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Quanto vale la discografia del vostro artista preferito?

Per Katy Perry 225 milioni di dollari

Quanto vale la discografia del vostro artista preferito? Per Katy Perry 225 milioni di dollari

Quello di Katy Perry è stato il più recente caso di un artista musicale che vende il proprio catalogo discografico - per una cifra che si aggira intorno ai 225 milioni di dollari. La sua discografia è ora nelle mani di Litmus Music, la società che ha da poco acquisito i diritti musicali di Benny Blanco, che ora possiede album come One Of The Boys, Teenage Dream, PRISM, Witness e Smile. La scelta di Katy Perry, che può sembrare “folle”, esattamente come la cifra da lei incassata, non è poi così sbalorditiva. Fino a ora, infatti, tantissimi artisti hanno deciso di cedere i diritti della loro musica: nella lista troviamo i nomi più disparati, da Tina Turner, Neil Young, Bruce Springsteen a Sting passando per i casi in cui tale questione diventa un vero e proprio family business, come nel caso degli eredi di David Bowie. Anche entrambi i Justin, sia Timberlake e Bieber, hanno deciso di farlo. Il primo lo scorso anno ha incassato circa 100 milioni di dollari cedendo alcune tra le sue hit più memorabili, come “Cry Me a River”, “SexyBack” e “Can’t Stop the Feeling”. Il secondo, invece, ha raddoppiato la cifra del suo omonimo, posizionandosi così sotto di qualche milione a Katy Perry. 

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Non deve essere facile cedere il proprio lavoro artistico così, senza rimpianti e con il mero scopo di trovarsi nelle mani milioni e milioni, così come non è semplice per chi investe così tanti soldi rischiare di fare un investimento che non generi profitto, ma se ormai questa è diventata una pratica molto diffusa, le ragioni sono più che valide. Dal punto di vista degli artisti, un corposo incasso garantisce maggiori sicurezze nell’immediato e, perché no, di godersi in maniera più agiata il proprio buon retiro. Nel caso dei più giovani, che spesso grazie al loro spending power si ritrovano con più business già avviati, questa vendita può permettere loro di spostare del denaro su altri affari, o semplicemente di accantonare gli stress della carriera musicale per concentrarsi su altro. A quanto pare, infatti, Katy Perry si sarebbe rimessa in gioco a livello professionale, allontanandosi ancora di più dalla sua carriera da artista per concentrarsi sul ruolo di giudice di American Idol. È importante menzionare anche l’esempio di Sting, che ha deciso di investire proprio nel nostro Paese, diventando proprietario della tenuta Il Palagio, un’immensa villa sita tra le colline Toscane. Dal punto di vista dell’azienda, queste operazioni in uscita sono fatte con l’obiettivo di guadagnare ogni centesimo dalle royalty che non sono più nelle mani dell’artista.

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Questa tipologia di operazioni può inoltre diventare sempre più diffusa, e gli artisti possono diventare davvero tanto appetibili per aziende come Litmus Music e Hipgnosis Songs Capital. Proprio con la recentissima divulgazione della tracklist del videogioco EA Sports FC 24 abbiamo potuto notare quanto il settore videoludico possa aprirsi maggiormente ad includere nelle proprie colonne sonore artisti del calibro e del genere di Kendrick Lamar, Baby Keem, Central Cee, Karol G, Stormzy, J.Cole, Jack Harlow o chi altro. Tutto ciò, se consideriamo anche che un GTA VI potrebbe essere all’orizzonte in un futuro più o meno prossimo, possiamo pensare a un’accelerata dell’acquisto dei cataloghi musicali da parte di aziende che, poi, venderebbero parte di essi a case di produzione come la Rockstar. Oppure, immaginate quanto una ristampa di Blonde di Frank Ocean, sempre sotto la giurisdizione di queste aziende, potrebbe fruttare. Tante domande, ancora poche risposte, ma si tratta di un ambito indubbiamente in grande fermento.