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Cosa sta succedendo da H&M?

Tra l'arrivo di un nuovo CEO e la chiusura di tantissimi store

Cosa sta succedendo da H&M? Tra l'arrivo di un nuovo CEO e la chiusura di tantissimi store

È un periodo di grandi cambiamenti per H&M: le recenti decisioni del colosso svedese fanno intendere che all'orizzonte ci sia l'introduzione di una nuova linea strategica che andrà a stravolgere numerosi aspetti operativi. Solamente qualche giorno fa, l'azienda ha ufficializzato la scelta di chiudere il 20% degli store in Spagna, Paese d'origine di Zara e competitor numero uno di H&M. Una decisione che avrà fatto felici, seppure in piccola parte, i detrattori del fast fashion che auspicano che anche un player come H&M possa muoversi verso scelte aziendali più green, ha invece provocato la rabbia dei 588 dipendenti licenziati. Il marchio ha giustificato la propria decisione sostenendo che la priorità aziendale in questo momento è quella di avere meno store (da 133 diventano ufficialmente 105) distribuiti in punti strategici del Paese. L'intenzione è quella di allinearsi alle scelte aziendali di altri grandi marchi di tutto il mondo, che specialmente nel periodo post-pandemico hanno chiuso tanti punti vendita; al contempo, i flagship store che godono di un maggiore appeal dovranno funzionare come centri logistici e di stoccaggio per l'e-commerce. La chiusura degli store spagnoli coincide con una grossa novità: il rilancio di Cheap Monday, di proprietà del gruppo scandinavo. Il brand ha conosciuto il suo momento di massima espressione alla fine degli anni Duemila, guadagnando popolarità per i suoi skinny jeans simili a quelli indossati dai frontman delle band indie rock.

Il riavvio di Cheap Monday potrebbe giustificare la chiusura dei numerosi negozi H&M, e rappresentare una strategia alternativa per il gruppo, pronto a soddisfare i rumors sul ritorno degli skinny jeans proprio attraverso il rilancio del brand indie sleaze - resta la curiosità di sapere quale sarà il nuovo price point dei prodotti del marchio. L'ultimo aggiornamento riguarda invece un cambio al vertice del gruppo: a causa dei conti insoddisfacenti nell'ultimo anno fiscale, la CEO e presidente Helena Helmersson si è dimessa ed è stata sostituita da Daniel Ervér. Quest'ultimo, tramite una nota, ha annunciato che: «Il nostro obiettivo è offrire ai clienti la miglior combinazione di qualità, prezzo e sostenibilità in un ambiente di shopping attraente». Si tratta di una sfida ardua per il brand, che non solo osserva attentamente la crescente affermazione dello status del concorrente Shein, ma che negli ultimi mesi ha anche notato un notevole interesse da parte dei consumatori nei confronti dei prodotti di fascia più alta. Ciò significa che H&M, sotto la nuova direzione di Ervér, dovrà capire come rendere i prodotti di fascia più bassa (quelli che praticamente chiunque può permettersi) più appealing e come posizionare la fascia di prodotti premium sul mercato.