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Il nuovo Bonus Réparation della Francia rimborsa chi ripara i propri vestiti

A partire da ottobre, chi porta capi e scarpe da sarto e calzolaio potrà ottenere bonus fino a 25 euro

Il nuovo Bonus Réparation della Francia rimborsa chi ripara i propri vestiti  A partire da ottobre, chi porta capi e scarpe da sarto e calzolaio potrà ottenere bonus fino a 25 euro

Con lo scopo di ridurre gli sprechi e l’aggravarsi della situazione delle discariche francesi, dove ogni anno finiscono circa 700mila tonnellate di vestiti, la ministra dell’Ecologia dello stato Bérangère Couillard ha istituito un programma che a partire dal prossimo ottobre incentiverà cittadini e negozi alla riparazione dei capi d'abbigliamento. Il Bonus Réparation permetterà a chi usufruisce del servizio di un calzolaio o di un sarto di recuperare fino a 25 euro sulla propria spesa, aggiungendosi, assieme al recente vieto di sacchetti in plastica e confezioni monouso nei supermercati, alle numerose iniziative supportate dallo stato a sostenimento della legge anti-spreco introdotta in Francia nel 2020. 

Per pubblicizzare il Bonus Réparation è stata lanciata una pubblicità informativa sulla riduzione degli sprechi, sul riciclaggio e sul riutilizzo, mentre per il debutto di questa iniziativa il governo ha stanziato un fondo da 154 milioni di euro che verranno distribuiti nel corso dei prossimi cinque anni. Per aderire al Bonus Réparation, calzolai e sarti potranno accedere alla piattaforma Refashion, nata con lo scopo di rendere l’economia tessile più sostenibile, ed ottenere un bollino per segnalare la propria adesione al progetto. Per adesso, sono stati resi noti il valore di un rimborso per la riparazione di un paio di tacchi, 7 euro, e per quello di una cerniera, fino a 8 euro. Secondo la direttrice dell’azienda Refashion, che secondo il proprio motto ha l’obbiettivo ambizioso di rendere la filiera tessile francese circolare al 100%, questo bonus rappresenta uno sforzo notevole per la sensibilizzazione dei consumatori ad una moda responsabile. «Per affrontare la sfida dell’emergenza climatica, l’intero settore ha messo e dovrà mettere in atto una serie di azioni su larga scala: il bonus è una di queste,» ha spiegato a Repubblica Maud Hardy. «Sensibilizzare i consumatori alla necessità di una moda più responsabile, evitare gli sprechi, prendersi più cura dei vestiti e ripristinare il prestigio del gesto della riparazione sono innegabilmente i mattoni per la costruzione di una strada per un consumo più responsabile».