
MRACONIA reimmagina l’eredità balcanica attraverso una visione contemporanea Dove la memoria incontra la modernità: un’ode contemporanea all’anima balcanic
All’inizio di questo mese, Bucarest è diventata un crocevia di dialoghi creativi con l’inaugurazione di BALKAN, il nuovo brand fondato da Stefan Dragic e Vasilis Marlantis, che ha presentato la sua prima mostra, MRACONIA, presso la storica Casa Cina, già Casa Cesianu-Boerescu, in via Benjamin Franklin. Presentata nell’ambito della Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week SS26, MRACONIA ha segnato un momento decisivo per la scena culturale della città, intrecciando arte, moda e design in una meditazione coerente su eredità e modernità.
Il titolo dell’esposizione, che richiama la suggestiva regione del Danubio legata all’infanzia di Dragic, ha dato vita a una mostra multidimensionale che esplora le sfumature dell’identità balcanica attraverso una lente contemporanea. L’allestimento, ospitato in una villa neoclassica, offriva un contrappunto atmosferico al romanticismo oscuro e all’estetica underground dell’esposizione. Tra le mura patinate della Casa Cesianu-Boerescu, le eco del passato dialogavano con le sperimentazioni ardite di una nuova generazione, dando forma a un confronto tra la conservazione del patrimonio e la sua reinvenzione creativa.
L’approccio multidisciplinare della mostra ha unito moda, arte visiva, scultura e pittura, evidenziando la flessibilità dell’espressione culturale in una regione spesso definita dal peso della propria storia. Le collaborazioni con tre artisti di rilievo hanno sottolineato questa visione trasversale: Aurel Contras ha presentato una scultura in legno e bronzo che metteva in dialogo eredità materiale e simbolismo concettuale, creando un punto focale sul valore tangibile della tradizione. Le nature morte iperrealiste di Lucian Pruna hanno ampliato questa tematica attraverso un immaginario intriso di nostalgia, trasformando la memoria regionale in linguaggio visivo. Parallelamente, Korina Gallika, in dialogo con Dragic, ha disegnato motivi intricati per una serie di foulard in seta, reinterpretando i simboli balcanici in opere da indossare e dissolvendo i confini tra artigianato tessile e lusso contemporaneo.
Al centro della mostra si ergeva la Portal Bag, un nuovo accessorio ideato da Dragic per BALKAN e presentato in sette varianti cromatiche. Con la sua struttura metallica ispirata ai cancelli tradizionali romeni, l’opera sintetizzava l’idea chiave della mostra: trasformare l’eredità architettonica e simbolica in un oggetto funzionale e scultoreo al tempo stesso. Parte opera d’arte, parte prodotto di lusso, la Portal Bag incarnava la filosofia di BALKAN: reinterpretare l’identità regionale attraverso l’artigianato moderno.
Più che una semplice mostra, MRACONIA ha presentato BALKAN come una proposta culturale, un marchio che vive all’intersezione tra discipline, dove la moda diventa estensione dell’arte visiva e il design si fa narrazione. Le sue installazioni immersive, le opere pittoriche e i capi curati con attenzione hanno espresso una visione rinnovata della creatività balcanica contemporanea — una che onora la tradizione, ma rivendica una voce profondamente attuale.
In un Paese celebrato per la ricchezza delle proprie radici storiche, MRACONIA ha illuminato l’inquietudine creativa della giovane generazione romena: artisti e designer che non si accontentano di ereditare il passato, ma desiderano reinterpretarlo attraverso la sperimentazione e la contaminazione dei linguaggi. Unendo le sensibilità della moda e dell’arte contemporanea, Dragic e Marlantis non solo hanno ridefinito i confini delle loro discipline, ma hanno anche introdotto un nuovo linguaggio per l’identità culturale in evoluzione di Bucarest.



























































