Vedi tutti

Oscar 2018: ecco tutto quello che dovete sapere

Dai vincitori alle star meglio vestite sul red carpet

Oscar 2018: ecco tutto quello che dovete sapere Dai vincitori alle star meglio vestite sul red carpet

La notte fra domenica e lunedì al Dolby Theatre di Los Angeles è andata in scena la novantesima edizione degli Oscar.

L’evento, presentato ancora una volta da Jimmy Kimmel, ha visto il trionfo con 4 statuette del regista messicano  Guillermo del Toro per il poetico “The shape of water”, decretato miglior film dell’anno.

Ecco tutto quello che dovete sapere sulla cerimonia.

 

Jimmy Kimmel’s opening monologue

 

Bis per Jimmy Kimmel che, dopo l’edizione dello scorso anno, presenta anche questa novantesima cerimonia degli Oscar.

Apertura vintage in bianco e nero, voce stentorea stile radiogiornali:

"Un grande onore essere qui. Lo scorso anno mi hanno chiesto se volevo fare una gag con i notai e io ho detto di no, così hanno scelto di fare un numero comico tutto loro". 

Immancabile il riferimento del presentatore alla clamorosa gaffe della scorsa notte degli Oscar, con lo scambio di buste e il premio per il miglior film al titolo sbagliato (cioè La La Land), che ha avvertito la platea:

"Quest'anno quando sentirete il vostro nome, aspettate un minuto prima di alzarvi".

Parlando della statuetta dell’Oscar, con un chiaro rimando al caso Weinstein, Kimmel ha detto:

"Oscar è un uomo molto rispettato a Hollywood, guardatelo, tiene le mani dove le si può vedere, non dice mai una parola fuori posto e, soprattutto, non ha il pene". 

Non sono mancate le gag con le star in sala, come l’incursione con tanto di snacks in un cinema vicino al Dolby Theatre o il premio per il discorso più breve. In palio una moto d’acqua, dal valore commerciale di 17.999 dollari, mostrata da Helen Mirren, poi vinta da Mark Bridges (Best costume design per “Phantom Thread”).

 

Frances McDormand’s acceptance speech

Frances McDormand's Oscar 2018 Acceptance Speech for Best Actress

""So, I think this is what Chloe Kim must have felt like after doing back to back 1080s in the Olympic half pipe, did you see that? Okay, that's what it feels like. I want to thank Martin McDonagh, look what you did.
 

Jennifer Lawrence e Jodie Foster in stampelle consegnano il premio come migliore attrice protagonista per “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri” alla strafavorita Frances McDormand che, emozionatissima, ringrazia il marito-regista Joel Coen e il figlio adottivo Pedro e poi si rivolge a tutte le donne in sala, esortandole ad alzarsi in piedi:

"Meryl se lo fai tu, lo faranno tutte".

La Streep alza, seguita a ruota da tutte le altre nominate a un Oscar, tra gli applausi, mentre Frances continua:

"Tutte abbiamo storie da raccontare e progetti da finanziare di cui parlare. Ma non stasera durante le feste. Chiamateci tra tre, quattro giorni, nei vostri uffici naturalmente. O venite nel nostro, come credete meglio, e vi diremo tutto. Ho due parole prima di lasciarvi stasera, signore e signori: 'Inclusion rider'!"

Inclusion rider” è una clausola, nota agli addetti ai lavori del cinema, che gli attori possono scegliere di inserire nei loro contratti per avere la garanzia che la troupe e il cast del film in cui reciteranno rispetti un certo livello di inclusività (cioè la presenza di donne, neri e altre persone appartenenti a gruppi solitamente sottorappresentati). 

 

Time's Up 

 

Nessuna protesta eclatante durante la cerimonia degli Oscar, la prima dopo lo scandalo Weinstein, ma solo un piccolo momento per non dimenticare.

Sul palco sono salite Anna Sciorra, Ashley Judd e Salma Hayek, tre tra le attrici che hanno accusato di molestie il produttore.

Augurandosi che i prossimi 90 anni possano essere di "diversità e uguaglianza" le star hanno sottolineato "molti hanno detto la loro verità e lentamente una nuova strada è emersa, nuove e differenti voci sono emerse che insieme finalmente possono dire Time's Up". 

 

The Winners

Gli Oscar per migliori attori sono andati a Frances McDormand per il suo ruolo di madre alla ricerca della verità sulla morte della figlia in Three Billboards Outside Ebbing, Missouri e a Gary Oldman per la magistrale interpretazione di Winston Churchill in Darkest Hour. E gli attori non protagonisti? Ancora una volta vince una statuetta Three Billboards Outside Ebbing, Missouri grazie a Sam Rockwell che dedica il premio al suo “vecchio amico Philip Seymour Hoffman”; mentre l’altro va ad Allison Janney, madre manipolatrice di Tonya, il film sulla pattinatrice Tonya Harding. 

Solo un vincitore per l’opera di Luca Guadagnino Call me by your name: lo sceneggiatore James Ivory, che ha 89 anni diventa l’unico a ricevere un Oscar non alla carriera.

I premi per la miglior regia e il miglior film sono andati a Guillermo Del Toro per The Shape of Water che ha ringraziato con queste parole:

"Sono un immigrato come Selma, come Gael, come il mio amico Alejandro. Credo che la cosa bella del nostro mestiere sia cancellare le linee nella sabbia e dobbiamo continuare a farlo nostante il mondo ci dica di tracciarle più a fondo. Sono felice che qualcuno abbia creduto nella storia d'amore tra un uomo anfibio e una donna muta. Come una volta James Cagney disse 'mia madre vi ringrazia, mio padre vi ringrazia e i miei fratelli e le mie sorelle vi ringraziano. Io vi ringrazio'". 

Una curiosità: Kobe Bryant aggiunge ai cinque anelli NBA un Oscar ottenuto grazie a “Dear basketball”, la lettera, poi trasformata in cartone, con cui salutava i compagni e i tifosi, annunciando il suo ritiro dall'attività agonistica e dichiarando il suo amore per il basket.

 

Best dressed

 

Questa volta le star, libere di indossare qualsiasi colore e non solo nero, hanno dato sfogo alla loro fantasia e hanno scelto tinte forti.

Dall’abito fucsia di Viola Davis al blu vibrante di Nicole Kidman e Jennifer Gardner, sul red carpet è apparso un arcobaleno di stoffe.

Gli outfits più belli?

Noi segnaliamo il bianco elegante di Margot Robbie in Chanel Couture e di Laura Dern in Calvin Klein by Appointment; il capo monospalla di Zendaya in Giambattista Valli; le paillettes luminosissime di Dior per Jennifer Lawrence; il raffinato rosa Calvin Klein by Appointment indossato da Saorse Ronan; l’abito giallo di Rodarte scelto da Greta Gerwig; Gal Gadot in Givenchy e Allison Williams in Armani Privé.