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Come Driade ha rinnovato il suo laboratorio estetico

Driade svela in anteprima la sua capsule collection alla Milano Design Week 2022

Come Driade ha rinnovato il suo laboratorio estetico Driade svela in anteprima la sua capsule collection alla Milano Design Week 2022
Fotografo
Iacopo Barattieri

Driade porta il nome mitologico delle ninfe degli alberi, note per la loro natura curiosa e incredibilmente dinamica. È un’azienda - sarebbe più consono parlare di un’attitudine al viaggio e alla scoperta del design - fondata nel 1968 da Enrico Astori, da sua moglie Adelaide Acerbi e dalla sorella Antonia Astori. Se la maggior parte delle aziende specializzate nel design hanno basato la loro linea editoriale e produttiva su scelte marcatamente omogenee e uniformi, Driade si è distinta per il suo approccio aperto alla ricerca dei contrasti, delle contraddizioni e della pluralità di visioni. Driade ha inaugurato così una vera e propria stagione polifonica nel campo del design, fatta anche di voci fuori dal coro, comunicazione out of the box e feste indimenticabili.

Creare un laboratorio estetico alla continua ricerca della bellezza vuol dire rendersi permeabile ai segnali apparentemente insensati provenienti dall’esterno. Sono necessarie predisposizione all’ascolto e una sensibilità in grado di tradurre i segni in creazioni quotidiane iconiche. E, nel perseguire con coerenza un progetto d’innovazione continua, Driade è arrivata a costruire una vera e propria arte dell’abitare animata dalla contaminazione di linguaggi e talenti diversi. Contaminazione che è al centro della Milano Design Week 2022, scenario in cui Driade è protagonista dal 7 al 12 giugno in Triennale Milano. Driade on Stage ha scelto il Teatro come location e metafora della sovrapposizione tra mondo del design, dell’intrattenimento e dell’arte. «La sperimentazione, l’esplorazione di mondi diversi, l’attenzione verso altri linguaggi e culture dalle quali attingere idee e nuove energie, fanno parte del DNA di Driade ed è ciò che permette al brand, che ha superato i 50 anni di vita, di innovarsi continuamente rimanendo sempre comunque fedele a sé stesso» ha dichiarato Marco Pozzo, Amministratore Delegato di Driade. È uno dei motivi per cui Driade ha puntato sull’ideazione di capsule collections, sullo sviluppo di nuovi prodotti o sulle riedizioni di pezzi iconici che hanno reso celebre il marchio e il suo heritage. E lo fa attingendo alla linfa vitale dei fenomeni pop, calandoli in una narrazione personale e trasversale da sempre sorprendentemente inclusiva.

«Non considerandomi un purista, io credo che la vera creatività nasca dall’interazione tra discipline diverse. A questo proposito, ho sempre amato circondarmi di amici attori, musicisti, stilisti e artisti per avere un punto di vista sempre diverso sul mondo» ha dichiarato l'art director Fabio Novembre. A tale scopo sono stati chiamati a collaborare quattro personalità completamente differenti tra loro, provenienti peraltro da diversi ambiti. Fedele al design del laboratorio estetico, Driade ha chiamato quattro amici - eccellenze nei rispettivi settori di riferimento - per dare vita ad una performance artistica assolutamente imprevedibile. Il fashion designer Marcelo Burlon ha progettato Edaird, uno specchio dal sapore tribale fra terra e cielo argentini. Il trapper Sfera Ebbasta ha personalizzato Cocky, una chaise longue sopra le righe che può solo volare alto. L'arazzo PiùDiUno, la sintesi perfetta fra ricerca e azione come omaggio alla street art, è stato disegnato da Omar Hassan. E infine, per celebrare il mondo del gaming, il content creator Pow3r ha disegnato il pouf Arcad3. Giovedì 9 giugno alle ore 18, la design collection, sviluppata da Novembre Studio e di cui l’agenzia digital Luther Dsgn ha curato identità visiva e strategie di comunicazione, è presentata direttamente dalla voce dei suoi protagonisti: un evento speciale nel Teatro di Triennale Milano – con talk e cocktail a seguire – che vede Driade davvero "on stage". Fabio Novembre dialoga con Marcelo Burlon, Omar Hassan e Pow3r per raccontare come i talent vivono la loro vita sotto i riflettori Un evento speciale in Triennale Teatro - con talk e cocktail a seguire - che vede Driade davvero "on stage".