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Brad Pitt porterà a Venezia un film sui bambini di Gaza Insieme a lui come produttori esecutivi Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Alfonso Cuarón e Jonathan Glazer

Il mondo (con un certo ritardo) inizia a schierarsi sull'occupazione di Gaza. E la Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno inizia a diventare il luogo dove il silenzio dell’opinione pubblica inizia a rompersi: prima con le polemiche su Gal Gadot e Gerard Butler, adesso assenti dalla kermesse; e, ora, con la presentazione del film The Voice of Hind Rajab della regista tunisina Kaouther Ben Hania, di cui figure eminenti di Hollywood come Brad Pitt, Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Alfonso Cuarón e Jonathan Glazer hanno deciso di essere produttori esecutivi, contribuendo a dare risonanza internazionale alla presentazione del film. La trama racconta la drammatica storia vera della piccola Hind Rajab, sei anni, uccisa all’inizio del 2024 insieme a sei membri della sua famiglia. La bambina e i suoi parenti stavano cercando di fuggire da Gaza City quando l’auto su cui viaggiavano fu colpita dal fuoco israeliano. Hind e una cugina sopravvissero inizialmente e riuscirono a contattare telefonicamente la Mezzaluna Rossa Palestinese per chiedere soccorso. Quando i paramedici raggiunsero il veicolo, trovarono i corpi senza vita delle due bambine e degli stessi soccorritori, uccisi a loro volta. L’episodio divenne in breve un simbolo della sofferenza dei civili, generando manifestazioni e veglie in numerosi paesi, fino alla decisione degli studenti della Columbia University di ribattezzare Hamilton Hall come “Hind’s Hall” in sua memoria.

@illeshamagdalena From Gaza to Venice: Hind Rajab’s story is being heard. Will you watch The Voice of Hind Rajab? #thevoiceofhindrajab #KaoutherBenHania #venicefilmfestival #filmtok #film Deeper Experience Chant Cover - EWURAMATUNES

La regista, due volte candidata all’Oscar per L’uomo che vendette la sua pelle e Le quattro figlie, ha spiegato che il suo obiettivo è preservare la memoria di fronte all’oblio collettivo. E stando ai primi resoconti, il film di Ben Hania non elude la brutalità di quei momenti, anzi include le vere registrazioni audio delle ultime chiamate di Hind – con l’ambizione di immortalare un fatto di cronaca destinato a perdersi nel torrente di notizie relative a morti simili e similmente crudeli. Il progetto ha attratto un gruppo eterogeneo di sostenitori influenti. Pitt e i suoi partner produttivi di Plan B, Dede Gardner e Jeremy Kleiner, figurano nei titoli di coda insieme alla britannica Film4 e alla major mediorientale MBC. Tra gli altri produttori esecutivi compaiono la giornalista e produttrice Jemima Khan, l’imprenditore Frank Giustra e la designer Sabine Getty. Il loro sostegno riflette l’urgenza con cui il film è stato realizzato: i finanziamenti sono proseguiti durante tutte le fasi della produzione, e gli attori e registi di Hollywood che hanno deciso di diventare produttori esecutivi lo hanno fatto dopo aver visto una preview del film stesso.

Con un cast che include Saja Kilani, Motaz Malhees, Clara Khoury e Amer Hlehel, il film è atteso come uno dei momenti più emotivamente forti della Mostra di quest’anno. Il direttore del festival, Alberto Barbera, ha già lasciato intendere che potrebbe lasciare un segno indelebile su pubblico e critica. Dopo Venezia, il percorso internazionale continuerà con proiezioni ai festival di Toronto, San Sebastián, Busan e Londra, facendo del film una delle opere di punta della stagione nel circuito dei festival oltre che uno dei prossimi candidati per la corsa all’Academy Award nella categoria internazionale.