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È la stagione del #bobdylancore

Qualunque cosa la Gen Z scopra, diventa un trend su TikTok

È la stagione del #bobdylancore Qualunque cosa la Gen Z scopra, diventa un trend su TikTok

Durante il gelido inverno newyorkese del 1963 il fotografo Don Hunstein si recò al Village, precisamente al terzo piano del 161 West 4Th Street, per scattare alcune istantanee ad un giovane artista, giunto solamente due anni prima dal Minnesota, che si stava affermando come la nuova voce del folk americano; Bob Dylan. Come raccontò lo stesso Hunstein al New York Times dopo aver scattato alcune foto all’interno dell’appartamento con la compagna Suze Rotolo non era ancora soddisfatto, così decise di farli scendere in strada. «Fuori faceva freddo», ricorda Suze Rotolo nella sua biografia A Freewheelin' Time. «In alcune riprese è ovvio che stavamo congelando; certamente Bob lo era, con quella giacca leggera. Ma l’immagine era tutto». Ciò che Hunstein riuscì a comunicare con quegli scatti in Jones Street, con i due che camminavano attaccati, le mani di lui profondamente sepolte nelle tasche e le spalle curve come a difendersi dal gelo, determinò l’inizio di un periodo storico che avrebbe cambiato per sempre la cultura e l’estetica dell’America dei primi anni 60. Se negli anni, molteplici fan si sono recati in Jones Street per replicarne la posa ed alcuni registi come Cameron Crowe abbiano richiesto ai propri attori di emularne i movimenti come nel caso di Vanilla Sky, era impensabile che nel 2023 tale foto diventasse talmente virale da emularne movimenti ed estetica, tanto da diventare un trend su TikTok, #bobdylancore, in cui si vedono adolescenti camminare per le strade, curvi in giacche sottili e guardare pensierosi a terra mentre in sottofondo viene riprodotta Don't Think Twice, It’ All Right, che al momento vanta 11.7 milioni di visualizzazioni.

@austin_lowen so bob dylan of us #fashion #bobdylan #bobdylancore #vintage #thrifted #mensfashion Don't Think Twice, It's All Right - Bob Dylan

Nella conformazione di quella specifica foto erano stati riassunti tutti gli ideali che lì a poco avrebbero portato la stragrande maggioranza della popolazione a manifestare per le proprie idee e diritti innalzando la figura di Dylan come proprio Profeta. Fu più che una bella foto: «Forse nessuno avrebbe mai capito di cosa trattavano quelle canzoni se non ci fosse stata la copertina», disse Rotolo. La cover che li mostrava rannicchiati insieme mentre camminano al freddo di New York, rifletteva le idee insite nei testi e nel suono di Dylan – un movimento urgente verso la pace e l’amore e lontano dalla guerra e dai conflitti. Il significato dell'album e delle canzoni diventano più chiari e l'immagine esalta il messaggio di Dylan dando all'ascoltatore una percezione visiva dello scrittore in pace con sé stesso. Come illustrato nel reportage della giornalista di Rolling Stone US Angie Martoccio, si po’ dire che il Bob Dylan Core abbia avuto la sua genesi già a partire dal gennaio del 2023 grazie al primo video, diventato successivamente virale, creato da Andrew Clark, Programmatic Advertising Manager per OMD USA, che ha raccontato come facendosi riprendere semplicemente dalla propria ragazza mentre camminava per Brooklyn con una giacca leggera per l’inverno, gli sia venuto in mente di associare la sua immagine a quella di Bob Dylan nell’artwork di The Freewhelin’ Bob Dylan. «Penso che il motivo per cui è esploso è che è essenzialmente una piccola cosa coreografica», dice Clark a Rolling Stone. «Sai come le persone ricreano una danza su TikTok? Ti metti le mani in tasca, qualcuno ti filma mentre cammini e può farti camminare verso la telecamera o fare un po' di carrellata. Questo è parte del motivo per cui è stato così replicato».

La tendenza ora si è estesa ben oltre l’utilizzo della famosa giacca di pelle scamosciata del cantautore, tanto che l’undici novembre nel campus dell’Emerson College di Boston si è tenuta una festa proprio a tema Bob Dylan Core.  «Qualcuno nella mia sezione commenti mi ha chiesto dove poteva trovare una giacca in stile Bob Dylan, e ho pensato che fosse semplicemente divertente perché non esiste una cosa del genere», dice il 25enne Aidan Hull a Rolling Stone. «Una giacca che non è abbastanza calda è una giacca tipo Bob Dylan». Ma ciò si può ridurre unicamente ad un’analisi prettamente estetica?

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Come spiega lo stesso Andrew Clark su Linkedin, il suo obiettivo era quello di provare a congiungere alcuni elementi iconici ed estetici della figura di Bob Dylan mostrandoli con un linguaggio che fosse comprensibile anche per la Gen Z. Facendo si che il cantautore potesse diventare conseguentemente virale e soprattutto conosciuto anche per le generazioni future. La viralità di un elemento, o di una situazione artistica, si rispecchia profondamente con i bisogni della società e non è affatto casuale che un’artista che negli anni ha forgiato la propria immagine attraverso una poetica fortemente identitaria e con uno stile unico venga in aiuto ad una generazione che vede ad oggi i propri obiettivi come un miraggio. La precarietà lavorativa e sociale, il pullulare sempre più costante di molteplici conflitti, avvicinano sempre di più la generazione Z a ciò che Bob Dylan recitava nella sue canzoni e non è casuale che ascoltando brani come It’s All Right, Ma (I’m Only Bleeding) ci si possa sentire perfettamente in connessione con lui: «Advertising signs that con you/Into thinking you're the one/That can do what's never been done/That can win/ what's never been won/Meantime life outside goes on/All around you». 

@attenbreg

Classic emerson college

Don't Think Twice, It's All Right - Bob Dylan

Nel tempo la sua visione estetica, mostrata abilmente un bellissimo articolo di GQ dedicatogli per la vittoria del Premio Nobel per la Letteratura, e rappresentata nei documentari realizzati da Martin Scorsese, No Direction Home e Rolling Thunder Revue, e nel film I’m not There di Todd Haynes, si è sempre più congiunta con la contemporaneità permettendo alla generazione corrente di poterlo scoprire anche attraverso dei meme, come nel caso di Bob Dylan Core. Nei prossimi mesi inizieranno le riprese di A Complete Uknown, che vedranno Timothe Chalamet, non a caso star generazionale, vestire i panni di Mr Tambourine nel passaggio fondamentale e traumatico che lo portò ad abbondare gli abiti del menestrello folk verso un suono più elettrico e esacerbante. Chissà se alla sua uscita Bob Dylan sarà entrato di diritto tra gli ascolti della Gen Z.