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Anche questa volta Kanye West ci ha visto lungo

La scelta di pubblicare Donda 2 solo sullo Stem Player e la sfida all'industria

Anche questa volta Kanye West ci ha visto lungo  La scelta di pubblicare Donda 2 solo sullo Stem Player e la sfida all'industria

L'uscita di Donda 2, il nuovo album di Kanye West, è probabilmente una delle migliori strategie Direct-To-Consumer degli ultimi tempi. Attraverso Stem Player, la piattaforma lanciata lo scorso agosto da Yeezy Tech e Kano Computing, Ye ha guadagnato più di 2 milioni di dollari in sole 24 ore dall'annuncio. Una mossa che nasce dalla sua rottura verso i grandi colossi musicali (Spotify, Apple ecc..), dove, secondo Kanye, gli artisti guadagnerebbero “solo il 12%” della loro musica prodotta. West lo ha definito un "sistema oppressivo" e che va totalmente a discapito degli artisti, tanto da portarlo a rifiutare un accordo da 100 milioni di dollari con Apple. La mossa del lancio del suo Stem Player, non solo è vincente a livello economico (il 100% delle revenue nelle sue tasche), ma gli permette di creare una community sempre più affascinata e legata al suo nome.

Nonostante nei prossimi mesi Donda 2 potrebbe comunque vedere la luce anche sulle piattaforme streaming, per il momento Kanye ha fondato tutta la sua strategia in un funnel internalizzato al 100%. In questo modo è riuscito a canalizzare tutti quei fan che, ascoltando il suo nuovo album, guardando i party per il lancio del disco o acquistando il suo merch supportano la causa del loro artista preferito. L’aura che Kanye ha formato attorno alla sua persona e al suo brand è una lezione pura di marketing moderno in cui la release esclusiva di Donda 2 su Stem - ricordiamo che l’apparecchio costa 200 dollari - è l’esempio perfetto di cosa voglia dire fare storytelling, oggi. 

Che sia su Instagram o fuori dalle piattaforme social, Kanye West non ha mai avuto paura di osare o di fare scelte fuori dalla norma, spesso difficili da comprendere anche per noi spettatori del suo show personale. Per chi ascolta musica, chi ha un abbonamento su Apple Music o Spotify, avere un disco a disposizione immediatamente dopo la sua release è ormai considerata la normalità, una prassi che nessuno dovrebbe mai toglierci. Ma è giusto? Se un artista egomaniaco come West ha scelto di andare controcorrente privandosi di probabili record di streaming o riconoscimenti, allora la battaglia potrebbe essere ben più profonda del nostro rapporto con lo smartphone e le AirPods che usiamo per ascoltare la musica. «Ricordatevi che non state spendendo 200$ solo per un disco» ha detto Alex Klein, CEO di Kano, a GQ. «Li state spendendo anche per diventare parte di una community che vuole cambiare la tecnologia e la musica in meglio».

Anche la dimensione ridotta dello Stem ha il suo peso. Il rapper di Chicago, assieme a Klein, ha studiato il tutto per renderlo un prodotto indispensabile e comodo per la vita quotidiana, come il cellulare. Ma una domanda diviene lecita: serve davvero un altro oggetto tech per combattere il monopolio dei colossi musicali? Il concetto alla base della strategia di Donda 2 riassume la creator economy dove la proprietà dei propri contenuti vale più di ogni ritorno economico. E Kanye, da tempo impegnato anche nella battaglia per riacquistare parte del suo catalogo musicale, sta mostrando di non riuscire ad essere vincolato da alcun accordo. La sua creatività, a livello musicale e di business, è qualcosa che ci sorprende ogni giorno e lascia sempre una lezione da cui imparare. Avrà anche messo in conto che gli ascolti saranno ridotti o che non sarà elegibile per alcun riconoscimento, ma non gli interessa più di tanto. È la sua ideologia di indipendenza e di costante lotta a guidarlo in tutto quello che fa, nel bene e nel male. 

L’uscita del suo documentario “jeen-yush” su Netflix in tre parti arriva, probabilmente, al momento giusto per capire chi è davvero Kanye West: un visionario indomabile e senza regole. Forse, anche questa volta, si tratta di un grande bluff per attirare le attenzioni e poi tornare alla normalità. Nel 2016, per l’uscita di The Life Of Pablo, disse che “mai, mai e poi mai” lo avrebbe pubblicato su Apple, Spotify o altre piattaforme esterne a Tidal, che possedeva l’esclusiva. Il primo aprile dello stesso anno venne rilasciato anche lì. Lo stesso sarà per Donda 2?