Il Lucca Comics è sempre una garanzia Non solo per chi è appassionato di fumetti, ma anche per chi ci va per ammirare i tanti cosplayer

Non tutti sono pienamente consapevoli di quanto il Lucca Comics & Games sia cresciuto negli anni, a tal punto da diventare un punto di riferimento per gli appassionati di fumetti, giochi da tavolo, serie TV e in generale cultura pop, in Italia ma non solo. Qualche anno fa, la celebre rivista statunitense Variety ha scritto che l’evento — chiamato da quasi tutti semplicemente “Lucca Comics” — rappresenta il più grande raduno di nerd d’Europa. La manifestazione, infatti, è ormai considerata tra le più importanti al mondo nel settore dei fumetti, al pari di fiere come il Comiket di Tokyo o il Comic-Con di San Diego. Così, ogni anno, centinaia di migliaia di visitatori affollano per l’occasione le strade di Lucca, con non poco conseguenze per la città toscana, che conta poco meno di 90mila abitanti. In molti arrivano in città per vedere i numerosi cosplayer che girano per le strade, mentre altrettante persone partecipano al Lucca Comics seguendo gli eventi a pagamento all’interno dei vari padiglioni della manifestazione – di recente è stato reso pubblico il programma completo dell’edizione in arrivo, la cinquantanovesima, che come sempre si tiene l’ultimo weekend di ottobre. Dal punto di vista organizzativo, il Lucca Comics si sviluppa su una rete di spazi espositivi che combina palazzi storici del centro e padiglioni al chiuso. Tra questi, i più grandi sono quello incentrato su anime e manga, e quello riservato ai giochi da tavolo. Ci sono poi le aree dedicate alle varie case editrici, che organizzano firma-copie con gli autori, presentano le novità della stagione e vendono i propri titoli. Altri spazi, più piccoli, sono invece rivolti al merchandise per i fan. Negli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza anche l’area destinata ai videogame, con tornei e competizioni che attirano un pubblico sempre più ampio.

Come nasce il Lucca Comics

Quello che oggi è noto come Lucca Comis si tenne per la prima volta nella città toscana nel 1966: all'epoca dedicare un evento al settore del fumetto era considerato piuttosto bizzarro. Fino a quel momento, infatti, questo format non veniva considerato all’altezza di altri prodotti culturali, come i romanzi o i film. L’idea di organizzare una manifestazione tutta incentrata sul fumetto venne a un gruppo di ricercatori dell’Università di Roma, mentre il merito di aver eletto Lucca come sede del festival è del sindaco dell’epoca, desideroso di finanziare progetti capaci di attrarre nuovi visitatori in città. Nonostante la lunga storia e i numeri impressionanti, fino a poco più di dieci anni fa il Lucca Comics era ancora visto come un evento di nicchia, destinato principalmente a un pubblico di appassionati con interessi altrettanto di nicchia. Negli ultimi tempi, però, l’attenzione verso i fumetti, il mondo fantasy o i giochi da tavolo, tra le altre cose, è cresciuta molto, anche grazie al successo dei film della Marvel o di serie come Game of Thrones e di Stranger Things. Non a caso, oggi la manifestazione collabora con colossi come Nintendo, Disney, Netflix e Amazon Prime, tra i tanti, che hanno compreso prima di altri l’importanza di capitalizzare sui fan. Ci sono poi molte case editrici e aziende di videogiochi che sfruttano l’enorme platea del Lucca Comics per lanciare edizioni limitate dei loro prodotti, presentare in anteprima le novità in catalogo e organizzare incontri esclusivi tra il pubblico e gli autori.

Ma ogni anno moltissime persone vanno al Lucca Comics anche solo per ammirare i tanti cosplayer che affollano le strade del centro storico durante i giorni del festival. La varietà e la creatività dei costumi sono piuttosto sorprendenti, e spesso si vedono interpretazioni originali e talvolta ironiche, come chi si presenta con il proprio cane travestito da un mostro ripreso da qualche fumetto o serie tv. Più in generale, la manifestazione ha giocato un ruolo fondamentale nella valorizzazione del cosplay in Italia. Il Lucca Comics ha contribuito realmente a sdoganare questa forma di espressione creativa nel Paese, trasformandola in uno degli elementi distintivi dell’evento. Se in passato chi faceva cosplaying veniva spesso etichettato come eccessivamente eccentrico, oggi questo è diventato un fenomeno culturale ritenuto trasversalmente molto affascinante. In quest'ottica, ha aiutato anche la relativamente lunga storia del manga in Italia, dove non tutti sanno che sono attivi editori da vari decenni. Il resto l'ha fatto il pubblico sempre più ampio di appassionati profondamente legati a questi universi narrativi.