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Meta è stata denunciata dagli Stati Uniti per danni ai giovani

L'accusa segue una numerosa lista di cause contro le pratiche marketing di Facebook e Instagram

Meta è stata denunciata dagli Stati Uniti per danni ai giovani  L'accusa segue una numerosa lista di cause contro le pratiche marketing di Facebook e Instagram

Più di trenta stati nel Nord America hanno denunciato Meta Platforms Inc. sostenendo che Instagram e Facebook sfruttino i giovani per profitto. Mentre la causa è stata intentata martedì in California, Meta ha dichiarato il proprio impegno per la sicurezza degli adolescenti online, avendo implementato nuovi strumenti a supporto dei nuclei familiari. La prima volta che un’accusa del genere è stata sollevata, riporta BoF, è stato nel 2021, quando un’ex impiegata Meta ha divulgato dei documenti rivelatori sulle operazioni interne dell’azienda. Già allora, Frances Haugen aveva dichiarato che la compagnia era a conoscenza delle pratiche improprie che utilizzava per fare leva sugli utenti più giovani e sensibili al fine di guadagno. Uno studio di Meta, secondo quanto condiviso da Haugen, dimostrava che numerose adolescenti attive su Instagram soffrivano di critici problemi di ansia e depressione riguardo l’immagine del proprio corpo. La testimonianza di Frances Haugen è stata usata dal Congresso per presentare la nuova causa contro Meta. 

Gli studi che indicano i social media come una delle principali cause di depressione e ansia tra gli adolescenti sono numerosi. Secondo quanto riportato dal Child Mind Institute, dal 2007, anno dell’introduzione degli smartphone, al 2015, i sintomi di depressione tra i giovani hanno avuto un picco e le visite per i centri di consulenza psicologica per studenti e universitari sono cresciute del 30%, continuando ad aumentare durante la pandemia. Nel 2017, uno studio ha dimostrato che i livelli di depressione tra i ragazzi tra i 14 e i 18 anni sono cresciuti del 33% tra il 2010 e il 2015, e che nello stesso periodo il tasso di suicidio tra le ragazze è aumentato del 65%. Meta, Snap, TikTok e Google sono al centro di diverse azioni legali che denunciano i social media come motivi principali dei problemi di ansia e di depressione tra i giovani, come anche dei disordini alimentari e dei disturbi del sonno. Tutte le piattaforme hanno dichiarato di stare offrendo sempre più risorse a favore delle famiglie, in modo che i genitori possano regolare l’utilizzo dei social dei propri figli, mentre Meta si è difesa in merito all’ultima denuncia. «Siamo delusi dal fatto che, invece di lavorare in modo produttivo con le aziende del settore per creare standard chiari e adeguati all'età per le numerose applicazioni utilizzate dagli adolescenti, i procuratori generali abbiano scelto questa strada,» ha dichiarato l’azienda. 

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L’ultima causa intentata da alcuni Paesi degli Stati Uniti sostiene che Meta abbia sottovalutato gli effetti delle proprie piattaforme sui giovani, malgrado i risultati allarmanti dei propri studi. Uno degli esempi forniti suggerisce che Facebook, nonostante vieti l’iscrizione ai minori di 13 anni senza il consenso dei genitori, ottiene informazioni personali di utenti sotto il limite di età facendo persino uso di immagini di giovani che usano i social nelle proprie campagne pubblicitarie. L’azione legale cita anche le pagine delle compagnie di giocattoli presenti sulle piattaforme di Meta, tra cui Hot Wheels e Lego. Ciò che è stato richiesto dalle parti che hanno mosso l’accusa sono l’aggiunta di leggi a protezione del consumatore e l’imposizione di multe all’azienda per aver violato le leggi federali.