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L'età media del cliente di Shein è 35 anni

Quando l'età non rende più saggi

L'età media del cliente di Shein è 35 anni Quando l'età non rende più saggi

I punti di forza che hanno portato Shein a essere uno dei brand più apprezzati del momento sono i prezzi bassi e la scelta virtualmente infinita di prodotti da acquistare, che spazia dagli abiti da sera ai costumi da bagno coprendo ogni opzione nel mezzo. Ora il modello di business di Shein è molto efficiente e profittevole ma anche molto inquinante - tanto che le emissioni dell'azienda e dell'intero sistema del fast fashion vengono spesso attribuite al consumismo selvaggio della Gen Z. Ma non è proprio così: dal una ricerca di UBS Securities emerge che il cliente medio di Shein è di sesso femminile, ha in media 35 anni e che il suo salario annuo si aggira attorno ai $65.000. Inoltre, spende circa $100 al mese in abbigliamento femminile, una cifra che supera del 60% la spesa media della popolazione del Paese. In aggiunta, chi è solito acquistare articoli di Shein dedica più tempo allo shopping rispetto a quanto facciano gli statunitensi di genere femminile, sia online che in store. La colpa è dunque dei Millennial, non della Gen Z, che finanzia coi propri soldi gli enormi introiti di Shein: stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, il marchio ha chiuso il 2023 con ben $23 miliardi di entrate, un dato che ha suscitato l'interesse della joint cinese della banca d'investimento UBS ad investigare attentamente sulle abitudini dei suoi consumatori. 

@nssmagazine Abbiamo intervistato alcune persone che attendevano in fila al nuovo pop-up Shein, facendo loro domande sulle proprie abitudini di acquisto e sulla sostenibilità del fast fashion (che non è sostenibile). Ecco cosa ci hanno detto. #shein #fastfashion #sostenibilità #sustainability #sustainablefashion #milano #popupshop #store #fashion #milan New Person, Same Old Mistakes - Tame Impala

UBS Securities, stando a quanto pubblicato anche sul Business Insider, per raccogliere questi dati ha analizzato le abitudini di ben 684 clienti: il 30% di questi ha affermato di prediligere l'acquisto su Shein in quanto reputa l'estetica dei capi più importante rispetto al comfort e alla sostenibilità. Lo stesso 30% ha aggiunto che gli store in cui preferisce acquistare, oltre allo stesso Shein, sono Amazon, Walmart, Target e T.J. Maxx. Paradossalmente, i dati raccolti da UBS Securities attestano che, chi è solito acquistare su Shein, differisce dall'acquirente medio statunitense in quanto più sensibile nei confronti del tema della sostenibilità: il 42% dei consumatori dell'abbigliamento negli Stati Uniti non considera le tematiche ambientali, sociali ed etiche al momento dell'acquisto. Nonostante ciò, i dati raccolti da UBS Securities non possono distogliere l'attenzione dalle ultime spiacevoli vicende che hanno ridotto ai minimi termini la reputazione di Shein, dalla violazione dei minimi salariali all'interno delle fabbriche situate a Guangzhou e in altre aree della Cina allo smaltimento illegale di milioni di capi invenduti nel diserto cileno. La banca d'investimento ha concluso la ricerca riportando nuovi dati che fanno presagire come il successo di Shein non si arresterà, soprattutto nel breve termine: negli Stati Uniti è il brand più cercato su Google e su TikTok ha più follower di ogni altro marchio d'abbigliamento.