a motion picture, musical or comedy: Saoirse Ronan, Lady Bird

Best director, motion picture: Guillermo del Toro, The Shape of Water

Best performance by an actor in a motion picture, musical or comedy: James Franco, The Disaster Artist

Best performance by an actress in a supporting role in any motion picture: Allison Janney, I, Tonya

Best performance by an actor in a supporting role in any motion picture: Sam Rockwell, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

Best screenplay, motion picture: Martin McDonagh, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

Best motion picture, animated: Coco

Best motion picture, foreign language: In the Fade

Best original score, motion picture: Alexandre Desplat, The Shape of Water

Best original song, motion picture: This Is Me — The Greatest Showman

 

Tv

Best television series, drama: The Handmaid’s Tale, Hulu

Best television series, musical or comedy: The Marvelous Mrs. Maisel, Amazon

Best television limited series or motion picture made for television: Big Little Lies, HBO

Best performance by an actress in a television series, drama: Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale

Best performance by an actor in a television series, drama: Sterling K. Brown, This Is Us

Best performance by an actress in a television series, musical or comedy: Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel

Best performance by an actor in a television series, musical or comedy: Aziz Ansari, Master of None

Best performance by an actress in a limited series or motion picture made for television: Nicole Kidman, Big Little Lies

Best performance by an actor in a limited series or motion picture made for television: Ewan McGregor, Fargo

Best performance by an actress in a supporting role in a series, limited series or motion picture made for television: Laura Dern, Big Little Lies

Best performance by an actor in a supporting role in a series, limited series or motion picture made for television: Alexander Skarsgard, Big Little Lies